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La Camera approva una legge sull'autismo

di Monica De Chirico - 13.07.2015 Scrivici

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L'autismo viene riconosciuto ufficialmente dallo Stato grazie al ddl approvato definitivamente l'8 luglio alla Camera. Ma sono tanti gli interrogativi ancora aperti

Legge sull'autismo

L'autismo viene finalmente riconosciuto ufficialmente dallo Stato grazie al ddl approvato definitivamente l'8 luglio alla Camera. Con 296 voti a favore e 6 contrati è stato dato il via libera alle Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie.

Ma quali sono le novità e gli aiuti concreti, alle persone colpite e alle loro famiglie, previsti dal testo approvato? Il ddl si articola in tre punti:

  1. L'aggiornamento triennale delle Linee di indirizzo per la prevenzione e la cura di questa malattia, estendendole non solo alla vita del bambino autistico, ma anche all'adolescente e all'adulto.
  2. Inserimento dell'autismo nei Lea (livelli essenziali di assistenza) per garantire uniformità di trattamento nelle varie regioni.
  3. Il ddl impegna il Ministero della Salute a promuovere ricerca di tipo biologico e genetico, ma anche riabilitativo e sociale. Fino al 2011, l'anno in cui l'Istituto superiore di sanità ha pubblicato le prime linee guida, le famiglie non sapevano come chiedere aiuto e far valere i diritti dei figli malati. Oggi c'è più informazione, consapevolezza, ma mancava una legga che fosse in grado di mettere in pratica le raccomandazioni e i buoni propositi avanzati.

Il ddl è stato accolto come un segnale positivo da Paola Binetti (Ap) relatrice della proposta di legge, Liana Baroni presidente nazionale Angsa (associazione nazionale genitori soggetti autistici) e altri rappresentanti politici. Ma c'è chi avanza diversi dubbi e sottolinea che al momento si tratta solo di buone intenzioni che però devono essere tradotte in fatti concreti. E il problema maggiore per molti resta la mancanza di fondi. Nell'ultimo articolo del ddl si legge "Dall'attuazione della presente legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica".

Come leggiamo sul Fatto Quotidiano l'aumento del fondo della Sanità è stato azzerato, e più di quattro miliardi sono stati tagliati dalla legge di Stabilità.

Molti avanzano quindi le loro critiche e chiedono a cosa servirebbe una legge se non ci sono soldi da investire per garantire un'assistenza adeguata ai malati di autismo? Il movimento Cinque Stelle sottolinea che dal momento che di fondi non se ne parla sarebbero state bocciate tutte le misure che avrebbero potuto essere veramente utili, come l'integrazione scolastica, la formazione degli insegnanti, attività extramurali.

Il ddl per molti lascerebbe aperto anche un altro interrogativo: quando i genitori dei bambini malati saranno troppi anziani per prendersi cura dei figli o verranno a mancare, chi si occuperà di questi bambini? Esiste una proposta di legge, ma ancora ferma a Montecitorio. Nel frattempo le famiglie continuano a chiedere un sostegno da parte dello Stato. Sono tante le testimonianze di genitori che devono affrontare spese importanti in associazioni private, perché molti centri di riabilitazione delle Asl non possono prendersi cura dei bambini autistici. Ci sono storie di famiglie che chiedono la liquidazione dal lavoro per sostenere le terapie cognitive per i propri figli.

C'è quindi ancora molto da fare, ma questa legge è sicuramente un primo passo avanti per il riconoscimento dell'autismo. Come afferma Pierpaolo Vargiu (Sc) Presidente della Commissione Sanità di Montecitorio finalmente vengono accese le luci sull'autismo dentro Palazzo Montecitorio...una legge-cornice innovativa e attesa da anni

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