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Attività per bambini con problemi di udito per favorire l’ascolto e lo sviluppo del linguaggio

di Ilaria Fassetti - 21.02.2018 Scrivici

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Fonte: Shutterstock
La logopedista ci illustra quali attività possiamo fare con i bambini che hanno problemi di udito

In questo articolo

Attività per bambini con problemi di udito

Se il tuo bambino ha problemi di udito sicuramente dovrete affrontare delle sfide ma, con l'intervento precoce e la tecnologia moderna, i bambini con problemi di udito possono vivere sani, felici e sono in grado di raggiungere il loro pieno potenziale.

Esistono due tipi principali di perdita uditiva: trasmissiva e neurosensoriale (può essere anche di tipo misto).

  • La sordità trasmissiva si verifica quando i suoni provenienti dall'esterno dell'orecchio hanno difficoltà a raggiungere l’interno per un problema che riguarda l’orecchio esterno (padiglione auricolare) o medio (membrana timpanica e catena degli ossicini). L'ipoacusia trasmissiva è solitamente causata da infezioni dell'orecchio medio e a volte è temporanea.
  • La sordità neurosensoriale riguarda la parte interna dell’orecchio e quindi la coclea o il nervo acustico.

La perdita uditiva può essere lieve, moderata, grave o profonda.

Naturalmente ogni perdita uditiva richiede una protesizzazione diversa, ormai esistono apparecchi acustici sempre più diversificati per far fronte alle diverse problematiche fino ad arrivare all’impianto cocleare per le sordità più difficili che coinvolgono l’orecchio interno.

Inizio con il dire che ormai esiste lo screening uditivo alla nascita in quasi tutte le regioni ma qualora si notino sintomi sospetti conviene portare il bambino a effettuare un controllo dell’udito o chiedere un parere specialistico. L’esame audiologico non è un esame fastidioso per il bambino e nel migliore dei casi sarà servito a togliervi il dubbio!

Quali sono i sintomi più evidenti a cui prestare attenzione?

Tutti i bambini attraversano le stesse fasi evolutive. I bambini si sviluppano a ritmi diversi, ma dovrebbero raggiungere i traguardi fondamentali delle abilità comunicative nello stesso ordine.

Se il tuo bambino ha problemi di udito, non sentirà la gente parlare, il che significa che potrebbe non rispondere alla tua voce e ad altri rumori nel modo in cui ti aspetteresti.

Man mano che cresce potresti notare che il suo linguaggio e il suo modo di comunicare  non si sviluppano come per gli altri bambini.

Ecco cosa dovresti aspettarti da un bambino durante le diverse tappe di sviluppo, se tuo figlio non sta facendo queste cose, potrebbe essere una buona idea parlare con uno specialista:

  • A 0-4 mesi, il bambino dovrebbe spaventarsi a causa di un forte rumore, girare la testa o muovere gli occhi per localizzare la fonte del suono. Se è arrabbiato, dovrebbe calmarsi quando sente la tua voce.
  • A 4-8 mesi , il bambino dovrebbe “far caso” ai suoni intorno a lui, sorridere quando si parla, usare la lallazione, farfugliare e capire parole semplici come "ciao-ciao".
  • A 8-14 mesi, il bambino dovrebbe rispondere al suo nome, pronunciare semplici parole come "mamma" e "pappa", copiare semplici suoni e usare la sua voce per attirare l'attenzione delle persone vicine.
  • A 14-24 mesi, il bambino inizierà a sviluppare il vocabolario, comprendere e seguire semplici istruzioni e mettere insieme due parole.

Lo sviluppo del linguaggio nei bambini con problemi di udito

La funzione più importante che viene colpita a causa della perdita dell'udito è l'acquisizione del linguaggio naturale ma lo sviluppo del linguaggio è vitale in quanto è il fondamento della comunicazione.

È il fattore più importante nello sviluppo di un bambino perché è alla base della maggior parte dell'apprendimento, non solo negli aspetti formali dell'educazione, ma anche nello sviluppo del carattere, dello stato emotivo e della relazione sociale dei bambini. Chi dovrebbe occuparsi di far sviluppare il linguaggio e come dovrebbe essere insegnato ai bambini con ipoacusia?

Per rispondere a entrambe queste domande la cosa più semplice è ricordare come i bambini udenti acquisiscono il linguaggio. Il bambino udente l'ha acquisito o imparato dai genitori e dai membri della famiglia intorno a lui attraverso una costante esposizione e interazione. I genitori insegnano inconsciamente e rafforzano la lingua.

È un fatto accertato che anche il bambino con problemi di udito ha la stessa innata capacità di apprendere la lingua di un bambino udente, ma il motivo per cui potrebbe non impararla è perché non riesce a sentire adeguatamente i suoni che lo circondano (problema che si risolve con le protesi acustiche o l’impianto cocleare).

Naturalmente il bambino con problemi di udito sarà seguito da un logopedista e da altri specialisti ma lo sviluppo del linguaggio avviene primariamente e soprattutto in famiglia!

È importante che i genitori parlino spontaneamente con il bambino anche se la protesizzazione non è ancora perfetta e il bambino non riesce a sentire proprio tutto. Non stimolare il bambino o rivolgersi meno a lui perché “tanto non riesce a seguire tutto”, è un errore! Anzi questi bambini vanno stimolati e introdotti al linguaggio in maniera più intensiva e costante.

I genitori di un bambino con problemi di udito possono, quindi, interagire e parlare con lui in modo naturale come farebbero con i bambini udenti. Dovrebbero però ricordare di:

  • Assicurarsi che gli apparecchi acustici siano utilizzati dal bambino.
  • Assicurarsi che gli apparecchi acustici funzionino in modo ottimale.
  • Parlare al bambino il più naturalmente possibile, preferibilmente in maniera non veloce ma chiara (che non significa scandire parola per parola!).
  • Etichettare e nominare le cose che lo circondano.
  • Interagire su tutte le situazioni che accadono e le attività che svolge.

Durante il giorno ci sono molti momenti ideali per dare a un bambino ipoudente l'opportunità di acquisire il linguaggio, questi sono: alzarsi, lavarsi, fare il bagno, vestirsi, spogliarsi, cucinare, mangiare, andare al mercato o allo zoo, visitare amici, giocare, andare a letto ecc.: le cosiddette routine! Sono questi i momenti in cui le frasi usate hanno un significato reale e quindi i genitori potrebbero aiutare a sviluppare il vocabolario, le strutture linguistiche significative e le capacità comunicative nel bambino.

Attività e giochi

Giocattoli e libri sono le cose più interessanti che aiutano a iniziare una conversazione e anche a fornire un linguaggio verbale ai gesti che il bambino usa mentre gioca o sfoglia i libri.

  • Rendete piacevoli gli apparecchi: aiutate i bambini ad avere una visione positiva della loro tecnologia, non parlarne mai non li aiuta! Può essere utile quando i bambini crescono un po’ fare paragoni con occhiali o altri ausili che utilizzano gli altri membri della famiglia. Abbellite gli apparecchi con adesivi, fate similitudini tra il bambino con sordità e personaggi dei cartoni o fumetti che indossano qualcosa di simile. Fate scegliere al bambino il colore delle protesi acustiche e come decorarle, sarà più probabile che così le consideri degli “amici fidati”.
  • Parlate! Non è sempre facile ma fatelo, è ciò che potrebbe fare la differenza! C'è molta ricerca che mostra che il numero di parole che un bambino ha all'età di 4 anni è direttamente correlato al numero di parole che un bambino ha sentito. Poiché soprattutto inizialmente un bambino con ipoacusia non sentirà tutto, avrà bisogno di più input.
  • Giochi di rima. Man mano che i bambini crescono, divertitevi a fare tanti giochi di rima. Creare rime è molto utile per costruire abilità fonetiche che sono fondamentali per la lettura.
  • Giochi ritmici. Battere le mani a ritmo, camminare seguendo un ritmo, è divertente ed è una buona abilità da allenare nei bambini con problemi uditivi. Ricordatevi che anche la lingua a un suo ritmo! Spesso è proprio la prosodia a risultare non adeguata nei bambini con sordità. Battete una varietà di ritmi diversi partendo da qualcosa di breve e continuando con ritmi più complessi.
  • Non lasciate che i bambini passino troppo tempo davanti alla tv o al pc/tablet: i bambini non imparano la lingua guardando la TV, la imparano interagendo con le persone! Quindi trascorrete del tempo con loro e inserite il linguaggio verbale senza forzarlo, commentate ed espandete le parole e le frasi del bambino, piuttosto che chiedergli di ripetere le parole
  • Leggete ogni giorno. La lettura aiuta e sostiene sempre lo sviluppo del linguaggio. Quando i bambini imparano a leggere, leggeranno soli se sono stati abituati a farlo e ad amare i libri, voi potete comunque aiutarli a leggere cose sempre un po' più difficili.
  • Cantate. Non dovete essere veramente bravi, dovete solo essere in grado di portare avanti una melodia, tenere il tempo e divertirvi. Il canto fornisce un buon senso del ritmo e il tono li aiuta a riconoscere la melodia nel parlato e quindi la prosodia.
  • Suonate. I bambini che non possono sentire bene potrebbero perdere l’opportunità di apprezzare adeguatamente la musica. Usate il tamburo e chiedete al bambino di seguire il ritmo con le mani o su un altro tamburo. Suonate diversi strumenti senza farglieli vedere e chiedetegli di indovinare quale strumento avete suonato. Alternate suoni lunghi a suoni brevi e chiedetegli quale è durato di più. Fategli scegliere uno strumento e voi fate lo stesso e chiedetegli di seguire il ritmo di quella canzone che vi piace tanto mentre la cantate!
  • Provate a fare indovinare a vostro figlio la fonte del suono. Da dove viene quel suono che si è sentito? Magari il bambino chiude gli occhi e voi nascondete un pupazzetto sonoro.
  • Giocate a riconoscere i suoni. Potete giocare a sentire, riconoscere e imitare i versi degli animali o i suoni ambientali.
  • Recitate anche molte filastrocche. Le filastrocche contengono ritmi e rime, abilità che aiutano lo sviluppo della parola e del linguaggio.

Ricordate di rinforzare sempre il lessico man mano che il bambino cresce, quindi non serve semplificare le frasi e utilizzare spesso le stesse parole in modo che così “anche se non le sente bene le impara”. No, il bambino ha bisogno di sentire tanti termini nuovi che man mano riconoscerà e farà suoi.

Se il bambino ha già una protesizzazione ottimale naturalmente non avrà alcun problema ad apprendere e utilizzare le nuove parole. Lo stesso discorso vale per l’aspetto pragmatico. Giocate con i modi di dire, doppi sensi, non sottovalutate questo aspetto linguistico che solitamente rappresenta per tutti i bambini un ambito complesso.

Spegnete la TV o la radio, la lavastoviglie e magari anche il cellulare mentre state provando a parlare con vostro figlio. La musica  e i rumori di sottofondo non sono utili alla comunicazione se non voluti di proposito. Se siete più persone cercate di far parlare a turno tutti, rispettando i tempi di conversazione. È difficile sentire quando due persone parlano allo stesso tempo!

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