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Respiro sibilante, asma e bronchite asmatica nei bambini

di Monica De Chirico - 26.09.2013 Scrivici

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Il Palazzo dei Congressi dal 20 al 22 settembre ha ospitato Nativity, un viaggio nella salute, benessere e tutela del bambino. L'ultimo incontro a cui abbiamo assistito nella giornata conclusiva è stato 'Respiro sibilante, asma e bronchite asmatica', a cura del professor Renato Cutrera

A cura di Eleonora Giovinazzo

Il Palazzo dei Congressi dal 20 al 22 settembre ha ospitato Nativity, un viaggio nella salute, benessere e tutela del bambino, insieme agli specialisti della Società Italiana di Pediatria. Ricco il programma degli incontri con gli specialisti e con le associazioni. L'ultimo incontro a cui abbiamo assistito nella giornata conclusiva di Nativity è stato 'Respiro sibilante, asma e bronchite asmatica', a cura del professor Renato Cutrera.


Tutto sull'asma: diagnosi, sintomi e terapia


"In questi casi - esordisce il pediatra - stiamo parlando di una malattia dei bronchi. E' sempre importante nei bambini tenere libero il naso nei primi anni di vita. La parte interna dei bronchi è rivestita dall'epitelio ciliato che permette di mandare verso l'esterno il pulviscolo. Esternamente al bronco ci sono dei muscoli. Noi tutti abbiamo un riflesso. Il broncospasmo è un riflesso. Negli asmatici però questo riflesso parte quando non deve partire e non ci sono condizioni estreme (ad esempio un locale chiuso e pieno di fumatori). Sotto l'epitalio inoltre ci sono delle ghiandole". Il punto centrale del discorso sono le crisi d'asma e le cause. "Quando c'è una crisi d'asma c'è un'irritazione del bronco che reagisce con edema della parete, broncospasmo, ipersecrezione di muco - spiega Cutrera - L'aria deve entrare e uscire e fa notevole difficoltà. Quello che il pediatra o il medico sente in questi casi viene chiamato sibilo. Nella prima fase di un attacco d'asma c'è tosse secca e possono esserci, oltre al fischio, i rantoli".


L'asma causata da smog e fumo passivo


Ma perché ai bambini viene il broncospasmo? "E' vero che in molti soggetti con asma è presente l'allergia - commenta il dottore - L'allergia mantiene l'interno del bronco infiammato. Quello che fa venire il broncospasmo vero e proprio nel bambino può anche essere un virus, come un semplice raffreddore. E a volte c'è una predisposizione genetica. Finché non interviene il virus il soggetto potrebbe stare bene. Ci sono comunque asme che non hanno una base allergica. Ad esempio molti bambini nati prematuri possono avere il broncospasmo, perché i loro bronchi sono piccoli e lo restano per un periodo abbastanza lungo.

Lo stesso vale per chi ha avuto infezioni: per questi motivi le vie aeree possono essere iper-reattive nei primi mesi di vita.

La conformazione anatomica influisce sulla comparsa del broncospasmo. I sintomi del broncospasmo sono tosse, oppressione toracica e difficoltà respiratoria. I bambini predisposti al broncospasmo possono continuare a fare una vita normalissima e a fare sport, basta prevenire con dei farmaci o curare nei casi in cui la prevenzione non è sufficiente. Il cortisone per via inalatoria non deve far paura - sottolinea Cutrera - Anche i bambini obesi sono a rischio broncospasmo: fanno più fatica a respirare e quando corrono vanno prima in dispnea (fame d'aria)".


Gli antibiotici possono causare l'asma nel bambino


Il medico ha infine snocciolato alcuni dati. "Nell'età prescolare, dai 6 mesi ai 6 anni, i bambini che hanno avuto respiro sibilante sono il 25% della popolazione generale, quindi un bambino su quattro. L'8-10% della popolazione generale è asmatico. Sette su dieci bambini che hanno il respiro sibilante guariscono; a un 30% rimane il problema e sono veri asmatici"

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