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Asilite: cos’è e come curarla
No, non una malattia, ma solo una parola utilizzata per indicare un'insieme di problematiche che riguardano i più piccoli. Con il termine asilite, infatti, si fa riferimento a tutte quelle infezioni delle vie respiratorie che affliggono continuamente i bambini dell'asilo e della scuola primaria. La loro caratteristica principale? Sono cicliche, ossia arrivano, fanno il loro corso, passano e poi tornano di nuovo. Come curare, quindi, tutte queste malattie che i bambini prendono all'asilo?
Cos’è l’asilite e quali sono i suoi sintomi
L'espressione asilite è stata coniata da Medico e Bambino, la più autorevole e diffusa rivista pediatrica italiana, che ha deciso di utilizzarla per raggruppare quei piccoli - ma purtroppo frequenti - disturbi con cui hanno a che fare i bambini che frequentano l'asilo e la scuola primaria.
Quindi no, non è una malattia, è un insieme di problematiche legate alle vie respiratorie ma che, per nostra fortuna, tendono a guarire da sole.
Se vi state chiedendo per quale motivo è stato necessario dargli un nome la questione è molto semplice: quando il bambino è affetto da asilite sembra essere perennemente malato e senza guarire mai.
Come un ciclo che pare continuare in eterno: il piccolo si ammala, sta a casa qualche giorno per guarire, torna finalmente a scuola e infine si infetta di nuovo, tanto da essere costretto a ricominciare tutto da capo.
Uno stress per i figli ma anche per i genitori che spesso si preoccupano e non sanno come affrontare la situazione.
I sintomi più comuni dell'asilite sono:
- tono di voce basso;
- tosse secca o grassa;
- naso che cola;
- sensazione generale di malessere;
- frustrazione;
- sonnolenza;
- stanchezza.
Cause e durata dell’asilite
Le cause più frequenti dell'asilite sono:
- tosse;
- raffreddore;
- mal di orecchie;
- dolore alla gola;
- laringite;
- bronchiolite.
Ma come detto in precedenza, la loro caratteristica principale è che sono una sorta di routine. Diventa lecito, quindi, domandarsi quanto possano durare queste infezioni.
A rispondere a questa domanda ci ha pensato il British Medical Journal che ha sottolineato che, pur restando del tutto innocui, questi disturbi durano:
- dolore alle orecchie: circa 7 giorni;
- raffreddore: approssimativamente 15 giorni;
- mal di gola: tra i 2 e i 7 giorni;
- laringite: 2 soli giorni;
- bronchiolite: ben 21;
- tosse: arriva fino a 25 giorni.
La buona notizia, però, è che se i bambini vengono seguiti correttamente dal pediatra tutti questi piccoli disturbi spariscono, in quasi tutte le situazioni, autonomamente entro i tempi indicati.
Cure e rimedi per queste malattie
Essendo l'asilite un termine utilizzato per indicare una serie di disturbi che coinvolgono le vie respiratorie dei più piccoli, non esiste una cura.
Questi sintomi, infatti, nella maggior parte dei casi passano spontaneamente e senza ricorrere ad alcun medicinale. Ciò non toglie che bisogna necessariamente informare il medico, poiché nei casi più complessi potrebbe suggerire lavaggi nasali, aerosol con sola soluzione salina, antipiretici, antinfiammatori e, in ultimo, antibiotici.
I genitori, dal canto loro, possono intervenire con rimedi casalinghi come: una tazza di tè deteinato, un cucchiaio di miele (che però non va assolutamente somministrato ai bambini al di sotto i ventiquattro mesi), lavaggi nasali con acqua e un po' di sano riposo.
Se mio figlio ha l’asilite posso mandarlo a scuola?
È corretto mandare a scuola il bambino affetto da asilite solo quando si sente meglio. Per lui, infatti, la socializzazione con i compagni, ciò che impara con le educatrici e gli stimoli che riceve in aula, sono fondamentali per l'apprendimento e lo sviluppo cognitivo.
Restare tanti giorni a casa, quindi, è una remissione per il bambino che rischia di perdere occasioni preziose e di rimanere indietro con i programmi. In sostanza, non è necessario tenerlo in casa due o tre giorni in più per sicurezza: basta restarci per i tempi indicati dal pediatra.
FONTI
Quanto durano i sintomi dell'asilite
What worries parents when their preschool children are acutely ill, and why: a qualitative study