Allergie alimentari infantili
L’anafilassi da allergia alimentare, colpisce soprattutto i bimbi ed è una reazione a rapida insorgenza, che può essere fatale. E’ necessario che le Istituzioni aiutino nella gestione delle anafilassi nei luoghi pubblici, le Società Scientifiche, le Associazioni Pazienti sono pronte con proposte e progetti. E’ questo il messaggio che esce dal Congresso Nazionale di AAITO – Associazione Allergologi Immunologi Territoriali Ospedalieri – che si è svolto a Bergamo il 24 ottobre.
La scuola deve garantire a tutti gli studenti la possibilità di vivere in un ambiente sicuro e deve offrire anche a chi che soffre di gravi allergie l’opportunità di partecipare a tutte le attività. Per allergia si intende una reazione anomala del sistema immunitario che può presentarsi con sintomi lievi o gravi, fino ad arrivare allo anafilassi. Le allergie alimentari sono più comuni nei primi 3 anni di vita, ma si possono presentare a qualsiasi età. La maggior parte delle reazioni allergiche sono da imputarsi a un numero relativamente piccolo di alimenti: latte vaccino, uovo, soia, grano, arachidi, noci e frutta a guscio, pesce e molluschi.
La Dottoressa Maria Beatrice Bilò, Presidente AAITO, ci spiega così questo disturbo:
L’ allergia alimentare costituisce la prima causa di anafilassi in età pediatrica, e nell’ultimo decennio si è osservato un aumento di circa sette volte nei bambini tra zero e quindici anni, rappresenta inoltre la seconda causa di anafilassi nell’adulto. Le manifestazioni di anafilassi sono molteplici, e non facilmente riconoscibili, per cui esiste una sottostima dei casi. Negli ultimi anni è aumentata l'incidenza delle allergie alimentari nei bambini in età scolare, aumentando così la probabilità, soprattutto da parte del personale scolastico, di dover gestire studenti a rischio di gravi reazioni. In Italia, manca una normativa precisa, per questo motivo AAITO è a diposizione del Ministero della Salute e delle Istituzioni, per esaminare insieme le migliori esperienze gestionali a livello regionale e locale, in modo da studiarne la possibile estensione ad altre regioni e su tutto il territorio italiano
La Liguria è stata protagonista del progetto GAIA (Gruppo Allergie e Intolleranze Alimentari) che è riuscito a creare a livello regionale una rete di collaborazione ampia ed efficacie. Per questo motivo FederAsma e ALLERGIE Onlus sono fortemente motivati a proporre questa “best practice” alle istituzioni centrali e regionali come modello da cui partire. Il progetto GAIA ha sviluppato un vero e proprio sistema articolato a fasi: prevenzione, formazione delle competenze e gestione rapida delle emergenze.
Dagli esperti AAITO ecco i 7 sintomi più comuni nei bimbi, che potrebbero indicare una reazione allergica alimentare:
- Prurito al palmo delle mani e dei piedi
- Rossore e gonfiore generalizzato e orticaria
- Difficoltà respiratorie
- Dolori addominali
- Vomito e diarrea
- Abbassamento della voce e raucedine
- Debolezza da calo della pressione
Infine in caso di reazione allergica grave ecco le 3 cose da fare:
- Tempestivo riconoscimento della reazione in atto
- Somministrazione di adrenalina e misure di soccorso
- Tempestiva allerta 118