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Allergia al polline nei bambini
L’inverno è un ricordo, la bella stagione con il suo tepore primaverile e la luce del sole calda ci invogliano a uscire di casa, a passeggiare tra i germogli di piante e fiori. Vorremmo dire basta raffreddore, tosse, occhi arrosati, ma… i pollini sono ad attenderci con i loro sintomi fastidiosi, in parte simili a quelli delle forme virali di influenza e della rinite: piccole crisi di starnuti consecutivi, naso chiuso, che cola, prurito alla mucosa del naso, del palato e della gola, occhi rossi, lacrimazione e a volte difficoltà respiratoria, sonnolenza, fastidio agli occhi.
Ci dobbiamo sempre preoccupare? Per prima cosa dobbiamo sapere se è veramente allergia o pollinosi e in questo ultimo caso i sintomi compaiono nel momento in cui il neonato entra in contatto con la sostanza scatenante l’allergia e durano per tutto il tempo dell’esposizione, mentre nel caso di un semplice raffreddore virale la sua durata in media varia tra cinque e sette giorni. Teniamo anche presente che i cambiamenti climatici, con temperature al di sopra delle medie stagionali nei mesi invernali, hanno modificato il ciclo di vita delle varie piante allungandone il periodo di fioritura delle piante e di impollinazione, influenzando il periodo di comparsa dei sintomi da allergia.
Rivolgersi al pediatra per la diagnosi e il da farsi è la regola!. Se il bambino presenta per la prima volta la sintomatologia per una sospetta pollinosi, il pediatra consiglierà di effettuare i test allergici per fare la diagnosi e prescrive la terapia per la cura dell’allergia. Nel caso di pollinosi conclamata possiamo alleviare e prevenire i sintomi mettendo a frutto questi semplici ma fondamentali accorgimenti:
- evitare di esporre il neonato agli allergeni, evitando ad esempio di portarlo a passeggio in aree verdi (parchi o giardini) nel periodo dell’impollinazione;
- uscire in passeggiata dopo una pioggia o un temporale quando il livello di pollini nell’aria si abbassa;
- ricordarsi di chiudere bene porte e finestre degli ambienti di maggior stazionamento.
Allergia al polline, sintomi
I segnali indicatori classici di allergia che meritano di essere tenuti d'occhio sono:
- Cefalea
- Starnuti in rapida successione, associati a lacrimazione e prurito al naso
- Tosse secca e abbassamento della voce
- Congiuntivite con lacrimazione e fotofobia
- Secrezione continua del naso che irrita la pelle
- Respiro asmatiforme o asmatico vero e proprio e talvolta un aggravamento con tosse secca e difficoltà a far uscire l'aria che porta a sibili nell'espirazione.
Allergia al polline, omeopatia
Possiamo usare la fitoterapia per l'allergia primaverile dei bambini: il Ribes nigrum macerato glicerico (20/30 gocce/die in poca acqua), svolge azione simil-cortisonica e quindi adatto dal semplice raffreddore ai problemi bronchiali. L'omeopatia ci offre soluzioni diverse contro l'allergia da pollini dei bambini in grado di annullare alcuni effetti collaterali tipici egli antiistaminici classici, es. la sonnolenza. Allium cepa, cipolla, 9- 15 CH in caso di starnuti e naso che cola, Euphrasia 15 CH se lacrimano gli occhi e Ipeca, ipecacuana, 15 CH in caso di tosse profonda e secca, che porta anche al vomito, più volte al giorno e a seconda del quadro.
Un rimedio di fondo è Poumon-Histamine 15 CH, che ha la funzione simile a quella di un antistaminico tradizionale. Per prevenire le allergie gli oligoelementi sono di grande aiuto. Si inizia un mese prima del periodo critico con una fiala di Manganese due volte alla settimana, oppure Manganese - Rame una, due /die.
Consigli per allergia al polline dei bambini piccoli
Ma se sappiamo di avere bambini che soffrono di allergie, tra marzo e giugno ricordiamo questi suggerimenti:
- Limitiamo il tempo che i nostri bimbi trascorrono all'aperto nelle ore centrali della giornata
- Viaggiamo in auto con loro tenendo i finestrini chiusi
- Insegniamo loro a indossare la mascherina e gli occhiali da sole durante le passeggiate in bicicletta
- Teniamo chiuse le finestre nella stanza in cui dormono i piccoli
- Facciamo loro la doccia e laviamo i capelli ogni giorno
- Nel periodo primavera-estate evitiamo di uscire nelle ore centrali, e più calde, della giornata, durante le quali la concentrazione nell’aria dei pollini è molto elevata.
- Facciamo attenzione anche al vento, che trascina i pollini e alla pioggia che frantuma il polline in una miriade di particelle che mantengono intatto il loro potere allergizzante
- Per evitare che i pollini entrino in casa, attraverso le finestre, nelle stanze in cui viviamo, teniamole chiuse il più possibile e apriamole, per il ricambio d’aria, al mattino presto o alla sera tardi in quanto in questi momenti della giornata la concentrazione pollinica è più bassa
- Durante le ore più calde possiamo utilizzare i condizionatori ma con appositi filtri in grado di trattenere e impedire l’ingresso dei pollini
- Prudenza quando andiamo in campagna ed evitiamo accuratamente i luoghi in cui l’erba è stata tagliata da poco
- Preferiamo le zone di mare o di alta montagna, poiché di norma è ridotta concentrazione di alcuni pollini in tali aree.