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Vermi nelle feci dei bambini
I vermi nelle feci dei bambini sono gli ossiuri, dei parassiti intestinali facilmente visibili a occhio nudo. L'infezione è chiamata ossiuriasi ed è molto comune in età pediatrica, sia pre-scolare che scolare. L'enterobius vermicularis è un verme di colore bianco avorio, di forma affusolata, lungo circa un centimetro se femmina e 5 millimetri se maschio. Ogni femmina può deporre fino a 10mila uova depositandole nella zona perianale per poi morire. Le larve possono risalire verso il colon oppure, per lo sfregamento a causa del prurito, essere ingerite e schiudersi nell'intestino.
Come si trasmettono i vermi nelle feci dei bambini
Il contagio è causato dall'ingestione delle uova del parassita che sono molto resistenti e sopravvivono anche 2 o 3 settimane dopo essere state depositate. Anche gli adulti possono essere infettati, basta condividere asciugamani, toccare le lenzuola, utilizzare gli stessi sanitari del paziente infetto. L'intero ciclo vitale del parassita avviene all'interno dell'intestino umano: le uova, giunte nell'intestino tenue, si aprono e le larve iniziano a spostarsi fino all'intestino crasso dove, nel giro di 2-6 settimane, maturano fino a diventare adulte. Il maschio muore dopo aver fecondato la femmina che invece può sopravvivere nel colon dalle 5 alle 13 settimane. Gli ossiuri aderiscono alla mucosa intestinale e si nutrono con parte del cibo che raggiunge l'intestino. Quando le uova sono mature, le femmine si staccano dalla parete dell'intestino e si dirigono verso l'ano per deporle. Le uova contengono vermi che a distanza di 4-6 ore dalla deposizione sono in grado di infettare un individuo.
Quali sono le cause dell’ossuriasi
L'ossiurasi è causata dall'ingestione delle uova che avviene di solito tramite mani sporche che hanno toccato, in precedenza, oggetti contaminati. I bambini sono più facilmente contagiati perché spesso mettono giocattoli infetti o altri oggetti direttamente in bocca. La malattia è molto diffusa negli asili e nelle scuole materne proprio in seguito alla facilità di contagio che si verifica in questi ambienti.
Quali sono i sintomi
Il sintomo più comune dei vermi nelle feci dei bambini è il prurito che aumenta durante la notte e viene avvertito nella zona vicino all'ano. A volte è talmente intenso che si possono creare lesioni a causa dello sfregamento con possibili sovra-infezioni batteriche. L'infestazione da ossiuri si accompagna spesso a disturbi intestinali di varia natura:
- Produzione eccessiva di gas (meteorismo)
- Feci poco formate o diarrea franca
- Enuresi (rilascio involontario di urina)
- Dolori addominali ricorrenti
- Agitazione
- Irritabilità.
Nelle bambine le larve di ossiuri possono raggiungere la vagina e annidarsi tra le piccole e le grandi labbra provocando, oltre all'intenso prurito, anche una secrezione biancastra (leucorrea). I bambini affetti da ossiuriasi possono manifestare anche facile irritabilità, insonnia, digrignamento dei denti e convulsioni.
Come si cura e si previene
Se si sospetta che il bambino abbia contratto l'ossiuriasi è bene controllare la zona anale e perianale del piccolo, le feci o la biancheria intima per individuare le femmine del verme che appaiono come piccoli e mobili filamenti bianchi. Per la conferma si esegue lo scotch-test, ovvero posizionare del nastro adesivo trasparente sull'ano non appena il bambino si sveglia e poi staccarlo dall'ano e applicarlo a un vetrino da laboratorio fornito dal laboratorio di analisi. Portati in laboratorio, il vetrino verrà osservato al microscopio per verificare la presenza di uova e/o di ossiuri. Per prevenire l'infezione è necessario mantenere un'alta igiene con un accurato lavaggio delle mani prima e dopo il contatto con il paziente, il lavaggio ad alte temperature della biancheria intima, delle lenzuola, dei pigiami, degli asciugamani e dei copridivani, il lavaggio dei sanitari e di tutto ciò che tocca il paziente infetto. I farmaci utilizzati per la cura dell'ossiuriasi sono in grado di eliminare i parassiti nella loro forma vitale ma non le uova. Per questo motivo è necessario somministrare due dosi, la prima appena fatta la diagnosi e la seconda dopo due settimane per eliminare i vermi nati dalle uova rimaste nella zona anale.
Quando un bimbo risulta affetto è necessario estendere il trattamento a tutti i componenti della famiglia.