Sederino arrossato del neonato
L'arrivo di un bambino insegna tante cose: come si fa a dormire meno, come si cambia un pannolino, come si diventa multitasking e che malanni e disturbi sono sempre dietro l'angolo, per questo è importante essere preparati. Vediamo insieme come ci si occupa del sederino arrossato del neonato.
In questo articolo
Perché il culetto si arrossa
Sono diversi i motivi per cui un culetto può arrossarsi, e non per forza si tratta di incuria o scarsa igiene, anzi! In alcuni casi gli arrossamenti sono passeggeri e svaniscono col cambio del pannolino, in altri casi sono persistenti e possono trasformarsi in qualcosa di più serio che va trattato. Tra le ragioni per cui il sederino si arrossa troviamo:
- pannolino: quando questo non viene cambiato spesso
- allergia da contatto: per esempio al pannolino stesso o a una crema
- alimentazione della mamma: alcuni cibi ingeriti dalla mamma, troppo acidi, passano nel latte
- svezzamento: anche in questo caso, alcuni alimenti potrebbero causare feci o pipì più acide
Come riconoscere un sederino arrossato
Esistono varie fasi di arrossamento del sederino: inizialmente, infatti, le natiche del bebè sono appunto rosse, più scure del resto della pelle. Può succedere quando si tiene troppo a lungo lo stesso pannolino, pieno, spesso capita al mattino: la pelle è stata in contatto per molte ore con l'umidità della pipì e per questo reagisce.
Altre volte, invece, nonostante il cambio frequente di pannolino, la pelle appare comunque arrossata. Se non si interviene subito o nel modo giusto, è probabile che dopo l'arrossamento la cute del piccolo diventi irritata, si screpoli e, addirittura, si formino delle piaghe. Questo è frequente nel caso, per esempio, di diarrea: il culetto non riesce mai ad asciugarsi del tutto e l'acidità delle feci liquide lo irritano ancora di più.
Come prevenire il culetto arrossato
Se volete evitare che il vostro bambino abbia il sederino rosso per i motivi di cui sopra, potete mettere in pratica delle buone regole che terranno alla larga il più possibile le irritazioni.
Tra queste, è particolarmente importante:
- scegliere pannolini di buona qualità: se vostro figlio ha spesso il sederino arrossato nonostante il cambio frequente, provate pannolini in materiali biologici e biodegradabili, oppure lavabili, da alternare ai classici
- non usate saponi aggressivi, ma piuttosto pulire i genitali e le natiche con un olio detergente e poi sciacquate con acqua
- asciugate sempre bene, non lasciate residui di umidità
- evitate le salviette, limitandovi a usarle fuori casa e scegliendole di ottima qualità, prive di parabeni o sostanze irritanti
Rimedi per il sederino arrossato
Se invece il "danno" è già compiuto, cioè vostro figlio ha già il sederino arrossato, oltre a mettere in pratica i consigli di cui sopra - e in particolare cambiare spesso il pannolino, utilizzare prodotti delicati e asciugare bene la pelle - potreste avere bisogno di un aiuto, e cioè di una crema apposita. Ottime quelle a base di zinco, per esempio, ma fatevi consigliare dal pediatra o dal farmacista in base alla sintomatologia di vostro figlio: un conto è avere il sedere arrossato, un conto è avere già delle vesciche o peggio ancora delle pustole.
È poi di fondamentale importanza rivolgersi al medico qualora il rossore non passasse, se si fosse esteso ad altre zone, se ci fosse febbre o ancora in presenza di pustole, bolle, macchie e strane secrezioni (potrebbe trattarsi, tra le altre cose, di candida).
Sedere arrossato e dermatite da pannolino
In linea di massima, sedere arrossato e dermatite da pannolino sono sinonimi, anche se generalmente per sedere arrossato si intendono le forme passeggere, magari dovute a un disturbo legato all'alimentazione, alla pipì o alle feci, oppure al pannolino tenuto troppo a lungo. Si parla invece di dermatite quando il fenomeno è frequente, ripetuto, e va risolto in maniera drastica.
Il sederino arrossato è un problema comune a tanti bimbi, soprattutto quando il pannolino non viene cambiato spesso. Può essere prevenuto applicando delle regole di igiene, ma se dovesse ripresentarsi spesso è bene parlarne col medico per capirne il motivo.