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Pidocchi, sintomi, trattamento e rimedi. Come riconoscere la Pediculosi

di Dott ssa Teresa De Monte - 05.02.2021 Scrivici

pidocchi
Fonte: shutterstock
Pidocchi, sintomi e rimedi più diffusi, naturali e farmaceutici. La pediatra ci spiega come riconoscere i pidocchi dei capelli e cosa fare

Pidocchi

I pidocchi sono uno degli incubi più temuti dalle mamme di bambini in età scolare. I pidocchi sono insetti privi di ali e incapaci di saltare. Riescono a spostarsi da una persona all’altra solo in caso di un contatto diretto fra le teste che duri almeno qualche secondo. La trasmissione dei pidocchi avviene per contatto diretto con persone già infestate oppure attraverso lo scambio di indumenti o effetti personali, come cuscini, cappelli, sciarpe o pettini. I pidocchi, al di fuori del corpo umano, non possono vivere a lungo. Ecco tutto ciò che bisogna sapere sui pidocchi e la pediculosi e sui rimedi per eliminarli.

In questo articolo

Pidocchi e pediculosi

La pediculosi è un'infestazione molto comune provocata dai pidocchi, piccoli parassiti di colore bianco-grigiastro che vivono solo sull'uomo e ne succhiano il sangue. Sono di dimensioni ridotte (da uno a tre millimetri) e depongono le uova attaccandole al fusto dei capelli o dei peli, sui quali si muovono facilmente grazie agli uncini posti sulle zampe. I più colpiti dalla pediculosi sono i bambini in età prescolare e scolare (3-11 anni), (con un picco all'età di 9 anni), e le loro famiglie, perché hanno più occasioni per contatti stretti.

Le bambine sono più colpite dei maschi, probabilmente a causa dei capelli lunghi. L'infestazione è estremamente frequente nelle comunità infantili, soprattutto nelle scuole, dove colpisce dal 5 al 22% dei bambini, indipendentemente dallo stato sociale.

Sintomi dei pidocchi

L'infestazione si manifesta con irritazione e intenso prurito nella zona interessata dall'infezione, che a sua volta causa dermatiti, impetigine e altre affezioni simili dovute a stafilococchi.

  • Il sintomo caratteristico della pediculosi è il prurito, che è dovuto ad una reazione irritativa-allergica agli enzimi della saliva del pidocchio. È importante sottolineare che tale reazione impiega giorni o settimane per estrinsecarsi, per cui, quando il prurito si manifesta, l'infestazione è già vecchia, può essere ad uno stadio avanzato e inoltre può già essere stata causa di trasmissione ad un altro individuo.
  • Le lesioni superficiali prodotte dal grattarsi possono provocare impetigine del cuoio capelluto e infiammazioni delle ghiandole linfatiche dietro le orecchie e nella parte posteriore del collo.

Un'accurata ispezione del cuoio capelluto è sufficiente per scoprire l'infestazione e la localizzazione di uova, che solitamente si ritrovano attaccate ai capelli della nuca e a quelli intorno alle orecchie e uova, che sono attaccate alla radice dei capelli, dove le condizioni di temperatura e umidità sono più favorevoli alla schiusa.

Le lendini, che rimangono attaccate ai capelli, seguono la crescita di questi ultimi salendo verso la superficie.

Misurando la distanza che separa le lendini dal cuoio capelluto, si può calcolare approssimativamente da quanto tempo è in corso l'infestazione, dato che i capelli umani crescono circa 1 cm al mese. Anche se non c'è una stretta correlazione tra lunghezza dei capelli e infestazione dei pidocchi, i capelli corti facilitano il trattamento della pediculosi.

Pidocchi dei capelli come riconoscerli

In caso si sospetti la presenza di pidocchi è necessario effettuare un controllo accurato del capo, in condizioni di buona illuminazione e di una lente d'ingrandimento. Soprattutto nelle zone dietro le orecchie e sulla nuca si possono trovare le lendini attaccate tenacemente alla base del capello, più difficile è riuscire a scorgere gli insetti adulti. Le epidemie, in particolare nelle scuole, sono frequenti. Le complicazioni (impetigine secondaria e foruncolosi con adenopatia cervicale) non sono rare.

Come riconoscerli tra i capelli?

  • Il pidocchio adulto, visibile ad occhio nudo, è lungo 1-3 millimetri, è di colore grigio e presenta arti con estremità ad uncino che gli consentono di attaccarsi tenacemente al capello. Il pidocchio compie il suo intero ciclo vitale sulla testa della persona parassitata in 1-2 mesi.
  • La femmina produce 5-10 uova al giorno, dette lendini, per un totale di circa 300, deposte strettamente attaccate ai capelli a circa un centimetro dal cuoio capelluto, perché la temperatura prossima ai 37°C è ottimale per la maturazione.

Pidocchi e uova

Le lendini hanno una forma a goccia, con un diametro massimo di un millimetro, sono di colore chiaro, hanno una forma a pinolo e sono lunghe circa 1 mm. Le femmine del pidocchio del capo depositano le uova alla radice dei capelli grazie a una sorta di colla resistentissima. Le uova dei pidocchi maturano e schiudono in 7 giorni. Da esse nasce il giovane insetto, detto ninfa, che inizia a nutrirsi del sangue dell'ospite e matura in una settimana, diventando in grado di deporre nuove uova.

Ogni 4-6 ore, per nutrirsi, il pidocchio appoggia alla pelle dell'ospite la sua bocca, da cui fuoriesce una struttura tubulare che penetra attraverso la pelle e secerne una sostanza anticoagulante e vasodilatatrice che facilita la suzione del sangue. Il pidocchio non sopravvive senza nutrirsi e lontano dall'ospite muore in 1-2 giorni. Le lendini sono invece molto più resistenti e possono sopravvivere nell'ambiente fino a 10 giorni. Nel corso di un mese possono deporre sull'ospite dalle 80 alle 300 uova.

Prevenzione

In genere la prevenzione della pediculosi viene fatta insegnando le corrette pratiche igieniche, suggerendo di evitare la condivisione di pettini, spazzole, cappelli, giocattoli, sciarpe e indumenti. L'igiene personale, compreso il regolare cambio degli indumenti, previene e combatte dunque l'infestazione da pidocchi, anche perché la gran parte delle infestazioni nel nostro Paese si presentano come casi singoli o relativi a piccoli gruppi di persone.

Le condizioni ideali per la trasmissione dei pidocchi vengono a crearsi quando, in una comunità in genere sovraffollata, si vive in promiscuità, a stretto contatto.

Il pidocchio del capo si diffonde facilmente nell'ambito di un nucleo familiare, specialmente se numeroso, o nelle comunità infantili tra i bambini. È buona norma, dunque, controllare spesso i bambini. Naturalmente trasmissioni accidentali di pidocchi possono avvenire in molti altri modi, per esempio in locali pubblici o mezzi di trasporto particolarmente affollati, ma anche in maniera indiretta attraverso cuscini, imbottiture di sedie e poltrone, materassi, coperte, asciugamani, abiti, spazzole, pettini. Da un punto di vista epidemiologico, però, questi casi ricoprono una scarsa importanza, anche perché i pidocchi vivono poco al di fuori del loro habitat. Il meccanismo di trasmissione principale rimane dunque il contatto diretto.

  1. Una volta accertata l’infestazione è necessario applicare immediatamente uno specifico prodotto anti-pediculosi sui capelli asciutti e puliti
  2. prima di applicare il trattamento far togliere i vestiti al bambino perché alcue sostanze possono macchiare i tessuti
  3. lasciar agire per il tempo indicato sulla confezione
  4. risciacquare accuratamente la testa
  5. utilizzare un pettine a denti fitti per rimuovere le uova
  6. far indossare al bambino vestiti puliti
  7. il giorno dopo controllare con attenzione per verificare la presenza di altre lendini da rimuovere e per vedere se i pidocchi si muovono ancora (se si muovono dopo 12 ore vuol dire che il trattamento non ha fatto effetto e bisogna cambiare sostanza)
  8. ripetere l'intera procedura dopo una settimana, per avere la certezza di eliminare eventuali pidocchi nati dopo il primo trattamento
  9. controllare i capelli per una settimana tutti i giorni
  10. lavare biancheria e vestiti a 60 gradi.

Rimedi contro i pidocchi

Come eliminare i pidocchi e cosa fare se scopriamo che nostro figlio ha i pidocchi? In commercio esistono prodotti che vengono definiti preventivi nei confronti della pediculosi: in realtà, a parte gli insetticidi, non esistono prodotti repellenti in grado di impedire al pidocchio di infestare una persona. È quindi inutile usare questi prodotti prima dell'infestazione. Quando l'infezione viene accertata, si impone il ricorso a prodotti insetticidi formulati come polveri aspergibili, shampoo, lozioni o spray. I principi attivi più utilizzati sono l'estratto di piretro o piretroidi di sintesi come la tretrametrina.

Il pettine a denti fitti è un mezzo essenziale per eliminare le uova e i pidocchi uccisi dall'insetticida. In genere è necessaria una seconda applicazione di insetticida 7-10 giorni dopo la prima, per uccidere i pidocchi nati dalle uova schiuse dopo il primo trattamento.

I prodotti da utilizzare sono gli stessi per le diverse specie di pidocchi: sarà il medico a decidere la posologia e le modalità di utilizzo. Ogni disinfestazione di tipo ambientale è da considerarsi inutile.

Come trattare i pidocchi: i video consigli del pediatra

I trattamenti “tradizionali”

I prodotti in commercio per il trattamento della pediculosi contengono uno o più antiparassitari e sono disponibili in diverse formulazioni. Sulla base dell'esperienza di questi ultimi anni si può affermare che nessun principio attivo rappresenta la scelta ideale sia per efficacia che per effettiva mancanza di tossicità e, comunque, nessuno può essere utilizzato ad azione preventiva; i più impiegati sono: il malathion, le piretrine e la permetrina.

Il malathion o lindano è un estere fosforico discretamente efficace nel trattamento della pediculosi, non è nota la sua sicurezza nei bambini di età inferiore ai sei anni ed ultimamente sono stati evidenziati casi di resistenza al trattamento.

Il trattamento con lo shampoo al lindano dovrebbe essere considerato come "ultima risorsa" contro i pidocchi, perché ha un elevato rischio di gravi effetti collaterali (incluse le convulsioni).

L'American Academy of Pediatrics ne sconsiglia l'uso sui bambini di qualunque età.

Pidocchi e aceto

L'aceto è un rimedio casalingo della nonna noto e diffuso per trattare i pidocchi, ma se non è in grado di uccidere gli insetti adulti e le uova, elimina le uova che si sono attaccate sui capelli, evitando così nuove covate e infestazioni successive. L'acido acetico riesce a dissolvere l'involucro protettivo attorno alle uova impedendo loro di attaccarsi ai capelli, infatti, una volta applicato, le lendini cadono direttamente o è facilitato toglierle dalla testa con il pettine a denti stretti.

L'aceto bianco è il più indicato, è un normale acido acetico diluito con acqua ed è meno costoso del rosso anche se contiene tra il 5% e il 7% di principio attivo. Anche l'aceto di mele è efficace, ma, poiché ha la concentrazione di acido acetico maggiore, va scelto quello non filtrato e pastorizzato. Concentrazioni maggiori del 7% irritano il cuoio capelluto, quindi va bene il 5-7% di acido acetico. Se si decide di usare l'aceto ricordiamoci di bagnare i capelli con un po' d'acqua e poi versiamo l'aceto direttamente sul cuoio capelluto e mantenendo ben chiusi gli occhi. Massaggiamolo su tutto il capo cercando di coprire la maggior quantità possibile di capelli dedicando a questa operazione tutto il tempo necessario, poi lasciamo agire l'aceto per 5-10 minuti, il tempo sufficiente per sciogliere l'esoscheletro delle lendini (la loro copertura). Ora facciamo scorrere un pettine a denti stretti lungo tutti i capelli per eliminare le uova ormai allentate e diversi esemplari adulti.

Dopo aver pettinato i capelli per alcuni minuti, risciacquiamo l'aceto residuo e asciughiamoli con un telo, e non condivideremo l'asciugamano con nessun altro nel periodo in cui abbiamo ancora i pidocchi. Questo rimedio può essere usato ogni giorno finché non vedremo più alcuna lendine attaccata ai capelli.

L'acido acetico rimuove anche il sebo naturale presente sui capelli, quindi questi potrebbero apparire secchi e crespi al termine del trattamento. Se la terapia è con solo l'aceto, potrebbe essere necessario anche un mese prima di eliminare completamente tutti gli insetti.

Rimedi naturali

Alcune ricerche hanno riscontrato che certi oli vegetali possono avere un effetto tossico sui pidocchi e sulle loro uova. Tra quelli più indicati per combattere questo tipo di infestazione ci sono l'olio di melaleuca, l'olio d'anice, l'olio essenziale di ylang ylang e il nerolidolo (un composto presente in molte piante).

  • Gli oli naturali come quello di melaleuca sono spesso presenti in diversi shampoo medicati per trattare la forfora e la psoriasi, ma solitamente sono efficaci anche contro un'infestazione di pidocchi.
  • Trattamenti naturali che possono uccidere i pidocchi "per asfissia" (privandoli dell'ossigeno) prevedono l'uso dell'olio d'oliva, del burro, della maionese. Per ottenere i migliori risultati applica indifferentemente uno dei due ingredienti sul cuoio capelluto per 5-10 minuti prima di risciacquare la testa con uno shampoo medicato.
  • Molto utili possono essere anche gli oli essenziali. Particolarmente indicati sono quello di eucalipto e di neem, che leniscono il prurito e l’infiammazione determinati dall’irritazione del cuoio capelluto.

Prevenire l’infestazione di pidocchi

Non esiste un prodotto o un metodo efficace di prevenzione, se non quello di evitare, negli ambienti considerati a rischio, il contatto diretto fra testa e testa e lo scambio di effetti personali; per le bambine può risultare utile raccogliere i capelli. Attenzione, però, a non creare una controproducente “psicosi” da contagio. Non è necessario disinfettare gli ambienti domestici in caso di infestazione, perché i pidocchi sopravvivono solo 1-2 giorni lontani dalla testa “ospite”, e senza essere in grado di riprodursi.

Ricordiamo che:

  • non si prendono i pidocchi nuotando al mare o in piscina, ma se stiamo a lungo in acqua, immergendosi anche con la testa, non è da considerare un metodo efficace per sbarazzarsi dei pidocchi, in quanto gli insetti adulti possono sopravvivere fino a quattro ore se immersi completamente in acqua;
  • il bambino se segue le corrette procedure, può tornare a scuola il giorno successivo al primo trattamento;
  • gli animali domestici non portano i pidocchi del capo in quanto questi vivono esclusivamente sugli esseri umani e, viceversa, le specie “ospitate” dagli animali non si possono trasmettere all’uomo.

Consigli delle mamme per togliere i pidocchi

Ecco alcuni consigli pratici che arrivano direttamente dalle mamme. Innanzitutto se vostro figlio è stato stretto contatto con un bimbo con la pediculosi state certe che ha preso i pidocchi: controllate subito i capelli (insistendo nella zona dietro le orecchie e sulla nuca) sotto la luce forte di una lampada e non sottovalutate prurito e fastidio. Lavate subito tutta la biancheria, gli asciugamani, le federe, i pupazzi e i peluche a 60 gradi almeno. In generale dovete assicurarvi di lavare TUTTE le superfici con cui la testa del bambino entra in contatto.

Iniziate subito il trattamento e se l'infestazione sembra forte ripetetelo subito dopo  e non dimenticate di avvertire subito a scuola se vostro figlio ha i pidocchi, così come telefonate alle mamme dei bambini con cui i vostri figli hanno giocato recentemente.

Provate a prevenire utilizzando prodotti spray o aceto: l'odore sgradevole ai pidocchi e un habitat sfavorevole potrebbe aiutarvi a tenerli lontani. 

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