Mio figlio non vuole lavarsi
Insegnare l'igiene personale ai bambini è importante, così come lo è abituarlo sin da piccolo ad una corretta igiene orale e della propria persona. Ma cosa rispondere a quelle mamme che dichiarano: mio figlio non vuole lavarsi?
Innanzitutto sembra che sia in buona compagnia.
Parecchi bambini in età scolare fanno capricci quando devono prendere in mano lo spazzolino o entrare nella doccia, e anche quando lo fanno insistono (giustamente) per farlo da soli e non sanno usare bene lo spazzolino, non si lavano bene le mani e non usano correttamente shampoo e bagnoschiuma.
Ma perché il bambino non si vuole lavare?
Le cause possono essere tante. Alcuni non hanno la giusta capacità di spazzolare correttamente i denti, altri possono sentire un po' di dolore o mal sopportare il sapore del dentifricio o dello shampoo. I più grandicelli possono avere una certa riluttanza ad interrompere le loro attività per svolgere un lavoro di routine, comunque noioso, e in certi casi questo atteggiamento negativo può essere un aspetto della lotta contro i genitori.
Come convincere i bambini a curare la propria igiene personale?
Lo spiega la pediatra londinese Michelle Ponti: bisognerebbe chiedere al bambino per quale motivo è così restio a lavarsi e quali sono le sue preoccupazioni in questo ambito. Naturalmente bisogna scegliere il momento giusto per affrontare la questione, quando si hanno tempo e pazienza per chiacchierare con tranquillità
E allora ecco alcuni consigli utili per genitori alle prese con figli riluttanti alla pulizia:
- spiegare in termini semplici perché è importante curare la propria igiene personale, parlando delle malattie o delle carie
- insegnare al bambino delle sane abitudini in fatto di igiene sin da piccolo, rafforzando i comportamenti corretti e aiutandolo a migliorare, lasciandolo ad un certo punto, autonomo nella gestione e nello svolgimento delle operazioni di igiene personale
- già a otto anni devono essere in grado di lavarsi bene i denti e farsi la doccia da soli, ma a dieci anni è assolutamente l'età giusta per raggiungere un grado di abilità ottimale per prendersi cura di sé stessi
- coinvolgerli nella scelta dei prodotti da acquistare, come dentifricio o prodotto per la doccia, può essere un ottimo modo per consolidare certe abitudini legate all'igiene
- ricordare che la maggior parte dei genitori ha a che fare prima o poi con questa problematica e che la riluttanza nei confronti dell'igiene è un comportamento temporaneo e niente affatto insolito, molto presto anche lo stigma sociale che deriva dal ricevere un commento poco carino da parte di un compagno “sull'alito che puzza”, ad esempio, concorrerà fortemente a convincere i bambini a curare la propria igiene.
Quando bisogna preoccuparsi?
Se il bambino ha sempre avuto cura della propria igiene e all'improvviso sembra essere disinteressato è il caso di valutare la questione perché questo potrebbe essere un indicatore di ansia o depressione, soprattutto se associato ad altri elementi come sonno anomalo, isolamento sociale, scarso rendimento a scuola