Al corso preparto molte ostetriche, quando parlano dell'igiene dei neonati, consigliano di lavarli sempre con l'acqua, al momento del cambio del pannolino, e di utilizzare le salviette umidificate soltanto quando si è fuori casa e non si ha un lavandino a disposizione. Ecco allora che questa notizia non fa che confermare i consigli delle ostetriche.
LEGGI ANCHE: L'igiene del neonato in semplici mosse
L’Agenzia Francese della Sicurezza Sanitaria e dei Prodotti Sanitari (AFSSAPS) e la National Security Agency dei medicinali e prodotti sanitari (MSNA) hanno svolto uno studio sulle salviette umidificate che in genere vengono utilizzate per il cambio dei neonati. Secondo lo studio alcune delle sostanze che si trovano in queste salviette possono essere allergizzanti o non del tutto idonee alla pelle sensibile del bambino.
LEGGI ANCHE: Regole per la nana e igiene del sonno
Una di queste sostanze è il Phenoxyethanol (o fenossietanolo), un conservante che spesso viene utilizzato in ambito cosmetico. Il fenossietanolo svolge una azione antimicrobica ed essere efficace contro la proliferazione di lieviti e muffe. Inoltre viene utilizzato come fissativo per ridurre l’evaporazione del profumo. Può essere irritante per la pelle e gli occhi e non è considerato sicuro se utilizzato in "prodotti che vengono a contatto con le labbra o la bocca". Per questo la normativa CEE che regolamenta i prodotti cosmetici ne consente l’uso fino ad una concentrazione massima dell’1%. Ma anche se è innocuo per gli adulti, lo stesso non si può dire per i neonati o i bambini piccoli.
Secondo le recenti analisi svolte, il fenossietanolo viene assorbito per via orale e attraverso la cute. Successivamente viene metabolizzato dal fegato ed eliminato attraverso le urine. Se presente nelle salviette umidificate, può essere assorbito tramite la pelle per l'80%. E la sua presenza nell'organismo dei bambini può causare, a lungo andare, dei problemi, anche perché non viene mai smaltito al 100%. Per questo Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, invita genitori ed asili nido a controllare attentamente l'etichetta dei prodotti (in modo particolare le salviette umidificate) per constatare quali principi contengano ed in che percentuale.