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Come cambiare il pannolino?
Se è vero che la pace nel mondo inizia dal fasciatoio, i momenti delle cure ripetute, giorno dopo giorno, agiscono e agiranno sull’inconscio profondo del bambino sia fisicamente sia emotivamente e i gesti eseguiti, bruschi e frettolosi o calmi e delicati, hanno e avranno conseguenze sulla percezione di se stesso e degli altri anche per il resto della vita.
Il cambio del pannolino è il momento, assieme alla poppata, più delicato, implica il contatto con le parti più intime del corpo e prevede una totale vulnerabilità da parte del neonato. Il momento delle cure fisiche va considerato con il massimo rispetto e visto come uno dei momenti cruciali in cui sviluppare la fiducia e la relazione col bambino. Ciò vuol dire che tutti gli aspetti dell’accudimento devono essere fatti con la collaborazione del neonato: il piccolo è invitato a partecipare a tutti i passaggi e niente può esser fatto senza il suo consenso.
Il cambio del pannolino è lento e delicato e chi lo fa deve essere pienamente coinvolto con il piccino perché si tratta di un momento speciale da dedicare a quel lui in particolare. L’attenzione piena è essenziale alla creazione della fiducia. A ogni bimbo vanno dedicati momenti speciali: durante il cambio del pannolino, ai pasti e prima e dopo il sonnellino, a seconda dell’età. L’attenzione della mamma, e dell’accudente, non è solo sul compito pratico da eseguire, ma è aperta agli interessi del bambino relativi alle cure che riceve e/o all’ambiente circostante.
L’accudimento in generale e il cambio del pannolino nello specifico, si trasformano in uno speciale movimento, qualcuno ha detto una danza. La mamma, e chi per lei, guidano il movimento, la danza, facilitano la conversazione e si adattano al bambino, senza dimenticare quello che devono fare. Durante il cambio del pannolino il bambino non riceve qualcosa con cui giocare, ma è coinvolto al fine di non dissociarsi da quello che avviene nel suo corpo.
Un neonato può capire cosa chiede la mamma per il cambio del pannolino, e quando cresce la conversazione riguarda gli interessi passati, presenti e futuri. Col tempo questo creerà un profondo senso, da parte del bambino, di essere pensato dal suo operatore speciale, mamma o papà, durante tutto il giorno, aprendo così una porta naturale verso l’apprendimento e l’uso del linguaggio.
La mamma si adatta ai movimenti del bambino, gli permette di rotolarsi sul pancino, in seguito di stare in piedi sul fasciatoio se è ciò che desidera. Fasciatoi specifici rendono questa libertà di movimento possibile e così facendo il bisogno di movimento del piccolo può essere assecondato e il piccino è felice e coinvolto. Cambiando il pannolino in modo corretto, le ripercussioni per il bambino e la relazione con la sua mamma saranno varie e importanti. Il bambino è appagato emotivamente e poco alla volta interiorizzerà l’attenzione piena, calma e gentile che avrà ricevuto.
Cure non frettolose e delicate sono momenti ricchi e gratificanti in cui sviluppare una relazione a due, chiave per raggiungere un attaccamento sicuro e favorire l’insorgenza di quell’esplorazione giocosa in cui l’iniziativa parte dal bambino stesso.
Quando cambiare il pannolino
- Il cambio del pannolino va effettuato ogni volta che sia necessario, prima o dopo le poppate a seconda delle abitudini del bambino. Spesso conviene far poppare a volontà da un seno, cambiare il pannolino quando il bimbo si stacca o si appisola, e quindi offrire l’altro seno. Durante i primi mesi è possibile che il bambino non gradisca le operazioni igieniche, vuoi per il cambio di temperatura, vuoi per i modi bruschi di fare, vuoi perché ha fame… in tali casi cercherà spontaneamente il seno come consolazione.
- Se il bambino soffre di reflusso conviene cambiarlo prima delle poppate o cercare di tenere comunque sul fasciatoio un cuscinetto sotto le spalle e la testa, in modo da non abbassare troppo il tronco, cosa che indurrebbe il reflusso.
- Se il bambino viene allattato di notte nel lettone non è necessario alzarsi per cambiarlo (salvo “inondazioni”). Un pannolino pulito prima dell’ultima poppata serale (generalmente verso mezzanotte) può consentire di lasciarlo tranquillo fin verso le sei di mattina.
Il cambio del pannolino, per quanto detto precedentemente, è un momento in cui l’attenzione del piccolo è molto vigile: è usuale che egli scelga un oggetto semplice e a forte contrasto cromatico vicino al fasciatoio (l’interruttore della luce, un tratto del disegno delle mattonelle…) vi fissi l’attenzione e lo riconosca successivamente. Questo costituirà il suo primo giochino scelto autonomamente.
In alcuni casi il bebè può manifestare una antipatica manifestazione nota come dermatite da pannolino, causata da un micete, Candida Albicans, che spesso causa problemi su una possibile dermatite pre-esistente. In questi casi l’area di pelle interessata ha un colore rosso intenso, è scorticata ed è circondata da piccoli puntini rossi. È compito del pediatra prescrivere una crema adatta e dare le giuste indicazioni. Se ben trattata la dermatite si risolve solitamente in 2 o 3 giorni. La maggior parte dei bambini manifesta un eritema da pannolino. Il sederino è spesso a contatto con umidità, batteri, ammonio e con il continuo sfregamento del pannolino.
- Cambiare frequentemente il pannolino è la regola.
- Mantenere l’area asciutta e pulita.
- Durante la notte il pannolino va controllato almeno una volta.
- Lavaggi frequenti e vigorosi possono privare la pelle, a questa età molto delicata, delle sue naturali barriere protettive. La parte in oggetto va lavate con delicatezza in ogni punto, comprese le pieghe della pelle.
- Non si usano fazzolettini rinfrescanti se il bimbo ha un arrossamento, perché possono aumentare l’irritazione.
- Possiamo mettere il bambino seduto in un lavandino o una vaschetta di acqua tiepida per alcuni minuti ad ogni cambio di pannolino, per rendere più facile la pulizia e dargli sollievo.
- Non si usa sapone, ma se le feci sono molto appiccicose usiamo un detergente delicato, poi asciughiamo bene l’area lavata.
- Asciugare bene o lasciare il bambino senza pannolino per un po’ di modo che la pelle si asciughi all’aria o tamponiamola molto delicatamente con un asciugamano soffice.
- Lasciamo la pelle all’aria per il maggior tempo possibile.
- Chiudiamo il pannolino largo e non usiamo mutandine strette di plastica.
- Proteggiamo la pelle con creme e pomate, le più adatta al nostro bambino, seguendo i consigli del Pediatra.
Antonia Donvito, puericultrice, ci spiega in quest'utilissimo video qual è il modo giusto per cambiare un pannolino.
Quando rivolgersi al pediatra
- Se si formano bolle grandi o ferite.
- Se la dermatite non migliora dopo 3 giorni.
- Quando l’arrossamento diventa intenso, ruvido o sanguina.
- Se si formano papule, vescicole, bolle, ulcere o croste.
- Nel caso il rash si espande oltre l’area del pannolino.
- Quando il bambino appare molto sofferente e piange alla minzione.
Il mercato dei pannolini è molto vasto, ma è fondamentale ricordare che un buon pannolino non deve sbriciolarsi, né attaccarsi alla pelle del bambino né essere rigido.
Il cambio del pannolino mediamente va fatto ogni 2-3 ore, ma se il piccolo dorme non è necessario svegliarlo per questo. Appena il bambino si sveglia, va cambiato immediatamente perché il contenuto acido evacuato può irritare la pelle molto delicata.
Per il cambio abbiamo bisogno di:
- L’ambiente deve essere ben riscaldato, specie d’inverno.
- Un piano di appoggio sicuro (letto o fasciatoio).
- Un pannolino pulito.
- Acqua corrente, migliore delle salviette profumate imbevute di soluzioni o saponi che non devono essere usate nei neonati.
- Salviettine umidificate/salviette o panni in tessuto puliti e acqua tiepida.
- Una coperta per neonato o un piccolo asciugamano facili da lavare.
- Lozioni e creme per le irritazioni della pelle del bimbo dovute al contatto con il pannolino.
- Adagiamo il bambino sul fasciatoio con delicatezza e facciamo attenzione che non cada.
- Laviamoci bene le mani.
- Stacchiamo gli adesivi del pannolino sporco ma senza toglierlo. Se stiamo cambiando un maschietto sistemiamo un piccolo asciugamano in modo da prevenire accidentali emissioni di pipì, mentre se stiamo cambiando una femminuccia laviamola e asciughiamola dal davanti al dietro per evitare contaminazioni batteriche e infezioni dovute alle feci, che potrebbero passare dall'ano alla vagina con una possibile successiva infezione.
- Puliamo la parte di cute che è stata coperta dal pannolino con acqua o salviettine umidificate o con salviette in tessuto imbevute in acqua tiepida. Laviamo accuratamente l’area tra le pieghe della pelle. Nei maschi che presentano ancora la parte terminale del pene coperta da una sottile pellicina (prepuzio), lavare solo la zona esterna. Nei bimbi più grandicelli, abbassiamo delicatamente il prepuzio e laviamo anche la punta del pene, per rimuovere eventuali depositi di smegma (una sostanza secreta dai genitali, mischiata a cellule cutanee, sebo e materiali umidi provenienti dalle urine). Nelle femmine, si procede sempre con movimenti dall’avanti all’indietro (per non contaminare l’area con i germi intestinali presenti nelle feci), ricordando di detergere anche la zona vulvare, tra le grandi e piccole labbra. Solo dopo aver asportato ogni traccia di materiale fecale e aver ben sciacquato dal sapone, si divaricheranno leggermente le grandi labbra nelle femminucce per far scorrere dell’acqua pulita, il tutto con grande delicatezza e tenendo il più possibile la schiena della bimba dritta e le gambine divaricate (come se stesse seduta sul bidet).
- Apriamo il pannolino pulito e sistemiamolo aperto vicino a noi in modo che sia facilmente raggiungibile senza doverci spostare troppo dal bambino.
- Solleviamo le gambe del bambino dalle caviglie tenendo con una mano entrambe le caviglie del bimbo e con la mano libera rimuoviamo il pannolino sporco e sostituiamolo con il pannolino pulito. Il pannolino pulito dovrà essere sistemato sotto la schiena del bambino, poco oltre l’altezza della vita e il lato del pannolino con le linguette adesive deve trovarsi sotto il bambino.
- Applichiamo la crema anti irritazione consigliata dal pediatra, poiché la pelle del neonato è molto delicata.
- Portiamo la parte davanti del pannolino tra le gambe del bambino tirando leggermente il pannolino e usiamo una mano per trattenerlo con delicatezza sulla pancia del bimbo, mentre con l’altra mano, rimuoviamo la protezione della linguetta adesiva da uno dei lati del pannolino e attacchiamola alla parte davanti del pannolino stesso.
- Facciamo la stessa cosa dal lato opposto. Le linguette possono essere staccate e riposizionate più volte.
- Assicuriamoci che il pannolino non sia troppo stretto o troppo largo: in alto, sul davanti, tra il pannolino ed il pancino deve esserci lo spazio per due dita.