Osteopatia nel neonato
Negli ultimi anni, un numero crescente di genitori si sta rivolgendo agli osteopati per i disturbi di salute dei loro bambini. Si tratta di una terapia alternativa, dolce e non invasiva, diventata popolare tra le neomamme e i neopapà, in particolare a seguito di un parto traumatico, ma anche quando i bebè sono piuttosto inquieti o hanno difficoltà ad addormentarsi. Ecco cosa sapere sull'osteopatia nel neonato.
Cos'è l'osteopatia
L'osteopatia è una terapia manuale, complementare alla medicina classica, incentrata sulla salute della persona piuttosto che sulla malattia. Il termine "osteopatia" è stato coniato dal chirurgo statunitense Andrew Taylor Still, fondatore della medicina osteopatica, che alla fine del XIX secolo scoprì che esisteva una relazione tra l'equilibrio funzionale dell'insieme delle strutture del corpo e la salute.
Inserita nell'ambito delle pratiche 'olistiche', nelle quali il terapeuta va a stimolare con particolari manovre un'auto-guarigione dell'organismo, si occupa principalmente di risolvere problemi di tipo muscolo-scheletrico che comportano alterazioni funzionali di organi e visceri e del sistema cranio sacrale (e viceversa). La terapia è adatta a persone di tutte le età, inclusi i neonati e le donne in gravidanza.
Nel giugno 2021, il Ministro della Salute, Roberto Speranza ha annunciato il completamento definitivo dell'iter attuativo per istituire la professione sanitaria dell'osteopata.
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Perché portare il neonato dall'osteopata
Durante il parto, il nascituro compie un viaggio piuttosto traumatico, che lo sottopone a pressioni elevate. In alcuni casi, il passaggio dalla vita prenatale al mondo esterno può segnare in modo significativo i tessuti estremamente delicati del piccolo, soprattutto a livello del cranio. Ciò potrebbe influire sul suo benessere, sulla crescita, l'alimentazione, la digestione, la respirazione e lo sviluppo. Ecco perché gli osteopati raccomandano una diagnosi precoce degli arti del corpo del neonato, in particolare delle condizioni del cranio, da effettuare entro i primi 6 mesi di vita del bambino.
I principali disturbi del neonato che può curare l'osteopatia
Le problematiche principali che possono presentarsi nel neonato, per le quali alcuni genitori chiedono l'intervento dell'osteopata, sono:
- difficoltà di suzione e allattamento
- plagiocefalia
- torcicollo
- coliche
- rigurgiti e reflusso gastro esofageo
- sonno disturbato e iperattività
- pianto e irritabilità
- stipsi
- otiti
In presenza di alcuni di questi disturbi o disfunzioni, intervenire sin dalla primissima infanzia può comportare benefici anche sul percorso di crescita, fino all'età adulta.
Osteopatia nel neonato e nei prematuri: benefici
Sono stati pubblicati diversi studi sull'efficacia del trattamento manipolativo osteopatico (TMO) sui neonati prematuri, in particolare riguardo alla riduzione della durata di degenza e all'aumento di peso ponderale giornaliero riscontrato nei piccoli trattati. Inoltre, è risultato utile anche l'approccio osteopatico su neonati con piede torto congenito: un trattamento precoce associato al classico trattamento ortopedico porta a una veloce risoluzione di questa comune malformazione, riducendo il rischio chirurgico.
L'osteopatia può essere utile anche nel velocizzare il recupero nei casi di ittero neonatale, riducendo eventuali conseguenze nel lungo termine.
Infine, interessanti ricerche hanno evidenziato un ruolo migliorativo di questa terapia nella gestione delle coliche, riducendo anche le crisi di pianto e la qualità del sonno.
Osteopatia craniale: quando serve
L'osteopatia craniale per neonati e bambini può aiutarli a superare gli effetti collaterali del parto. Si tratta di un approccio gentile e non invasivo che va a favorire il meccanismo intrinseco del corpo di autoguarigione, puntando ad alleviare il trauma che può essere avvenuto durante la nascita.
Nel momento del parto, il piccolo può subire una pressione alla base del cranio. L'osteopatia craniale può aiutare ad alleviare questa tensione nelle ossa e nei tessuti cranici con manovre delicate in punti precisi della testa, mirate al raggiungimento del benessere in tutto il corpo.
Osteopatia nel neonato: studi e controindicazioni
Sono stati pubblicati pochi studi clinici in tutto il mondo sull'efficacia del trattamento osteopatico su neonati e bambini nel primo anno di vita, indagando sui temi del pianto eccessivo, coliche, asimmetria posturale infantile e piede torto congenito. In questo contesto, è stato quindi riscontrato che non esistono dati affidabili sullo spettro tipico dei disturbi infantili per i quali i genitori chiedono consiglio e aiuto all'osteopata.
Tuttavia, uno dei più grandi studi sul trattamento osteopatico dei neonati a livello internazionale, pubblicato nel 2021, ha dimostrato importanti cambiamenti positivi nella gravità dei disturbi di salute percepiti dai genitori, che nella maggior parte dei casi sono stati risolti senza complicazioni, dimostrandosi una modalità di trattamento sicura per un gran numero di terapeuti. Sulla base di questi risultati, però, devono essere pianificati e condotte ulteriori ricerche di conferma dell'efficacia della terapia.
Pur essendo una pratica dolce e non invasiva, l'osteopatia neonatale non è del tutto esente da rischi, sebbene le reazioni avverse siano rare. Il trattamento è controindicato nei bambini con traumi cranici, fratture, infezioni gravi, tumori o patologie acute.
FONTI:
Osteopatia: le linee guida italiane
Osteopathic Treatment of Infants in Their First Year of Life
Cranial Osteopathy: Can This Treatment Really Calm Babies?