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Se il bambino si annoia: perché e che fare?

di Redazione PianetaMamma - 30.09.2008 Scrivici

La noia non è causata dall'assenza di stimoli o di opportunità come tutti pensano. I bambini spesso si annoiano pur disponendo di una grande quantità di giochi e avendo numerose proposte di cose da fare

Quando i figli manifestano noia i genitori entrano nello sconforto. E' difficile comprendere come sia possibile che bambini e ragazzi che hanno giochi e dispositivi elettronici di ogni tipo nelle loro stanze, non sappiano come occupare il tempo libero. Il fenomeno della noia durante il periodo estivo poi, emerge in modo più evidente. La noia non è causata dall'assenza di stimoli o di opportunità come tutti pensano. I bambini spesso si annoiano pur disponendo di una grande quantità di giochi e avendo numerose proposte di cose da fare.
La causa della noia è da ricercare all'interno della persona, nella difficoltà ad impegnarsi in attività impegnative che prevedono il raggiungimento di uno scopo importante, ma addirittura nel pensarlo.

Per fronteggiare la noia non basta proporre nuovi giocattoli, nuovi stimoli, nuove attività preconfezionate. I bambini fin dalla primissima infanzia sono sommersi da oggetti e compiti che richiedono solo di essere passivamente usati o eseguiti. In questo modo i nostri piccoli non si abituano ad immaginare un obiettivo da raggiungere, a progettare come arrivarci ed ad impegnarsi per ottenere il risultato prefissato. Quando i bambini crescono, soprattutto nell'adolescenza, l'incapacità e la difficoltà di progettare attività personali e significativi in cui impegnarsi genera un profondo disagio che non deve essere trascurato perché può essere all'origine di comportamenti rischiosi. Molti adolescenti, infatti, per sfuggire alla noia praticano attività estreme, pericolose per sé e per gli altri (fare sfide in moto, ubriacarsi, sballarsi con stupefacenti etc.) Con questi atteggiamenti estremi cercano una scarica di adrenalina che dà l'illusione di vivere meglio. Si tratta in realtà di un brivido che dura solo alcuni minuti e poi si torna alla normalità, più annoiati e insoddisfatti di prima.

La noia nei bambini e negli adolescenti si combatte chiedendo loro di impegnarsi nel raggiungimento di un obiettivo che deve essere per loro ovviamente significativo. Non è importante se le proposte partono dai ragazzi o dai genitori, ma bisogna capire e valutare a cosa sono di più interessati, spingerli a scegliere tra diverse alternative, aiutarli a darsi un obiettivo preciso, ad organizzare le varie tappe per raggiungerlo ed infine impegnarsi per ottenere il risultato che si sono prefissati. Questo discorso vale sia per attività che si svolgono dentro casa, come hobby, sia per quelle fuori casa, nello sport, nel volontariato, in parrocchia, nel quartiere.

Qualche consiglio per i genitori

Fin da piccoli evitare di sommergere i bambini di giocattoli, in particolare quelli molto strutturati che abituano alla passività e alla semplice esecuzione, non si lascia così spazio alla creatività, all'azione personale e alla progettualità. Quando i vostri figli vi dicono che si annoiano sarà necessario proporre loro una meta chiara da raggiungere attraverso il loro impegno personale. La noia si affronta coltivando nuovi hobby, facendo un lavoro per sé o per gli altri, imparare azioni nuove utili per la vita.
Anche impegnarsi nelle più comuni attività della vita domestica e familiare può rappresentare una soluzione alla noia. I figli si sentono coinvolti nella vita familiare e non esclusi (cosa che frequentemente si verifica).
Un'altra proposta utile per combattere la noia è la lettura di libri.
E' opportuno leggere dei libri ai nostri figli che fin da piccolissimi impareranno quando cresceranno a trascorrere il tempo anche da soli...magari in compagnia di un buon libro!

Dott.ssa Giuliana Apreda
Psicolgoga Psicoterapeuta

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