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San Martino, come festeggiare con i bambini. Lavoretti, poesie e ricette

di Emanuela Cerri - 06.11.2023 Scrivici

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Fonte: shutterstock
L'11 novembre si festeggia San Martino con la sua tiepida estate, in tutta Italia ma anche all'estero: ecco le più belle poesie, le ricette da cucinare, i lavoretti per costruire lanterne ed i disegni da colorare dedicati a questa festa

In questo articolo

San Martino, come festeggiare con i bambini

L'11 novembre si festeggia l'estate di San Martino in tutta Italia, ma anche all'estero. L'autunno e l'inverno portano tante atmosfere da leggenda e molte sono le giornate che possiamo festeggiare con i bambini raccontando bellissime storie di santi e facendo lavoretti a tema. Una delle giornate in questione è proprio l'11 novembre: San Martino con la sua estate e le sue lanterne rappresenta il vero inizio del periodo natalizio.

E sono veramente tante le poesie, le ricette da cucinare, i lavoretti da realizzare e i disegni da colorare insieme ai bambini per questa ricorrenza. Pur essendo morto l’8, San Martino viene ricordato il giorno in cui la sua salma venne tumulata, l'11 novembre appunto. 

San Martino, storia per bambini

L'estate di San Martino: tre giorni e un pocolino, recita un famoso proverbio. Sono questi 3 giorni e mezzo di clima quasi estivo, i giorni in cui si apre il vino novello e finiscono simbolicamente le attività agricole. Per tale occasione i bimbi creano coloratissime lanterne, si preparano a festa e sfilano per le vie sfoggiando le lanterne. In Germania si dice che San Martino inizi il Natale, proprio come l’Epifania lo chiude. A differenza dei paesi del Sud Europa, nel Nord il giorno di San Martino viene festeggiato in particolar modo dai bambini, che una settimana prima cominciano a preparare le loro lanterne di carta per la processione. È infatti tradizione riunirsi il pomeriggio, quando inizia a fare buio, accendere la propria lanterna appesa all’estremità di un ramo e partecipare alla processione detta Laternenumzug, cantando canzoncine come

 Lanterne, lanterne, sole, luna e stelle,
date luce a noi, date luce a noi,
questa luce nel Mondo vogliamo portar!

La leggenda di San Martino

Spesso a capo della processione c’è proprio "San Martino" a cavallo, avvolto nel suo mantello e pronto a tagliarlo in due per spartirlo pietosamente con un mendicante.

Esattamente come racconta la leggenda più famosa. Si narra infatti che in una giornata d'autunno il cavaliere Martino, uscendo dalle porte della città francese di Amiens, dove viveva, si accorse di un povero vecchio quasi nudo e infreddolito. Davanti a tale povertà, Martino prese la sua spada e tagliò il suo caldo mantello di lana per donarlo al poveretto. Il sole a quel punto si mise a scaldare come in estate.

Secondo la leggenda, grazie al gesto di generosità di San Martino, le temperature diventarono miti per 3 giorni. E da allora, ogni anno, nei giorni intorno all'11 novembre, c'è una tregua dal freddo e le temperature si alzano. Col termine "estate di San Martino" si indica infatti quel periodo dell'autunno in cui, dopo le iniziali gelate e basse temperature, si verifica per alcuni giorni una condizione climatica di bel tempo, con un leggero tepore, che fa riprendere dai primi freddi. Durante l'estate di San Martino venivano rinnovati i contratti agricoli annuali e per questo si usa l'espressione "fare San Martino" per indicare l'atto del traslocare (molti contadini dovevano spostarsi da un'azienda agricola all'altra dopo aver ottenuto un diverso contratto). 

Lanterne di San Martino

Esiste anche un’altra leggenda sulla figura di San Martino, datata qualche anno più tardi, quando da soldato romano convertito al Cristianesimo aveva già preso i voti ed era noto alla gente per la sua carità. Si dice infatti che, non volendo diventare vescovo per umiltà, nonostante l’ordine papale, scappò dal convento di notte e si rifugiò in un’aia piena di oche, mentre un gruppo di persone lo cercava disperatamente facendosi luce con delle lanterne. Le oche, come anche nella tradizione romana, fecero chiasso e indicarono esattamente il luogo dove trovarlo. E infatti il giorno di San Martino si mangia l’oca per tradizione.

La lanterna viene accesa ogni sera come rito della buonanotte, fino all'arrivo del

Natale, e rappresenta il calore dell'estate che teniamo con noi e che ci riscalda nel freddo dell'inverno. Come in tutte le celebrazioni religiose, e in particolare cristiane, accade poi che il giorno di San Martino coincida con una ricorrenza pagana del passato. Agli inizi di Novembre, infatti, i contadini pagavano la decima ai Signori, spesso e volentieri con i prodotti della terra o del bestiame. Per eliminare quei capi di bestiame che sarebbero stati solo di peso durante l’inverno, succedeva che alla fine molte oche venissero offerte e a Novembre si mangiasse molta carne d’oca.

Lavoretti di San Martino 

  • Il lavoretto più ricercato per questa occasione è la lanterna di San Martino. Sul sito della nostra amica Maestra Mary troviamo un'originale lanterna da fare con i bambini a scuola o a casa. Basta procurarsi del cartoncino, colori, colla e forbici. Qui trovate tutte le istruzioni per realizzarla.

  • Un'altra idea originale è di riciclare le bottiglie di plastiche che abbiamo in casa. Tagliare la base e i manici per la lanterna, da fissare. E decorare con disegni a piacere di foglie o grappoli di vino, come ci suggerisce Maestra Renata sul suo sito.

  • .Anche sul sito di nostrofiglio.it ci sono diversi lavoretti a tema San Martino. Per esempio delle creative lanterne di legno. Basterà procurarsi un tronchetto cavo di forma tonda o quadrata e poi procedere con l'assemblaggio. Potete recarvi da un falegname e scegliere il tipo di legno che desiderate e farvi tagliare una base rotonda o quadrata. Al centro della lanterna basterà posizionare un semplice vaso in vetro liscio trasparente e posizionare all'interno un lumino con led per terminare la vostra lanterna fai da te in legno.
     

San Martino, poesie per bambini

San Martino di Giosuè Carducci

La nebbia a gl'irti colli
Piovigginando sale,
E sotto il maestrale
Urla e biancheggia il mar;
Ma per le vie del borgo
Dal ribollir de' tini
Va l'aspro odor de i vini
L'anime a rallegrar.
Gira su' ceppi accesi
Lo spiedo scoppiettando:
Sta il cacciator fischiando
Su l'uscio a rimirar
Tra le rossastre nubi
Stormi d'uccelli neri,
Com'esuli pensieri,
Nel vespero migrar

La leggenda di san Martino di N. Giustino

Umido e freddo spunta il mattino, ed a cavallo va San Martino
Quand’ecco appare un mendicante, lacero e scalzo vecchio e tremante
Il cavaliere mosso a pietà, vorrebbe fargli la carità
Ma nella borsa non ha un quattrino, e allora dice:  “Oh poverino!
Mi spiace nulla io posso darti, ma tieni questo per riscaldarti.”
Divide in due il suo mantello, metà ne dona al poverello.
Il sole spunta e brilla in cielo, caccia la nebbia con il suo velo.
E San Martino continua il viaggio, sempre allietato dal caldo raggio.

Nero il cielo era; la pioggia fitta al suol precipitava
nè una casa nè una roggia al meschin si presentava
avanzava sconfortato, le sue gambe eran tremanti
ecco un giovane soldato si presenta a lui davanti
snello biondo ardito e bello, ei sta ritto sul cavallo
guarda e subito il mantello svelto taglia senza fallo
ne dà mezzo al poveretto, che l’indossa, e il donatore
fissa. Dice ” Benedetto, sia per sempre il tuo buon cuore.”
Freddo non aveva più, e Martino se ne andava
ora non pioveva più, ecco il cielo rischiarava
riapparì smagliante il sole, s’udì dolce un’armonia
gelsomini, rose, viole, infioravano la via       
     

San Martino è un personaggio molto amato dalla tradizione in tutto il mondo: si contano più di 4000 Chiese in suo onore in Francia e svariate nel resto nel mondo, e il suo nome è stato dedicato a diverse cittadine. L'11 Novembre, in Sicilia, nei tempi passati, S.Martino veniva festeggiato dalle persone ricche che potevano imbandire le loro tavole con prodotti dolciari di vario genere; i poveri, invece, dovevano attendere fino alla domenica successiva, in quanto aspettavano la simanata, cioè il salario settimanale, per potere assaporare i biscotti con il moscato. Nella giornata dell'11 Novembre, in Sicilia, si è soliti consumare i biscotti di San Martino, che hanno diverse varianti, a seconda delle zone in cui ci si trova.

A Palermo, in particolare si è soliti mangiare tre tipi di biscotti: semplici, con la marmellata e con la ricotta.

Biscotti di San Martino

Questa è la ricetta classica dei biscotti di San Martino, che risultano particolarmente duri. Nella tradizione siciliana, ogni commensale dispone di un bicchiere di moscato di Pantelleria, in cui intingerà il proprio biscotto per renderlo più morbido e gustoso.

Ingredienti:

  • 1 kg di farina
  • 250 g di strutto
  • 160 g di zucchero
  • 60 g di lievito di birra
  • 40 g di semi di finocchio
  • cannella in polvere

Preparazione:

  1. Mettete in una ciotola grande la farina. Al centro ponete lo strutto, lo zucchero, il lievito (precedentemente miscelato ad un po' di acqua tiepida), i semi di finocchio e la cannella.
  2. Amalgamate finché l'impasto non sarà morbido e compatto.
  3. Tagliate l'impasto a cilindretti, che avvolgerete a spirale.
  4. Poneteli su una teglia imburrata e cuoceteli in forno ben caldo finché non saranno ben cotti, ricordandovi che dovranno risultare secchi e duri.

Biscotti di San Martino decorati

Questa è la seconda variante dei biscotti di San Martino. Essa si fregia dell'alta pasticceria palermitana, con i suoi sapori e il lavoro certosino di decorazione.

Ingredienti:

  • 1 kg di farina
  • 250 g di strutto
  • 160 g di zucchero
  • 60 g di lievito di birra
  • 40 g di semi di finocchio
  • cannella in polvere
  • Marmellata di albicocche q.b.
  • Glassa di zucchero (100 gr di zucchero e due cucchiai di acqua) q.b.
  • Confetti colorati oppure caramelline q.b.

Preparazione:

  1. Procedete come nella ricetta precedente, ma metteteli in forno a fuoco moderato e tirateli fuori quando sono cotti ma morbidi.
  2. Tagliateli a metà e farciteli di marmellata.
  3. Spennellate la marmellata anche all'esterno dei dolci e preparate la glassa con 100 gr di zucchero a velo e due cucchiai di acqua, mescolando fin quando non risulta moderatamente densa.
  4. Ricopriteli interamente di glassa di zucchero e decorate con i confetti, le caramelle, e tutto quello che volete.
  5. Lasciate asciugare.

Biscotti di San Martino ripieni di ricotta

Questa è la terza variante dei biscotti di San Martino e si prepara con la ricotta.

Ingredienti

  • 1 kg di farina
  • 250 g di strutto
  • 160 g di zucchero
  • 60 g di lievito di birra
  • 40 g di semi di finocchio
  • cannella in polvere
  • Moscato q.b.
  • Ricotta q.b.
  • Zucchero a velo q.b.

Preparazione

  1. Procedete come nella prima ricetta, metteteli in forno a fuoco moderato e tirateli fuori quando sono cotti ma morbidi.
  2. Tagliateli in due parti, facendo attenzione che sia un pezzo per ¼ e l'altro per ¾, e lasciateli raffreddare.
  3. Bagnate leggermente le due parti con il moscato.
  4. Fra base e "cappello" mettete una buona quantità di ricotta, precedentemente lavorata con un po' di zucchero.
  5. Spolverate la parte superiore con zucchero a velo e cannella in polvere.

San Martino e il vino novello

A San Martino si dice che "ogni mosto diventa vino". La festa coincide con il giorno in cui termina l'anno agrario e vitivinicolo, e si aprono le botti per gustare il vino novello, un vino dal gusto fruttato, molto fresco e giovane. Questo vino è frutto di macerazione con anidride carbonica. L'uva non viene pigiata, ma lasciata macerare in recipienti di acciaio per un massimo di 20 giorni ad una temperatura alta (circa 30°) e senza ossigeno. Si attiva un'autofermentazione che trasforma gli zuccheri in alcool, producendo glicerolo. I tannini non hanno modo di venire fuori.

Disegni di San Martino per bambini

Per la festa di San Martino possiamo divertirci a colorare insieme ai bambini un bel disegno. Può essere un disegno che ricorda la leggenda di San Martino oppure il disegno di una lanterna (uno dei simboli della festa). Potete anche provare a realizzare una lanterna insieme ai bambini, facendola colorare e decorare come preferiscono.

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