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Poesie di Carnevale per bambini
Per prepararci degnamente a questa festa allegra insieme ai bambini, pubblichiamo una raccolta di poesie e filastrocche di Carnevale da far recitare ai bimbi o da recitare loro come fossero ninna nanne o favole. Le filastrocche poi sono dei giochi verbali e ritmici molto raccomandati dagli educatori per favorire l'apprendimento ludico e creativo dei più piccoli.
Poesie di Carnevale per la scuola d'infanzia
Il Carnevale è una festa che mette allegria e colora le giornate dei bambini. Alla scuola dell'infanzia i più piccoli si preparano a questa festa con i disegni da colorare, ma soprattutto con le poesie e le filastrocche da recitare, o da incorniciare in deliziosi lavoretti da mostrare in famiglia. Ecco alcuni esempi di poesie di Carnevale per la scuola d'infanzia.
Le mascherine di B. Marini
Siam le belle mascherine
tutte allegre e profumate
siamo vispe e birichine,
misteriose come fate.
Noi sappiamo chi siete voi
che ridendo ci guardate.
Dite un po’ chi siamo noi?
Oh, giammai lo indovinate!
Siam le belle mascherine
che vi portano allegria
che non fan nulla di male…
Viva viva il carnevale!
Il vestito dell'amicizia
Arlecchino, poverino
non aveva vestitino.
Ogni bimbo gli ha portato
un pezzetto colorato
e la mamma gli ha cucito
un bellissimo vestito.
E’ di tanti bei colori
come tanti sono i cuori,
che han donato la letizia
con un gesto d’amicizia.
da Le stagioni ed. Leonardo
Poesie di Carnevale per la scuola primaria
Sono tante le attività da proporre ai bambini della scuola primaria per far vivere loro l'atmosfera di questa festa: dai lavoretti alle poesie e filastrocche. Componimenti in rima o poesie semplici per raccontare il Carnevale e da far trascrivere e recitare ai bambini. Ecco qualche esempio:
Carnevale di Carlo Goldoni
La stagion del Carnevale
tutto il Mondo fa cambiar.
Chi sta bene e chi sta male
Carnevale fa rallegrar.
Chi ha denari se li spende;
chi non ne ha ne vuol trovar;
e s’impegna, e poi si vende,
per andarsi a sollazzar.
Qua la moglie e là il marito,
ognuno va dove gli par;
ognun corre a qualche invito,
chi a giocare e chi a ballar.
Carnevale
Che fracasso!
Che sconquasso!
Che schiamazzo,
mondo pazzo!
E’ arrivato Carnevale
buffo e pazzo,
con le belle mascherine,
che con fischi, frizzi e lazzi,
con schiamazzi,
con sollazzi,
con svolazzi di sottane
e di vecchie palandrane,
fanno tutti divertir.
Viva, viva Carnevale,
che fischiando,
saltellando,
tintinnando,
viene innanzi e non fa male;
con i sacchi pieni zeppi
di coriandoli e confetti,
di burlette e di sberleffi,
di dispetti,
di vestiti a fogge strane,
di lucenti durlindane,
di suonate, di ballate,
di graziose cavatine,
di trovate birichine!
Poesie di Carnevale per bambini piccoli
Il Carnevale è una festa che unisce grandi e piccini, ma per i bambini piccoli è un appuntamento imperdibile per lasciarsi andare al divertimento, all'allegria, al gioco e alle feste in tema. E quali sono le regole del Carnevale da rispettare? Travestirsi, giocare e recitare, da tradizione, una bella poesia di Carnevale. E anche i più piccoli, a scuola o casa, possono essere coinvolti con un componimento che faccia apprezzare loro questo momento magico dell'anno. Ecco qualche esempio di poesia adatta ai più piccoli:
Pagliaccio di Ugo Betti
Ed ecco un flauto si mette a suonare.
Allora un pagliaccio rosso
coperto di campanellini
esce a ballare con lazzi ed inchini!
E tenta una capriola…
fa finta di farsi male…
ride…
Si rizza con un salto mortale!
Poi s’arrampica, come fa il gatto
per acchiappare i pipistrelli!
E poi fa finta di ruzzolare,
perchè ridano tutti quanti.
U. Betti
Le Mascherine di Attilio Cassinelli
Balanzone gran dottore,
Pantalone gran signore,
Arlecchino e poi Brighella, ecco
arriva Pulcinella.
Furbe, vispe e biricchine…
benvenute mascherine!!
Poesie di Carnevale di Gianni Rodari
Se dovessero chiederci quale scrittore di poesie e filastrocche ci è rimasto più impresso dai tempi della scuola, non avremmo dubbi nel rispondere "Gianni Rodari".
Specializzato in testi per bambini e ragazzi e tradotto in moltissime lingue, fu uno dei principali teorici dell'arte di inventare storie. Anche in occasione del Carnevale sono tante le poesie e filastrocche scritte dal grande maestro.
Viva i coriandoli di Carnevale di Gianni Rodari
Viva i coriandoli di Carnevale,
bombe di carta che non fan male!
Van per le strade in gaia compagnia
i guerrieri dell’allegria:
si sparano in faccia risate
scacciapensieri,
si fanno prigionieri
con le stelle filanti colorate.
Non servono infermieri
perché i feriti guariscono
con una caramella.
Guida l’assalto, a passo di tarantella,
il generale in capo Pulcinella.
Cessata la battaglia, tutti a nanna.
Sul guanciale
spicca come una medaglia
un coriandolo di Carnevale.
Il gioco dei se di Gianni Rodari
Se comandasse Arlecchino
il cielo sai come lo vuole?
A toppe di cento colori
cucite con un raggio di sole.
Se Gianduia diventasse
ministro dello Stato,
farebbe le case di zucchero
con le porte di cioccolato.
Se comandasse Pulcinella
la legge sarebbe questa:
a chi ha brutti pensieri
sia data una nuova testa.
Carnevale di Gianni Rodari
Carnevale in filastrocca,
con la maschera sulla bocca,
con la maschera sugli occhi,
con le toppe sui ginocchi:
sono le toppe d’Arlecchino,
vestito di carta, poverino.
Pulcinella è grosso e bianco,
e Pierrot fa il saltimbanco.
Pantalon dei Bisognosi-
Colombina, – dice, – mi sposi?
Gianduia lecca un cioccolatino
e non ne da niente a Meneghino,
mentre Gioppino col suo randello
mena botte a Stenterello.
Per fortuna il dottor Balanzone
gli fa una bella medicazione,
poi lo consola: – E’ Carnevale,
e ogni scherzo per oggi vale.
Pranzo e cena di Gianni Rodari
Pulcinella e Arlecchino
cenavano insieme in un piattino:
e se nel piatto c'era qualcosa
chissà che cena appetitosa.
Arlecchino e Pulcinella
bevevano insieme in una scodella,
e se la scodella vuota non era
chissà che sbornia, quella sera.
Filastrocche di Carnevale per bambini
Il Carnevale è tra le feste più allegre, colorate e "canterine" dell'anno. Ai bambini piace travestirsi e trasformarsi nei loro personaggi preferiti, fare scherzi a compagni di scuola e amici, e recitare poesie e filastrocche in rima. Ecco alcuni esempi di filastrocche allegre da far imparare ai bambini per festeggiare il Carnevale.
Il girotondo delle maschere di Gaida
E' Gianduia torinese
Meneghino milanese.
Vien da Bergamo Arlecchino
Stenterello è fiorentino.
Veneziano è Panatalone,
con l'allegra Colombina.
Di Bologna Balanzone,
con il furbo Fagiolino.
Vien da Roma Rugantino:
Pur romano è Meo Patacca.
Siciliano Peppenappa,
di Verona Fracanappa
e Pulcinella napoletano.
Lieti e concordi si dan la mano;
vengon da luoghi tanto lontani,
ma son fratelli, sono italiani.
Le maschere di Carnevale di Attilio Cassinelli
Arlecchino ti presento
tutte toppe ma contento.
e Brighella suo compare,
cosa pensa di brigare?
Scaramuccia faccia buffa
sempre pronto a far baruffa.
E Tartaglia che non sbaglia,
quando canta non tartaglia.
Meneghino che, pian piano,
va a passeggio per Milano
che è venuto da Paris.
e Pierrot vediamo qui
Vuoi sapere chi è costui?
Peppe Nappa, proprio lui
Pulcinella saggio e arguto
che da Napoli è venuto.
E Gianduia piemontese
che di tutti è il più cortese.
Da Bologna ecco che avanza
Balanzon dalla gran panza.
Tutti insieme fan colazione
e chi paga è Pantalone!
Filastrocca di Carnevale di Gabriele D'Annunzio
Carnevale vecchio e pazzo
s’è venduto il materasso
per comprare pane e vino
tarallucci e cotechino.
E mangiando a crepapelle
la montagna di frittelle
gli è cresciuto un gran pancione
che somiglia a un pallone.
Beve e beve e all’improvviso
gli diventa rosso il viso,
poi gli scoppia anche la pancia
mentre ancora mangia, mangia…
Così muore Carnevale
e gli fanno il funerale,
dalla polvere era nato
ed in polvere è tornato.