Se la colazione è il pasto più importante della giornata, la merenda può essere quello più divertente. In teoria non dovrebbe essere ingrassante però le mamme e le nonne di una volta non la pensavano in questo modo. Io infatti sono cresciuta con mia nonna, che tutto era tranne una nutrizionista: se guardo i miei fianchi, ci sono depositati anni e anni di sue "merende speciali". Poteva trattarsi di panino con burro e zucchero oppure con burro - praticamente mezzo panetto - e marmellata (ma non quella di frutta, bensì di castagne che era già una bomba calorica di suo). Mi ricordo che un anno in vacanza mi comprò tutti i giorni per un mese dei bomboloni alla crema; per non parlare del panino con la cotoletta o la polenta alle 4 del pomeriggio: "mangia che devi diventare grande" mi diceva sempre. Invece sono rimasta alta 1,65 cm scarsi e l'unica cosa che si è allargata è appunto il mio giro vita che mi fa sembrare un bignè con le gambe.
Sia chiaro: io non mi sono mai lamentata, pensavo che anche gli altri bambini mangiassero come me. Con le mie figlie cerco di essere più disciplinata e bilanciare la merenda fatta in casa e quella confezionata come ad esempio una barretta ripiena di cioccolato che piace tanto a mia figlia. Come dicevo però, la merenda può essere il momento della giornata più coccoloso: ci si sveglia dal riposino o si torna da scuola e la tavola è pronta per condividere ciò che si è fatto tra i banchi o i piccoli baci della mamma quando si è ancora piccoli e assonnati.
Come dicevamo, la merenda è anche un pasto allegro. Avete mai pensato a quello che può accadere? Noi, con un po' di fantasia, abbiamo immaginato degli scenari possibili.
E chissà che qualcuno non lo abbiate vissuto davvero.
- Acquazzone improvviso: non controllate il meteo. Tanto ci sono 35 gradi all'ombra, le lucertole che si fermano sul ciglio della strada per prendere il sole, le sterpaglie che rotolano sull'asfalto come se si fosse in mezzo al deserto e in cielo non c'è una nuvola. O meglio ce n'è una sola, piccola, lontana, indifesa. Invece deve avere chiamato a raccolta le sua amiche cumulonembi visto che al momento di uscire siete investiti da uno scroscio d'acqua che vi arriva in piena faccia. No, non è il vicino che ha innaffiato i fiori, è la tempesta del secolo: tutti i 30 bambini invitati ve li ritrovate nel salotto di casa.
- Formiche: siete al parco, rilassate, parlate con le altre mamme, i bambini si divertono: la vita è bella. Sembra di stare dentro la pubblicità delle merendine. A proposito di merendine: è ora di assaggiare i buonissimi panini che avete preparato. Andate a prenderli nel cestino e vi accorgete che qualcosa sembra che si muova. Impossibile: le fette di pane non sono dotate di motricità. Appena scostate il lembo del panno con cui eravate sicure di averli coperti, riconoscete l'irreparabile. Un intero formicaio si è dato appuntamento sullo spuntino. Sperate che i vostri giochino tanto e che non si accorgano di avere uno stomaco brontolante.
- La torta è come suola di scarpa: avete passato dei giorni a studiare lei, la ricetta perfetta, quella con il giusto apporto di proteine, grassi e zuccheri. Non potete sbagliare, nessun nutrizionista vi potrà dire nulla, perché avete selezionato gli ingredienti, avete parlato personalmente con le galline che hanno procurato le uova dentro l'impasto e avete fatto dei grandi complimenti alle mucche che hanno dato il latte con cui avete ammorbidito la farcitura. Siete pronte, siete fiere. Tutti i bambini aspettano questo momento. La torta sembra bellissima. Peccato che al momento di tagliarla, il coltello rimbalzi. Ci riprovate, ma niente. Dopo aver fatto forza con tutto il vostro peso, finalmente la torta si rompe in cento pezzi rivelando un impasto fatto di cemento armato.
- Il cane mangia la torta: avete invitato i compagni di scuola di vostro figlio per una merenda in giardino. Per questo avete pensato a qualcosa di veloce e che avete preparato in anticipo: una buonissima torta di carote. Siccome era un po' calda, l'avete lasciata sul davanzale a raffreddare coperta da un canovaccio. Quando è il momento di andare a prenderla non la trovate più. Che strano. Va bene che la memoria non è più quella di una volta, ma eravate proprio sicure di averla messa lì. Vi girate e vedete una fila di briciole che arriva fino ad un angolo della casa: c'è il vostro cane Rufus con qualche briciola sul muso e l'aria del colpevole che si sta gustando i resti del suo "delitto". Non vi resta che ripiegare sull'amico gelataio che non vi tradisce mai.
- Scegliere un clown come attrazione principale e generare il panico: visto che avete organizzato una merenda al chiuso affittando un locale, giustamente ci vuole anche l'animazione. Vi hanno suggerito il miglior clown della piazza, quello che fa ridere i bimbi solo indossando il naso rosso. Appena arriva e si presenta capitombolando, tutti i piccoli scoppiano a piangere perché si spaventano per la maschera che indossa. E a nulla serve che il pagliaccio - un ragazzo di 20 anni che arrotonda gli studi lavorando alle feste per bambini - si mostri per quello che è. Forse dovete rivedere il concetto di "migliore".
- Avete frequentato un corso di cesello per scolpire la verdura e la frutta in modo che i bimbi le mangiassero e invece nessuno pare capire il vostro sforzo: avete presente tutti quegli animali intagliati con le verdure o la frutta, di forme e colori strabilianti, creati da madri super abili con il coltello per far mangiare cibi poco graditi ai più piccoli? Anche voi vi siete voluti cimentare in quest'arte e avete frequentato un master in ceselleria per essere all'altezza. Ce l'avete messa tutta e per giorni avete realizzato sculture degne di Michelangelo: pinguini, bruchi, farfalle, tutta la fantasia è in tavola. Peccato che quando presentate il vostro lavoro ai bimbi, nessuno riconosce ciò che avete fatto e vi dicono che avrebbero preferito di gran lunga uno snack al cioccolato o un panino con gli affettati.
- Il papà si è proposto come mago, ma fa la fine di Papà Pig: questa in realtà è una sottigliezza che conoscono solo i veri appassionati di Peppa e della sua famiglia. In un episodio del cartone, infatti, Papà Pig viene ingaggiato come mago per la festa di Peppa, ma non è proprio un asso. Viene subito scoperto dalla figlia e dai suoi amici. Ecco, questo è ciò che può accadervi se vostro marito pensa di conoscere il trucco del secolo e poi gli cascano le carte dalle mani.
- Non aver chiesto di eventuali intolleranze o allergie e per questo dove improvvisare un'alternativa in 10 minuti: una delle prime cose da appurare è se gli invitati alla festa soffrono di qualche intolleranza o allergia, oppure se mangiano con una dieta differente, magari vegetariana. Si sa che l'età avanza e la demenza pure, quindi fate finta di niente e mandate vostro marito al supermercato più vicino per rimediare. Intanto sorridete e fate finta di niente.
- Avete prenotato in un parco giochi al chiuso, ma non vi hanno detto che…: dovete dividere la festa con altri quattro party tutti alla stessa ora e altrettanto rumorosi. Per voi un inconveniente, ma per i bimbi è un momento di chiassosa allegria. Non dimenticate di portare con voi le pastiglie per il mal di testa.
- Legare le mamme e poi andare a giocare e lasciarle lì: mai lasciare incustodito il rotolo di nastro isolante. I bambini hanno molta fantasia e proprio durante la merenda potrebbero prendervi alla lettera se dite loro di giocare ai buoni e ai cattivi. E indovinate chi sono questi ultimi?