In questo articolo
Giorno del ringraziamento
Il quarto giovedì del mese di novembre gli Stati Uniti festeggiano la loro festa più importante: il Giorno del Ringraziamento o Thanksgiving.
Cos’è esattamente questa festa?
Dove nasce, perché e come la trascorrono abitualmente milioni di americani?
Dietro questa festa, celebrata sempre il quarto giovedì del mese di novembre e sentita dagli americani più del Natale, esistono le basi morali e civili su cui è fondata la società americana. La festa nasce come segno di gratitudine per la fine della stagione del raccolto, fin dal lontano 1620, da un'antica tradizione cristiana, oggi del tutto secolarizzata.
Storia del ringraziamento
Ecco come andarono le cose: nei primi anni del 1600, in Inghilterra, esistevano gruppi di persone accomunate dalla stessa fede che anelavano a professare la propria religione in libertà senza che questa fosse loro imposta dal re (Giacomo I). Ciò non era possibile e per sfuggire alle persecuzioni reali circa 6000 persone si trasferirono nella vicina e più tollerante Olanda, dove però il re inglese poteva ancora raggiungerli. Per questo motivo una parte di loro cominciò a pensare alla fondazione di una colonia nel Nuovo Mondo, ovvero le Americhe scoperte nel 1492 dove le basi fondamentali sarebbero state libertà di culto religioso e totale divisione tra il potere civile e quello spirituale.
Salparono agli inizi di Agosto del 1620 ma ben presto dovettero tornare indietro perché una delle navi non era adatta ad un viaggio simile. Alcuni sbarcarono e rinunciarono impauriti, ed un altro gruppo si trasferì sulla nave più grande – la Mayflower – che salpò il 6 Settembre 1620 alla volta del Nuovo Mondo, con 102 persone, ove giunse l’11 Novembre, a Cape Cod.
Avevano perso molto tempo e arrivarono all’inizio dell’inverno gelido del Nord America. L’inverno fu lungo e morirono in 52 e le prime esplorazioni portarono prima all’incontro con una tribù indiana ostile e poi, spostatisi a Plymouth, con un’altra tribù che li accolse in pace divenendo mediatori con altri indiani e insegnando loro come coltivare il granturco.
Le difficoltà furono molte e talvolta pesanti, ma i Pellegrini erano decisi a riuscire.
Durante una festa per ringraziare del raccolto arrivò un capo indiano con più di 90 guerrieri al seguito e i Padri Pellegrini decisero che invece di difendersi con le armi avrebbero invitato tutti gli indiani a condividere il loro pasto preparato in ringraziamento di un buon raccolto.
Si dice che mangiarono tutte quelle cose che oggi si trovano sulle tavole americane in questa data anche se non è sicuro che ci fosse pure il tacchino. Fu poi George Washington a dichiarare l’ultimo giovedì di Novembre come il giorno dedicato alla Festa del ringraziamento, quindi in questa giornata bisognerebbe festeggiare pensando all'accettazione reciproca, alla tolleranza, alle opportunità date e ricevute, alla gratitudine per le benedizioni nella vita di ciascuno. L’America si ferma in quella giornata, le famiglie si riuniscono da dovunque ognuno si trovi.
Ricette per il Giorno del Ringraziamento
Negli Stati Uniti per la festa del Ringraziamento si preparano sontuosi pranzi, di cui la portata principale è naturalmente il tacchino il cui ripieno viene preparato in svariati modi: con le ostriche, con il granturco o con una caratteristica specialità americana il riso selvatico.
Anche le patate dolci e la torta di zucca sono alimenti inseriti nei piatti tradizionali di quel giorno. Oggi, i festeggiamenti hanno il fulcro nella cena tradizionale a base di tacchino arrosto o al forno. Altri piatti tipici sono il purè di patate con il sugo, le patate dolci, la salsa di mirtillo rosso, il mais dolce, verdure varie e l'immancabile torta di zucca.
Trattandosi di una festa particolarmente amata dai bambini americani, che sono soliti preparare per l'occasione addobbi e decorazioni varie, potrebbe essere un'idea quella di coinvolgere anche i nostri nella preparazione di qualche semplice lavoretto. Nella gallery che vi abbiamo prepararto ci sono suggerimenti per semplici ricette e lavoretti. Il Thanksgiving, però, nonostante cibo e divertimenti, resta un momento per riflettere, fare bilanci, ringraziare per ciò che si ha e condividere questa gioia con amici e parenti
Appronfondimenti:
http://cinziamaria.wordpress.com/
http://www.veganblog.it/2010/11/22/il-tacchino-felice-ringrazia/
http://www.homemademamma.com/
http://familyfun.go.com/recipes/sweet-t-o-m-turkeys-687045/