a cura di Parlare con i bambini
Se parliamo di memoria, pensiamo alla capacità di ricordare personaggi, luoghi, eventi, storie... ma c'è un altro tipo particolare di memoria che è fondamentale per la crescita e, in particolare, per l'apprendimento della lettura e della scrittura: la memoria uditiva.
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La memoria uditiva è la capacità di ricordare quello che si ascolta: i suoni delle lettere, i nomi delle cose, i numeri di telefono. Per farlo, è fondamentale riuscire a distinguere i suoni tra loro, anche in presenza di rumori di fondo, per poi ricordarli non solo nella loro natura, ma anche nella sequenza con cui li abbiamo ascoltati. E' possibile fare alcuni giochi con bambine e bambini per aiutarli a sviluppare la loro memoria uditiva: il riferimento più utile, in questo caso, è il gioco dell'imitazione verbale, o gioco 'del pappagallo', che può trovare tante varianti divertenti. Nel gioco, si propongono ai bambini delle sequenze di stimoli da ripetere nello stesso ordine: si possono scegliere i nomi di animali o i loro versi, i suoni delle lettere (A, D, M) oppure parole che si somigliano molto tra loro ('cane, pane').
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Si può anche ripetere una stessa parola o suono, ma modificandone il volume (forte, media, bassa), oppure si può chiedere di ripetere un'intera frase letta da un libro. E' utile anche far eseguire degli ordini in sequenza, cogliendo così lo spunto da necessità del quotidiano (“Per favore, vai a prendere i pennarelli e portali a tuo fratello”).
E' importante conoscere e rispettare il livello di competenza di ogni singolo bambino: in generale, si dice che si riescono a memorizzare tanti elementi quanti sono gli anni di età (tre elementi a tre anni e così via), ma è importante la valutazione individuale per poi poter anche proporre un incremento, secondo il metodo di sostegno allo sviluppo che viene attribuito alle mamme.
Gli studi dicono infatti che le madri hanno un particolare intuito che riguarda le capacità dei bambini: ne sanno individuare istintivamente la zona di sviluppo prossimale, ovvero quello spazio in cui ogni bambino trova gli stimoli per accrescere le sue capacità, senza subire la frustrazione di una prova che potrebbe essergli troppo difficile: “in questo modo la madre interagisce con il futuro bambino.
Lavora nell'ambito di una
costruzione positiva orientata al futuro
” (Daniel N. Stern).
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