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4 ottobre: la Chiesa ricorda e celebra san Francesco d'Assisi, santo patrono d'Italia e figura incredibile ed estremamente affascinante della nostra storia. Ma chi era? Perché è così importante? Tutti conosciamo sin da piccoli le leggende che raccontano di come Francesco parlasse con gli animali e fosse riuscito a liberare Gubbio dal lupo. Ma è tutto qui? Ecco come festeggiare la festa di san Francesco insieme ai bambini a casa e a scuola, per scoprire davvero tutto del nostro patrono.
Chi era San Francesco? Spiegato ai bambini
San Francesco d'Assisi, nato Francesco Giovanni di Pietro di Bernardone, era un giovane figlio di un ricco mercante e conduceva uan vita agiata e senza problemi, ma non era felice: aveva tutto quello che desiderava in termini materiali, ma si sentiva vuoto. Un giorno decise di lasciare tutto quello che possedeva per dedicare la sua vita agli altri, agli animali e alla natura.
Francesco amava particolarmente gli animali e vedeva Dio in tutte le creature viventi, che chiamava "fratelli" e "sorelle". Per esempio, è famoso l'episodio in cui predica agli uccelli e loro lo ascoltano attentamente.
Un riassunto breve della vita di San Francesco
Francesco nacque ad Assisi nel 1182 in una famiglia benestante, suo padre, Pietro di Bernardone, era un ricco commerciante. Durante l'infanzia, Francesco visse serenamente, studiando latino, provenzale e musica, mentre il padre voleva avviarlo al commercio.
La sua vita cambiò quando, intorno ai vent'anni, partecipò alla guerra tra Assisi e Perugia, e venne catturato e imprigionato. Durante la prigionia, la sofferenza rafforzò in lui un senso di carità. Tornato a casa malato, Francesco iniziò a sentire che la vita spensierata e ricca che conduceva era vuota. Decise di intraprendere una vita diversa, spinto da un'apparizione del Signore durante un viaggio a Spoleto.
La sua conversione fu graduale. Invece di evitare i lebbrosi come aveva sempre fatto, si avvicinò a loro con amore e cura.
Questa trasformazione lo allontanò dagli amici e deluse profondamente il padre. Un momento di svolta arrivò quando, pregando nella Chiesa di San Damiano, sentì il crocifisso parlare, dicendogli di riparare la "casa di Dio". Francesco vendette delle stoffe della bottega paterna per restaurare la chiesa, ma questo portò a un conflitto con il padre, che si risolse solo quando Francesco rinunciò a tutti i suoi beni davanti al Vescovo di Assisi.
Da quel momento, Francesco condusse una vita di penitenza e povertà, predicando il Vangelo e attirando i primi discepoli. Nel 1209, fondò l'Ordine dei Frati Minori, seguito dall'Ordine delle Clarisse con Santa Chiara e dal Terzo Ordine per i laici. Francesco viaggiò in tutta Italia predicando pace, povertà e amore per tutte le creature. Nel 1224, sul monte La Verna, ricevette le stimmate, segno dell'amore di Cristo.
Morì il 3 ottobre 1226 e fu canonizzato due anni dopo, nel 1228, da papa Gregorio IX. Francesco rimane una figura di enorme ispirazione per il suo amore per la natura, per la povertà e per il Vangelo.
Come si festeggia San Francesco d'Assisi?
In molte città italiane, e in particolare ad Assisi, vengono organizzate celebrazioni religiose, processioni e momenti di preghiera in onore del Santo. Ma possiamo cogliere l'occasione di questa giornata anche nel nostro contesto familiare oppure a scuola, per riflettere sui valori che Francesco ci ha trasferito.
Per esempio:
- raccontare o leggere insieme ai bambini alcuni degli episodi più avvincenti della sua vita, come il lupo di Gubbio o la predica agli uccelli,
- organizzare piccoli laboratori creativi, come la costruzione di piccoli animali con materiali riciclati, per collegare il messaggio di San Francesco al rispetto per la natura.
- fare una passeggiata nella natura, durante la quale parlare dell'amore e del rispetto che il santo aveva verso gli animali e la natura
- ai bimbi più piccoli potremmo raccontare la storia di Francesco e poi stampare disegni da colorare, come quelli messi a disposizione da Maestra Mary.
Le leggende più famose su san Francesco
- La predica agli uccelli è uno degli episodi più famosi dei Fioretti di San Francesco[31]. Secondo la tradizione, Francesco mentre era in viaggio lungo la strada che congiungeva il castello di Cannara a quello di Bevagna, nei pressi di Assisi vide una moltitudine di uccelli sugli alberi e cominciò a predicare e loro accorsero a frotte per ascoltarlo.
- Il lupo di Gubbio: gli abitanti di Gubbio erano terrorizzati da un lupo feroce. Francesco riuscì a parlare con il lupo e a mettere pace tra l'animale e la città. Il lupo avrebbe smesso di essere feroce se gli abitanti avessero acconsentito a nutrirlo tutti i giorni.
Cosa si mangia il giorno di San Francesco?
Non ci sono piatti specifici associati a questa festa, ma a questi tempi Francesco si nutriva di cibi semplici, come il pane o le zuppe o le erbe selvatiche.
Insomma una cucina povera, che potremmo replicare anche in casa nostra almeno per questa giornata cogliendo l'occasione per parlare con i nostri figli dell'importanza di non sprecare il cibo.
Perché non prepariamo il pane insieme ai bambini? Spieghiamogli che questo alimento rappresenta uno dei simboli più importanti della condivisione e del rispetto per le risorse.
Attività su San Francesco per la scuola primaria
Potremmo organizzare un laboratorio creativo in cui i bambini creano piccoli libretti illustrati sulla vita del Santo: ogni bambino può disegnare una scena famosa della vita di San Francesco, come il suo incontro con il lupo o la sua predica agli uccelli, e raccontare a modo suo la storia.
Oppure potremmo:
- proporre la creazione di animali di carta ispirati agli "amici" di San Francesco
- creare insieme un fumetto che racconti gli episodi più significativi della sua vita,
- leggere insieme in classe alcune delle sue vicende: sul sito di Maestra Mary trovare diverse storie di san Francesco adatte ai bambini.
- guardare insieme il film Fratello sole, sorella Luna di Franco Zeffirelli.
Leggiamo insieme il "Cantico delle Creature"
«Altissimo, Onnipotente Buon Signore, tue sono le lodi, la gloria, l'onore e ogni benedizione.
A te solo, o Altissimo, si addicono e nessun uomo è degno di menzionarti.
Lodato sii, mio Signore, insieme a tutte le creature, specialmente per il signor fratello sole, il quale è la luce del giorno e tu tramite lui ci illumini: è bello e raggiante con grande splendore e di te, Altissimo, porta il segno.
Lodato sii, o mio Signore, per sorella luna e le stelle: in cielo le hai create, chiare preziose e belle.
Lodato sii, mio Signore, per fratello vento, e per l'aria e per il cielo; per quello nuvoloso e per quello sereno, per ogni stagione tramite la quale alle creature dai sostentamento.
Lodato sii, mio Signore, per sorella acqua, la quale è molto utile e umile, preziosa e pura.
Lodato sii, mio Signore, per fratello fuoco, attraverso il quale illumini la notte. Egli è bello, giocondo, robusto e forte.
Lodato sii, mio Signore, per nostra sorella madre terra, la quale ci sostiene e ci governa: produce diversi frutti, con fiori variopinti ed erba.
Lodato sii, mio Signore, per quelli che perdonano in nome del tuo amore, e sopportano dolori e malattie.
Beati quelli che li sopporteranno serenamente, perché da te, Altissimo, saranno coronati.
Lodato sii, mio Signore, per la nostra sorella morte corporale, dalla quale nessun uomo che vive può scappare; guai a quelli che moriranno mentre sono in peccato mortale.
Beati quelli che troveranno la morte mentre rispettano le tue volontà. In questo caso la morte spirituale non farà loro alcun male.
Lodate e benedite il mio Signore, ringraziatelo e servitelo con grande umiltà.»
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