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Strategie per invogliare i bambini a visitare i musei

di Laura Losito - 17.05.2021 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Come invogliare i bambini a visitare i musei? Ecco qualche trucco per stimolare curiosità e coinvolgimento

Come invogliare i bambini a visitare i musei

Imparare ad apprezzare l'arte è un grande regalo che possiamo fare ai nostri bambini, ma non è semplicissimo coinvolgerli durante una visita ad un museo od una mostra che possono risultare noiosi anche per alcuni adulti. È evidente che per catturare l'attenzione di un bambino e ispirare la sua immaginazione non basta portarlo a passeggio nelle sale vuote e silenziose di un museo snocciolando nomi e date, quindi come fare per renderla un'esperienza interessante e che vorranno ripetere? Ecco tutto quello che dovete sapere.

In questo articolo

La passione per l'arte inizia a casa

Se farete in modo che l'arte occupi un posto importante nelle loro vite fin da piccoli, inevitabilmente ne saranno incuriositi; può essere avere stampe e quadri appesi in casa, dei quali raccontare loro le storie, o ancora appassionarli all'architettura cittadina o alla musica. Poco importa di che tipo di arte si tratta o dell'epoca a cui risale: sta a voi cercare di capire da cosa sono più attirati, e che potrebbe diventare una passione da coltivare. Ogni opera d'arte nasconde un segreto, un passato misterioso e affascinante tutto da scoprire. È esattamente questa la chiave che renderà i bambini curiosi verso questo mondo.

Preparariamoli all'opera specifica

Se avete in programma la visita ad un museo, il giorno prima potete mostrare al bambino alcune delle opere che vedrà poi esposte. Se avete tempo, potete proprio scegliere e stampare alcuni dei quadri che hanno la storia più interessante: spiegategli come si viveva a quel tempo, cosa stava succedendo nel mondo e in che modo l'epoca ha influenzato il quadro. Ovviamente dovrete parlare in modo da interessarlo, quindi no al mood "guida turistica" :-): una buona idea è raccontargli i fatti che stanno dietro quel quadro o quell'artista come se si trattasse di una storia affascinante… perché di fatto la è. A quel punto, incontrare quel quadro dal vivo sarà quasi magico!

I poteri dell'iconografia

Parlando di pittura e scultura del passato, un taglio interessante da proporre ai bambini è quello iconografico: cosa significava il tale oggetto? Perché il tale personaggio è raffigurato in un certo modo? Che tipo di evento è rappresentato? Sta a voi trovare il modo di proporre questi dettagli affascinanti senza "sedervi in cattedra" ma catturando l'attenzione dei bambini usando parole consone alla loro età.

Collochiamo il quadro nella storia

I bambini di solito sono molto affascinati dalle epoche passate: come vivevano, cosa mangiavano e dove abitavano gli uomini, le donne e soprattutto i bambini che sono vissuti prima di noi. Una buona idea è proporre un cartone animato o un film adatto alla loro età, ambientato nella stessa epoca dei quadri della mostra: in questo senso i classici Disney offrono tanti spunti di ispirazione, da La Spada nella Roccia a Cenerentola.

Invitamoli a giocare con l'arte

Se il museo che volete visitare ha in programma laboratori o visite dedicati ai bambini, ancora meglio, altrimenti dovrete essere voi a improvvisarvi "animatrici" dei vostri figli. Un'idea può essere spingerli ad imitare le pose di quadri e sculture, oppure invitarli a trovare le somiglianze tra le persone rappresentate nei quadri e i loro amici e parenti: il tale sembra il nonno, la talaltra la maestra, e così via. Il gioco è "trova le persone che conosci nei quadri" e li divertirà tantissimo!

Inoltre, se le regole del museo lo concedono, permettete ai bambini di scattare foto col vostro cellulare, con la macchina fotografica o ancor meglio con una Polaroid! Si divertiranno molto a "giocare ai turisti" e poi sarà bello riguardare le foto ricordo e commentarle insieme.

Non cerchiamo di vedere tutto

Soprattutto se i bambini sono piccoli ed è la loro prima esperienza al museo, la cosa più sbagliata è partire con l'idea di vedere tutto, anzi: nei musei più grandi potrebbe capitarvi di vedere solo una piccolissima parte delle opere esposte. Dovete quindi decidere in anticipo quali sono i settori in cui si concentrerà la vostra visita: per iniziare, identificate 10-15 pezzi che secondo voi potrebbero interessare al vostro bambino. In questo modo ne porteranno il ricordo e la visita sarà di gran lunga più coinvolgente rispetto ad una tabella di marcia serrata.

Per ogni opera, non è necessario sapere tutto: basta un solo retroscena interessante per catturare la loro attenzione! Tenete presente che ad un bambino non interessa conoscere la data di una scultura o la corrente pittorica a cui appartiene un quadro: molto meglio puntare su "pettegolezzi" e fatti interessanti. È anche probabile che, non appena inizieranno a sentire le prime storie, saranno i bambini stessi ad appassionarsi e chiedervi di vedere di più!

Facciamo un break

Se ad un certo punto li vedete un po' stanchi, non tirate troppo la corda e piuttosto proponete una bella "pausa merenda", se c'è un bar all'interno del museo o se è possibile uscire e rientrare  senza pagare di nuovo il biglietto. Oltre che la gita al museo dovrebbe essere, prima di tutto, una giornata speciale da passare tutti insieme godendo della reciproca compagnia. Se alla fine della merenda i bambini comunque non vogliono proseguire la visita, ma vogliono fare qualcos'altro o tornare a casa, vi sconsigliamo di insistere: come prima volta può bastare e l'importante è che ne abbiano un bel ricordo, in modo da voler ripetere l'esperienza.

Inoltre, anche durante la visita può essere utile spezzare l'itinerario con delle pause, anche solo per andare in bagno o a bere, per rompere la monotonia e far sì che non subentri la noia.

In conclusione

Se riuscirete a rendere divertenti le visite si musei dei vostri bambini, infonderete loro un interesse verso la storia, l'arte, la cultura o la natura che forse li accompagnerà per tutta la vita. L'importante è rendere l'esperienza emozionante e mai noiosa; in generale non dovrebbe mai durare più di due ore e non abbiate paura di interromperla in qualsiasi momento vi accorgiate che stia perdendo la sua magia. La parola chiave è: divertimento!

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