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Giocare a inventare le fiabe con le Carte di Propp

di Redazione PianetaMamma - 28.10.2013 Scrivici

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Le Carte di Propp possono essere un modo utile e divertente per inventare storie insieme ai bambini

di Jessica Cancila

Tutti i genitori cominciano ad inventarsi fiabe per i loro bambini quando sul lettone fanno volare le mani a formare farfalline e quando poi trasformano il cucchiaino in un aereo e la seggiolina in un treno per fare il giro della casa.

Man mano che i bambini crescono, questo primo gioco può diventare qualcosa di molto profondo, un'esperienza che, attraverso la narrazione, coinvolge adulti e bambini in un gioco creativo di espressione del sé, nel contatto con una tradizione che va molto a fondo nella nostra storia.


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Gianni Rodari, nella Grammatica della Fantasia, propone di inventare fiabe con l'aiuto delle Carte di Propp.

Di cosa si tratta?

Vladimir Propp, linguista e antropologo russo, ha studiato la struttura delle fiabe della tradizione arrivando ad isolare 31 funzioni fondamentali, note anche come Sequenze di Propp. Ogni funzione, - il cui elenco completo si trova ad esempio qui - rappresenta una situazione tipica della trama di una fiaba: si tratta degli ingredienti con cui le fiabe sono costruite e che possiamo utilizzare per inventarne di nuove.

L'origine di questi elementi non è retorica o linguistica, ma, secondo gli studiosi, riproduce la sequenza di antichi riti di iniziazione:

“Ciò che le fiabe raccontano... una volta accadeva: giunti ad una certa età, i ragazzi venivano separati dalla famiglia e portati nel bosco (come Pollicino o come Biancaneve)... dove gli stregoni della tribù, abbigliati in modo da fare spavento (maghi e streghe), li sottoponevano a prove difficili e spesso mortali... … i ragazzi infine facevano ritorno alle loro case ed erano maturi per sposarsi” (Gianni Rodari, Grammatica della Fantasia)


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Come si gioca con queste carte?
Secondo il suggerimento di Gianni Rodari, si possono costruire delle carte, ognuna corrispondente ad una delle funzioni di Propp, utilizzando delle parole chiave o dei disegni. I giocatori poi costruiscono storie ispirati dalle carte estratte: il protagonista si allontana da casa e rimane vittima di un tranello, c'è un momento di pericolo, con una dura lotta, ma alla fine l'eroe vince e riesce a tornare a casa e vedere punito il suo antagonista.

A questo link  si possono scaricare delle carte da colorare o a cui ispirarsi: i bambini possono essere coinvolti fin dalla preparazione, importante per familiarizzare con le varie funzioni e ciò che evocano in loro l''allontamento', il 'divieto',il 'tradimento', il 'dono'...

Non ci sono limiti d'età per questo gioco, basta avere la fantasia e l'attenzione necessaria per adattarlo alle competenze linguistiche e alla capacità di attenzione dei propri bambini, che potranno essere protagonisti anche quando si deve scegliere in che modo giocare:

I bambini amano mescolare le carte, improvvisandosi delle regole: estrarne tre a caso e costruirci una storia completa; partire dall'ultima carta della serie; dividersi il mazzo, tra due gruppi, e comporre due storie a gara. Spesso basta una carta a suggerire una favola

.”(Gianni Rodari, Grammatica della Fantasia).

L'utilizzo degli elementi di Propp, come abbiamo detto all'inizio, non è una scelta casuale: “

ogni carta di Propp non rappresenta solo se stessa, ma un intero spaccato del mondo fiabesco, un brulicare di echi fantastici, per bambini che abbiano una qualche dimestichezza con le fiabe... ogni funzione, inoltre, è ricca di appelli al mondo personale del bambino

.”

La

lettura

dei libri con i bambini è molto importante, ma si parla ancora poco dell'importanza di lasciare loro la parola e di quanto queste attività siano importanti per lasciarli liberi di dirci cosa li spaventa, cosa li emoziona. Cosa vogliono. Chi sono.

Per approfondire:

Baby Talk

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