Le bambine e Frozen
Le vostre bambine sono ossessionate da Frozen? Ovviamente. “Ossessione” è precisamente la parola più usata da genitori in tutto il mondo per descrivere la potenza con cui questo film Disney ha catturato i cuori dei loro bambini. Fin dal primo mese di uscita, Frozen ha incassato 1,19 miliardi di dollari. La colonna sonora ha venduto 2,7 milioni di copie solo negli Stati Uniti. Il merchandising è una potenza.
Il bello del film è che effettivamente risulta avvincente, appassionante anche per un adulto. La prima volta. Forse la seconda. Alla 76esima avresti voglia di gettare il dvd nel fuoco, se non fosse per la consapevolezza che tua figlia potrebbe odiarti per il resto dei suoi giorni (sempre che lo venga mai a sapere...)

Frozen: il regno di ghiaccio
vai alla galleryLe foto del cartone animato della Disney Frozen, il regno di ghiaccio
- Prima fase
Tutto inizia con la locandina del film, con quel “buffo pupazzo di neve”: chiunque ci sia passata di fronte promettendo alla figlia di portarla a vedere il film del buffo pupazzo di neve ora rievoca qui ricordi come presagi di sventura. Ma tanto, basta guardarsi intorno per capire che sarebbe stato impossibile evitarlo per sempre, a meno di non rinchiuderla in un bunker antiatomico.
- Seconda fase
Andate a vedere il film, e capisci che non è solo un buffo cartone su un buffo pupazzo di neve. Si tratta di una storia che parla della vita, dell’amore, del tradimento, della morte, della magia, del potere e… delle due sorelle più affascinanti che tu abbia mai visto.
- Terza fase
Un giorno, per caso, la senti canticchiare "Let it Go" nella sua stanza. Per inciso, la prima canzone che impara a memoria dopo la vecchia fattoria. Pretende di avere anche lei la treccia di Elsa. Suvvia, che ci vuole? Dopo 3 ore, entrambe isteriche e sull’orlo delle lacrime, decidete di rinunciare e guardare insieme un bel video su YouTube. indovina un po’ qual’è il video?
- Quarta fase
Inizia a chiederti di non rivolgerti più a lei con il suo vero nome, ma come principessa Elsa. Inquietante? Mannò, ma che dite, non lo sapete che i bambini vanno assecondati nell’espressione della loro personalità? Poi annuncia che da oggi la sua sorellina si chiamerà Anna. E che porterà due trecce. Come diamine gliele fai le trecce con i quattro peli che ha in testa, sono solo affaracci tuoi.
Se passi per caso davanti alla porta della sua stanza la senti canticchiare “Facciamo un pupazzo di neve”. Anche quella a memoria. Deve essere un genio.
- Quinta fase
Amore, tra poco è il tuo compleanno, devi dire ai nonni e agli zii che regali vuoi.
Occhei.
La bambola di Anna.
La bambola di Elsa.
Il vestito di Elsa.
La corona di Elsa.
Il Lego di Frozen.
Ricordate: vanno assecondati.
- Sesta fase
A distanza di un anno dall’uscita del film, la sua stanza è ormai completamente Frozen-inspired. Va all'asilo con lo zaino di Frozen, la borraccia di Frozen, la lunch-box di Frozen, il cappellino di Frozen da cui pende una raccapricciante treccia di capelli finti biondo-Platinette. Nel frattempo, tutti i vari giochi di Hello Kitty e della dottoressa Peluches sono out e vengono rifilati alla sorellina altrimenti detta “figlia della serva”.
Arriva il compleanno di un’amichetta più grande e le chiedi cosa desidera sapendo già la risposta. Ti risponde: una Barbie. Cioè, una barbie di Frozen, chiedi. No, no. Frozen è una noia. Alleluja! Allora c’è speranza!
- Settima fase
Sembra un pomeriggio come tutti gli altri quando all’improvviso la vedi sbiancare in volto, prima di cacciare un urlo da far tremare i vetri: ti giri e vedi sulla porta la sorellina che in qualche modo è riuscita ad impossessarsi della sacra bambola di Elsa, da sempre relegata in un posto sicuro. In men che non si dica è rissa. A nulla valgono i tentativi di appioppare alla piccola, in permuta, il principe Hans, il lego della Dottoressa Peluches, il pc portatile del padre: ha due anni, mica è ritardata. Sequestri tutto ciò che è di Frozen - e a questo punto la loro camera sembra uscita da un catalogo Ikea - e tua figlia maggiore reagisce come se l’avessi appena abbandonata sull’autostrada.
- Sesta fase
Ora ci sono due bambole di Elsa. Niente più risse ma ben due nidi di topo da pettinare nottetempo imprecando, prima di rifare la super-treccia che ormai, modestamente, riusciresti a realizzare anche ad occhi chiusi. Il lato positivo è che ora la tua vita è molto più semplice. Carnevale? Basta buttare un costume da Elsa, anche orrendo, nel carrello del supermercato e i loro occhioni si riempiranno di gratitudine. La storia della buonanotte? Qualsiasi cosa abbia a che fare con ghiaccio, neve e pupazzi di neve dementi è gradita. Il premio per essere stata brava dal dentista? Una matita con la testa decapitata di Elsa come gomma sarà perfetta. La torta di compleanno? Che ve lo dico a fare?
- Settima fase
La sorellina di due anni non sa parlare ma canta a memoria "Let it Go". Sì, in inglese.
- Ottava fase
Il dvd di Frozen? Sparito. Il cd? Ah, tesoro, purtroppo non si trova più da quando abbiamo portato a lavare la macchina. Sì, anch’io sono devastata. Due grandi perdite. Dovremmo trovare insieme la forza di andare avanti. Come si dice “Let it Gooooooo!”.