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" Generazione C": adolescenti e coronavirus

di Associazione Pollicino e Centro Crisi Genitori Onlus - 22.03.2022 Scrivici

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Adolescenti e coronavirus: quali risposte comportamentali, emotive e relazionali gli adolescenti manifestano a seguito della pandemia

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" Generazione C": adolescenti e coronavirus

L'adolescenza rappresenta uno dei periodi di transizione più significativi della vita dell'individuo. Essa è caratterizzata da cambiamenti che riguardano vari aspetti della persona: il corpo, il modo di pensare, i ruoli e le relazioni. Queste ultime risultano fondamentali per lo sviluppo e per la costruzione della propria identità, ed è proprio in questo momento di vita che si incominciano a sperimentare alcune importanti relazioni esterne al nucleo familiare.

Il 2020, però, ha portato con sé un nemico difficile da sconfiggere: il Covid-19. Data la gravità della situazione pandemica creatasi, tutta la popolazione è stata costretta a rimanere il più isolata possibile, in modo da evitare contatti con altre persone e quindi la diffusione del virus.

L'isolamento obbligatorio è durato rigidamente tre mesi, per poi alternarsi a dei momenti di maggiore tranquillità e flessibilità per circa due anni. Ciò ha comportato necessariamente un cambiamento dello stile di vita e delle proprie abitudini. In questo senso, ad esempio, il mondo dell'online è emerso sempre di più e, per adattarsi alla situazione di emergenza, sono state utilizzate le piattaforme virtuali per poter mantenere i rapporti con gli altri e, dunque, anche per poter continuare a lavorare e studiare.

Ciascuno può aver risentito psicologicamente di questo drastico momento, ma chi si trovava – e si trova – ad affrontare una fase delicata del proprio sviluppo, può aver percepito maggior destabilizzazione. È il caso, ad esempio, degli adolescenti.

I ragazzi sono stati infatti chiamati a dover fronteggiare il complesso processo di crescita, e i relativi mutamenti e sfide che questo periodo di vita prevede, senza l'appoggio dei pari. Gli adolescenti non hanno quindi potuto condividere direttamente questa fase evolutiva con i propri coetanei, condivisione che invece, solitamente, caratterizza e arricchisce l'adolescenza stessa.

Come scrive la Dott.ssa Pamela Pace, Presidente dell'Associazione Pollicino e Centro Crisi Genitori Onlus, il virus «si è infiltrato nei legami» ("Che ansia!", Edizioni San Paolo 2020).

Risposte comportamentali, emotive e relazionali degli adolescenti in seguito alla pandemia

È interessante, a questo proposito, la ricerca condotta da Soleterre insieme all'Università Cattolica di Milano, precisamente all'Unità di ricerca sulla Psicologia del Trauma. Essa ha considerato 150 ragazzi, tra i 14 e i 19 anni, distribuiti su 700 comuni italiani.

L'obiettivo dello studio, coordinato dalla Prof.ssa Chiara Ionio, era quello di approfondire quali risposte comportamentali, emotive e relazionali gli adolescenti avessero manifestato a seguito di lockdown, didattica a distanza e misure restrittive.

Tra i risultati più significativi si annoverano la difficoltà del campione nel dare un senso a vissuti e sensazioni e la percezione di non riuscire a controllare il proprio comportamento quando si è turbati. A livello emotivo, inoltre, il turbamento provocherebbe rabbia. Le grandi fatiche esperite da ragazzi e ragazze si riflettono poi nell'alta percentuale (17%) di coloro che preferirebbero morire o farsi del male.

I risultati dell'indagine sono utili per cercare di comprendere quali possano essere i reali bisogni degli adolescenti in questo particolare momento storico: si tratta infatti di una generazione che deve affrontare le profonde trasformazioni identitarie, tipiche di questa fase evolutiva, all'interno però di un contesto segnato da un evento traumatico, come è quello della pandemia.

L'Osservatorio Pollicino dell'Associazione Pollicino e Centro Crisi Genitori Onlus ha, inoltre, registrato un aumento delle chiamate al Numero Verde dell'Associazione, soprattutto da parte di genitori di ragazze che, quindi, s'interfacciano con il complesso periodo della pubertà. Tali richieste di aiuto si sono presentate, in particolare, in concomitanza con l'imposizione di ulteriori restrizioni, nei mesi di settembre e ottobre del 2020.

In conclusione, tenendo a mente la possibilità di attivare anche percorsi di sostegno psicologico, le mamme e i papà possono mettersi in ascolto dei figli in questo momento difficile, aprendosi a un confronto che permetta loro di comprendere e dare il giusto significato alle emozioni, talvolta confuse, e ai pensieri.

Per info: 

www.pollicinoonlus.it

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