Home Il bambino

Gattonare verso i primi passi: consigli per i genitori

di Emanuela Cerri - 19.09.2023 Scrivici

gattonare
Fonte: shutterstock
Gattonare: una tappa importante per sviluppare l'autonomia. A quanti mesi il neonato comincia a gattonare e quando iniziano a camminare i bambini

In questo articolo

Gattonare

Ogni bambino comincia ad acquistare autonomia in modi diversi. Qualcuno gattona per mesi prima di alzarsi, qualcun altro invece non gattona mai e comincia direttamente a camminare. Quando inizia a gattonare il bambino scopre l'autonomia e la libertà.

Quanto comincia a gattonare?

Per 'gattonare' si intende la pratica di spostarsi, più o meno freneticamente e a quattro zampe, che i nostri figli avviano verso gli otto/nove mesi di età.

Il momento in cui il bambino comincia ad andare a carponi non è scientificamente definibile. Dopo i sei/sette mesi ovvero quando acquisisce una certa autonomia nello star seduto, conquisterà sempre più controllo del suo corpo ed inizierà a sperimentare nuovi movimenti. La casistica è abbastanza varia, alcuni bimbi non gattonano ma camminano direttamente, altri lo fanno prima o dopo l'età media.

E se non gattona?

Se vostro figlio non gattona, esclusi disturbi psicomotori non allarmatevi, come già detto, ognuno ha i suoi ritmi. Forzare il piccolo non servirà molto, solo lui sarà in grado di capire quando la sua mente e il suo corpo sono pronti a compiere determinati passi.

Come rendere la casa sicura

Camminare a quattro zampe segnerà l'ingresso di vostro figlio in un mondo tutto nuovo in cui quotidianamente farà conquiste e scoperte. Vivrà e si confronterà con lo spazio sebbene non sarà ancora in grado di percepire i vuoti e gli ostacoli pericolosi, pertanto bisognerà prestare molta attenzione.

Gestire la sua collocazione nell' ambiente gli regalerà un senso di libertà e di gioia, pian piano acquisirà fiducia nelle sue abilità motorie e sperimenterà sempre cose nuove. Proprio per questa ragione, la casa e le aree in cui lo lasciate gattonare devono essere bonificate da eventuali rischi.

Occhio a spigoli, tovaglie che pendono dai tavoli (potrebbe attaccarsi e tirarla giù), prese elettriche scoperte e simili.

Allo stesso tempo non bisognerà diventare apprensive e ingiustificatamente ansiose, cadere e sbattere fa parte del processo di crescita, è ovvio che non è il caso di lasciarlo solo in balcone.

Il momento più temuto di ogni genitore, arriva quando il bambino decide che è ora di tirarsi su e fare piccoli passi. In questa fase tutto ciò che troverà gli sembrerà un supporto cui attaccarsi e, considerate le sue ancora ridotte capacità di calcolare variabili quali la gravità, potrebbe non essere un bene.

Girelli e tappeti

Per quanto riguarda girelli e tappeti andrebbero fatte alcune considerazioni.

  • Il tappeto gommato (bando a materiali che trattengono polvere e non sono lavabili), può attutire le cadute del bambino e offrirgli una superficie più morbida su cui poggiare le ginocchia. Difficile però che il bambino si limiti a percorrere quell'area, l'esplorazione è una parte integrante del processo e mal sopporterà limiti troppo rigidi. In ogni caso è una buona soluzione per pavimenti particolarmente freddi come il cotto o il marmo.
  • Il girello invece, è fortemente sconsigliato. Favorisce la formazione di difetti nei piedi e fuorvia l'esperienza del bambino rispetto la deambulazione creando atteggiamenti e posture non corretti. Per intenderci quando camminerà, il suo vissuto gli trasmetterà informazioni errate come che per correre bisogna stare sulle punte, ricordo di quanto memorizzato sul girello. Inoltre questo accessorio risulta essere tra i più pericolosi tra quelli per bambini, non lasciate mai solo vostro figlio se proprio decidete di farglielo usare.

I primi passi

Superati i dodici mesi e fatti i progressi appena descritti, il piccolo comincerà a muovere i primi passi. Lasciatelo camminare a piedi nudi il più possibile (per l'inverno ci sono calzettoni pensati apposta) la percezione tattile gli darà maggiore sicurezza, e sgombrate la sua strada da eventuali ostacoli.

In caso di capitombolo non fatevi prendere dal panico, più manterrete la calma meno si agiterà lui, rassicuratelo con parole dolci e una volta sincerate che non è accaduto nulla cercate di distrarlo per farglielo dimenticare al più presto.

Durante questa fase il vostro bambino vivrà un momento bellissimo dunque cercate di goderlo al massimo con lui e di rispettare i suoi tempi.

Consultate sempre il pediatra che vi darà supporto per chiarirvi dubbi e consigliarvi su temi delicati quali la scelta delle scarpe.

Ricordatevi di non forzare mai posizioni o posture che il bambino non assume autonomamente è il caso di dire che dovrete 'lasciargli muovere i suoi passi'!

gpt inread-altre-0

Articoli correlati

Ultimi articoli