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Bisogna dare il fluoro ai bambini?
Quella sull’integrazione del fluoro nella dieta degli adulti, ma soprattutto dei bambini, è una questione che ancora solleva accese discussioni nella comunità medica. Bisogna dare il fluoro ai bambini? Dietro all’informazione spesso incompleta e in molti casi fuorviante che ruota attorno a questa tematica, ci sono spesso campagne di falsificazione pubblicitaria che le grandi industrie produttrici di farmaci e integratori mettono in atto per salvaguardare i propri interessi economici.
È opinione diffusa e profondamente radicata quella che collega il fluoro con la protezione dalla carie, esistono però degli studi che mettono seriamente in discussione questa tesi, da un lato mettendo in luce lo scarso effetto del fluoro sulla prevenzione dei problemi dei denti, dall’altro ponendo l’accento sugli effetti negativi che questa sostanza può avere su altri importanti aspetti della salute dell’uomo.
Fluoro ai bambini sì o no
L'integrazione del fluoro nella dieta dei bambini è diventata una pratica comune fin dal 1945, e ancora oggi l'OMS la raccomanda fortemente. Inoltre nelle nuove Linee Guida italiane per la salute dei denti gli esperti raccomandano espressamente la somministrazione di fluoro sia per prevenire la carie che per far crescere denti sani e forti.
Tuttavia gli oppositori sono ancora molti. Secondo loro è dimostrato che il fluoro può risultare tossico in dosi molto vicine a quelle in cui si ritiene che produca degli effetti benefici. È molto difficile tracciare una linea di demarcazione netta tra dosi ritenute terapeutiche e dosi tossiche perché non è possibile determinare la quantità di fluoro che assumiamo dall’ambiente e in particolare attraverso l’acqua e gli alimenti. Ad esempio alcune acque minerali hanno un alto contenuto in fluoro e fino a poco tempo fa venivano considerate utili nel trattamento preventivo della carie e dell’osteoporosi. Dai risultati di numerosi studi scientifici pare invece che l’integrazione di fluoro non sia solo inutile ma possa risultare pericolosa.
In realtà, contrariamente a quanto si credeva in passato il fluoro può essere utile ai fini della protezione dalla carie solo se applicato localmente: in questo caso si lega allo smalto dei denti formando una sorta di barriera protettiva. Assunto per bocca, invece, il fluoro raggiunge i denti attraverso il sangue alterandone la struttura fino a causare la fluorosi dentale, un’alterazione cromatica irreversibile dello smalto. A questo proposito alcuni studi hanno dimostrato che esiste una preoccupante correlazione fra l’uso sistematico di integratori a base di fluoro e l’insorgenza della fluorosi dentaria che ha una grande incidenza tra le popolazioni che risiedono nei Paesi in cui viene aggiunto del fluoro alle acque potabili.
Fluoro bambini controindicazioni
L’aspetto più preoccupante del problema è che stanno aumentando gli studi scientifici volti a dimostrare la pericolosità del fluoro non soltanto per i denti ma anche per le ossa, ad esempio risulta molto elevato il rischio che l’accumulo di fluoro provochi seri danni al sistema scheletrico.
I risultati di alcune ricerche condotte da studiosi inglesi e canadesi vanno ancora oltre e mettono in guardia sugli effetti negativi del fluoro su alcuni meccanismi biologici fondamentali come il metabolismo e la crescita e addirittura sul sistema nervoso centrale: il fluoro assunto in gravidanza può essere tossico per il feto (anche in dosi considerate sicure per la madre) e sarebbe responsabile di alterazioni comportamentali e deficit cognitivi che il bambino può manifestare dopo la nascita.
Ulteriori studi condotti sugli animali mostrano che il fluoro è cancerogeno. Di certo tutto questo serve a dimostrare che i rischi derivanti dall’assunzione di fluoro superano di gran lunga i benefici; nonostante ciò in Italia sono ancora numerosi i pediatri e i dentisti che insistono sulla fluoroprofilassi nei bambini prescrivendo sistematicamente e in modo automatico degli integratori da assumere in compressine o gocce fin dai primi mesi di vita.
Quando dare il fluoro ai bambini
In genere si comincia dai 4 mesi con 0,25 mg di fluoro per poi passare ad 1 mg dal 3° anno di vita. In molti altri Paesi (Canada, Inghilterra) da tempo i dentisti e i pediatri, non solo hanno smesso di raccomandare l’integrazione di fluoro nei bambini, ma ne sconsigliano vivamente l’uso fino alla pubertà. Chi ha ragione quindi?