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Favole e filastrocche
I bambini adorano le favole e filastrocche. Le filastrocche aiutano a rilassarsi, divertono e fanno compagnia. Non a caso, viene consigliato alla madre in attesa di recitare una filastrocca al proprio bambino dentro la pancia durante la gravidanza. Anche se il piccolo non conosce le parole, il suono e le vibrazioni delle stesse lo cullano e poi, una volta venuto al mondo, sentendole, si tranquillizza e si rilassa. Le favole possono diventare, invece, un romantico rito per avviare il bambino alla buonanotte oppure per ritagliarsi un momento di coccole.
Le filastrocche più famose
La filastrocca è un gioco, sviluppa la memoria del bimbo se la ripete e vuole essere ascoltato e lodato quando pensa di ricordarla tutta.
L’effetto rilassante delle filastrocche è importante anche nei momenti in cui il piccolo ha paura; la filastrocca per lui assume il ruolo di calma familiare e amorevole sicurezza di cui ha bisogno nei momenti più stressanti e difficili. Ne esistono di moltissimi tipi, delle volte sono divertenti altre volte sono insensate e tendono unicamente a fare la rima, ma hanno il potere di entrare in testa facendosi difficilmente dimenticare.
- Filastrocca dei mesi
Trenta dì conta novembre
Con april giugno e settembre,
di ventotto ce n’è uno,
tutti gli altri ne han trentuno
- Girotondo
Giro girotondo
Casca il mondo
Casca la terra.
Tutti giù per terra!
- Piove piove
Piove piove
la gatta non si muove,
si accende la candela,
si dice buonasera.
Piove piove,
la gatta non si muove,
si accende un lumicino
si dice buon mattino.
- Stella stellina
Stella stellina
La notte si avvicina.
La fiamma traballa,
la mucca è nella stalla,
la mucca col vitello,
la pecora e l’ agnello,
la chioccia coi pulcini,
la mamma coi bambini.
Ognuno ha la sua mamma,
e tutti fan la nanna!
- La Befana
La befana vien di notte
Con le scarpe tutte rotte,
col cappello e la sottana
viene viene la befana.
Lascia un dono sul camino…
Quando va fa un bell’ inchino!
- Ninna nanna. Ninna oh
questo bimbo a chi lo do?
Lo darò alla befana
Che lo tiene una settimana.
Lo darò al’ uomo nero
Che lo tiene un anno intero.
Lo darò all’uomo bianco
Che lo tiene finchè è stanco.
Ma lo tiene la sua mamma
Se lui adesso fa la nanna.
Ma lo tiene il suo papà
Se la nanna adesso fa.
- Sono un bel cane
Sono un bel cane,
non tanto grosso!
Se faccio il bravo,
mi regali un osso?
- Quattro, tre due uno
Quattro tre due uno,
a casa tua non c’è nessuno,
ma se vai a casa mia
lì di certo c’è mia zia.
C’è mia zia che lava i panni,
e saluta tutti quanti;
tutti quanti tranne uno,
indovina un po’ chi è?
Non è un fante, non è un re,
la fortuna ha scelto te!
- Il pescatore
Pescatore che vai sul mare, Quanti pesci puoi pescare? Posso pescarne una barca piena Con un tonno e una balena, Ma quel ch' io cerco nella rete Forse voi non lo sapete: Cerco le scarpe del mio bambino Che va scalzo, poverino. Proprio oggi ne ho viste un paio Nella vetrina del calzolaio: Ma ce ne vogliono di sardine Per fare un paio di scarpine..... Poi con due calamaretti Gli faremo i legaccetti.
Gianni Rodari
Favole per bambini
Un tempo le favole venivano tramandate oralmente, magari davanti ad uno scoppiettante camino ed era un bellissimo ritrovo familiare.
Adesso è bello riscoprire le favole per i propri bambini, anche se alla fine chiederanno di ascoltarne sempre una, la loro preferita. E' simpatico cimentarsi ad interpretarle in maniera divertente, i bambini lo apprezzeranno molto e si divertiranno tantissimo in compagnia dei loro genitori, ma anche dei nonni o degli zii.
Può diventare un rito: la mamma o il papà la sera augurano la buonanotte con una bella fiaba, conosciuta o inventata non importa, e il piccolo si sente protetto e amato.
Favole della buonanotte
Il bambino adorerà questo rituale, non tanto per la storia che finirà per apprendere a memoria, ma per la presenza dei propri genitori, per il calore familiare di questo affettuoso contatto, per l’effetto tranquillizzante di questa buona abitudine.
La lettura o il racconto della favola rappresenta un elemento essenziale per il famoso “rituale della sera”: i bambini amano la routine, ripetere sempre gli stessi gesti ed azioni e sapere cosa sta per accadere li rassicura. Il rituale può prevedere bagnetto, cena, coccola con la favola della buonanotte. La favola può essere letta oppure inventata da mamma o papà: l'importante è mantenere un tono di voce basso e suadente, luci soffuse e un clima di grande serenità.
Per i piccolini vi consigliamo Non dormi, Piccolo Orso?, di Martin Waddell, disponibile in un delizioso libro illustrato da Barbara Firth. La storia del piccolo orso che non riesce ad addormentarsi per paura del buio che c'è dentro e fuori la caverna, e del suo grande papà che dapprima prova ad illuminare sempre di più la caverna e alla fine capisce che il modo migliore per aiutare il suo piccolo è quello di uscire insieme al buio e affrontare la paura con coraggio.
Favole classiche
Di favole classiche ne esistono di infinite. Da quelle più conosciute dei fratelli Grimm, alle favole di Esopo, il favolista greco che ha scritto favole di efficacia educativa; e poi Italo Calvino, Andersen, James Matthew Barrie (Peter Pan) e Collodi ( Pinocchio) tanto per citare alcuni autori più famosi.
Possiamo acquistare in libreria delle versioni diverse delle favole classiche, in base all'età del bambino. I più grandi possono impegnarsi loro stessi nella lettura dei libri e racconti dei fratelli Grimm, ad esempio, mentre quelli a quelli più piccoli possiamo leggere noi genitori un breve libricino con una versione ridotta e adattata di favole tradizionali.
Ecco un elenco delle favole classiche da leggere ai bambini:
- Biancaneve e i Sette nani – Fratelli Grimm
- Cenerentola – Perrault e Fratelli grimm
- Il gatto con gli Stivali - Perrault
- I 3 porcellini - Jacobs Joseph
- Peter Pan - James Matthew Barrie
- Cappuccetto Rosso – fratelli Grimm
- Hansel e Gretel – fratelli Grimm
- Il Brutto Anatroccolo - Andersen
- La Bella addormentata
- La sirenetta – Andersen
- Il soldatino di piombo – Andersen
Favole per bambini da stampare
In rete ci sono alcuni siti che consentono di scaricare ebook di favole gratuitamente oppure dove è possibile stampare i testi singolarmente. Eccovi qualche suggerimento.
Favole di Esopo
Spesso usiamo impropriamente il termine favola. In realtà dovete la favola, al contrario della fiaba, ha come protagonista un animale che trasmette una morale finale, e illustra con il suo essere i vizi e le virtù delle persone. Le favole di Esopo hanno queste caratteristiche e sono perfette per i bambini:
- sono brevi;
- hanno come protagonisti gli animali;
- hanno alla fine sempre una morale che possiamo spiegare ai nostri figli.
Ecco un elenco delle più celebri favole di Esopo.
- La gallina dalle uova d'oro
Un tale aveva una gallina che faceva le uova d'oro, e credendo che dentro di essa ci fosse una massa d'oro, avendola uccisa, la trovò simile alle altre galline.
E lui, avendo sperato di trovarvi una ricchezza ammassata, fu privato anche di quella piccola ricchezza.
La morale? E' bene imparare ad accontentarsi delle cose belle che abbiamo invece di cerare sempre di più.
- La volpe e l'uva
Una volpe affamata, come vide dei grappoli d'uva che pendevano da una vite, desiderò afferrarli ma non ne fu in grado. Allontanandosi però disse fra sé: "Sono acerbi".
La versione di Fedro
Spinta dalla fame una volpe tentava di raggiungere un grappolo d'uva posto sin alto sulla vite, saltando con tutte le sue forze. Non potendo raggiungerla, esclamò: "Non è ancora matura; non voglio coglierla acerba!".
- La cicala e la formica
In una calda estate, un’allegra cicala cantava sul ramo di un albero, mentre sotto di lei una lunga fila di formiche faticava per trasportare chicchi di grano.
Fra una pausa e l’altra del canto, la cicala si rivolge alle formiche: “Ma perché lavorate tanto, venite qui all’ombra a ripararvi dal sole, potremo cantare insieme!”
Ma le formiche, instancabili, senza fermarsi continuavano il loro lavoro..
“Non possiamo! Dobbiamo preparare le provviste per l’inverno! Quando verrà il freddo e la neve coprirà la terra, non troveremo più niente da mangiare e solo se avremo le dispense piene potremo sopravvivere!”
“L’estate è ancora lunga e c’è tempo per fare provviste prima che arrivi l’inverno!
Io preferisco cantare! Con questo sole e questo caldo è impossibile lavorare!”
Per tutta l’estate la cicala continuò a cantare e le formiche a lavorare.
Ma i giorni passavano veloci, poi le settimane e i mesi. Arrivò l’autunno e gli alberi cominciarono a perdere le foglie e la cicala scese dall’albero ormai spoglio. Anche l’erba diventava sempre più gialla e rada. Una mattina la cicala si svegliò tutta infreddolita, mentre i campi erano coperti dalla prima brina.
Il gelo bruciò il verde delle ultime foglie: era arrivato l’inverno.
La cicala cominciò a vagare cibandosi di qualche gambo rinsecchito che spuntava ancora dal terreno duro e gelato.
Venne la neve e la cicala non trovò più niente da mangiare: affamata e tremante di freddo, pensava con rimpianto al caldo e ai canti dell’estate.
Una sera vide una lucina lontana e si avvicinò affondando nella neve: “Aprite! Aprite, per favore! Sto morendo di fame! Datemi qualcosa da mangiare!”
La finestra si aprì e la formica si affacciò: “Chi è? Chi è che bussa?”
“Sono io, la cicala! Ho fame, freddo e sono senza casa!”
“La cicala?! Ah! Mi ricordo di te! Cosa hai fatto durante l’estate, mentre noi faticavamo per prepararci all’inverno?”
“Io? Cantavo e riempivo del mio canto cielo e terra!”
“Hai cantato?” replicò la formica, “Adesso balla!”
Favole famose
Molte favole che hanno fatto parte della nostra infanzia hanno una origine antica, una storia che è stata poi riadattata e raccontata da numerosi autori nel corso dei secoli. E' il caso di Cenerentola, una fiaba popolare probabilmente originaria della Cina, o addirittura dell'Egitto, che stata tramandata per via orale di generazione in generazione ed è stata poi rivisitata in diverse epoche: Giovan Battista Basile fu uno dei primi a contribuire a diffondere questa favola in Occidente con la sua versione intitolata La gatta Cenerentola, poi fu il tempo di Charles Perrault che la riscrisse nel 17esimo secolo rendendola meno aspra e cruda. Infine la versione dei fratelli Grimm, più simile a quella che raccontiamo noi oggi ai nostri figli. Molte delle favole più famose sono diventate film di animazione della Disney che rappresentano ormai degli autentici classici della storia del cinema: la versione disneyana di queste favole è certamente più edulcorata, romantica e moderna, in poche parole adatta ai bambini, di quanto non fosse in origine.