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Colostro materno, che cos’è

di Penelope Greco - 16.08.2021 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Nelle prime ore dopo il parto, la mamma produce il colostro, un liquido denso e giallognolo, il primo nutrimento del bebè

Tutte le donne sanno che la neomamma, dopo il parto, inizia a produrre latte, alimento necessario per nutrire il suo bebè. Ma non tutte sanno che il latte materno non è sempre uguale. Per adeguarsi al meglio alla necessità di crescita del neonato, infatti, nel tempo modifica la sua forma e il suo contenuto. Il latte prodotto nei primi giorni prende il nome di colostro. Si tratta di un nutrimento preziosissimo per i piccoli. Vediamo insieme perché.

In questo articolo

Come avviene la produzione del latte materno

Il corpo materno inizia a produrre le modificazioni necessarie per garantire l'allattamento al seno fin dalla gravidanza. Già nei primi mesi della gestazione, avvia la produzione della prolattina, una sostanza in grado di stimolare la ghiandola mammaria a produrre il latte.

Durante la gravidanza, però, la sua azione viene ostacolata da estrogeni e progesterone. Subito dopo il parto, invece, con l'espulsione della placenta e l'abbassamento di estrogeni e progesterone, la prolattina è libera di agire e di avviare la produzione di latte. Il processo si completa nel giro di qualche giorno, quando si raggiunge l'equilibrio ormonale.

Occorre sapere, tuttavia, che alcune donne producono il colostro già a partire da alcune settimane prima del parto: significa che il loro organismo si sta preparando ad allattare.

Ma in che modo agisce esattamente la prolattina? Ordina agli acini ghiandolari presenti nelle mammelle di produrre il latte. Quando il bambino succhia, il latte viene sospinto verso l'esterno con l'aiuto di un altro ormone, l'ossitocina: dagli acini, passa nei dotti e quindi arriva al capezzolo, da dove il bambino può estrarlo con facilità.

Colostro, il primo nutrimento del bebè

Dopo il parto, la mamma inizia a produrre il colostro, un particolare tipo di latte, preziosissimo per la salute del bebè: costituisce, infatti, il suo primo nutrimento, completo e perfettamente in grado di rispondere alle necessità di un lattante di poche ore.

Si tratta di un liquido denso e giallognolo, ricco di sostanze nutritive. 

Rispetto al latte vero e proprio contiene una quantità maggiore di proteine e sali minerali ed è meno carico di zuccheri e grassi: è perfetto, dunque, in questa fase, in cui il piccolo ha bisogno di ricevere liquidi e sali minerali perchè dopo lo sforzo del parto e la fuoriuscita dal grembo materno tende a disidratarsi.

Inoltre, fornisce al neonato particolari anticorpi: sostanze di difesa che contribuiscono a proteggere il suo organismo dall'aggressione di microrganismi nocivi, come virus e batteri. Non è un caso che il colostro sia stato definito un vaccino naturale. 

Il colostro esercita poi un leggero effetto lassativo, per cui aiuta il bambino a eliminare le prime feci e con essa la bilirubina, ossia il pigmento di colore giallo-rossastro contenuto nella bile, che tende a essere prodotta in eccesso dopo la nascita. Contribuisce, quindi, a prevenire l'ittero, disturbo caratterizzato da una colorazione giallastra di pelle e parte bianca dell'occhio e dovuto proprio a un accumulo di questa sostanza.

Un amico dell'intestino

Il colostro ha un ruolo molto importante sulla salute intestinale. Infatti, favorisce lo sviluppo di una sana ed equilibrata flora batterica intestinale. Purtroppo, l'intestino del piccolo appena nato è molto suscettibile ai germi. Ebbene, grazie al colostro, questo organo riesce a sviluppare efficaci difese. 

Per esempio, gli oligosaccaridi presenti nel colostro nutrono il bifidobacterium infantis, un battere "buono" che protegge dalla diarrea nei primi momenti di vita, proprio le fasi in cui il neonato è più a rischio.
 
Il colostro è particolarmente prezioso per i neonati prematuri, che sono più indifesi e possono andare incontro più facilmente alle infezioni, anche intestinali. 

Poche preziose gocce

Spesso, la produzione di colostro è scarsa, ma non bisogna assolutamente preoccuparsi. Il piccolo appena nato, infatti, non ha bisogno di grandi quantità di latte.

Questo perché il volume del suo stomaco è decisamente ristretto: basti pensare che è grande all'incirca quanto una nocciola.

Sono sufficienti, dunque, poche gocce per soddisfare tutte le sue necessità. Ecco perché l'organismo materno produce colostro in piccole dosi. 

Le fonti per questo articolo: 

-https://www.lllitalia.org/component/tags/tag/colostro.html
-https://www.humanitas.it/enciclopedia/integratori-alimentari/colostro/

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