Diritti di un bambino nato da una relazione extraconiugale
Gran parte delle relazioni comporta il "rischio" di una gravidanza non desiderata. Anche se evitare di concepire è il più delle volte possibile, capita ancora spesso che coppie che non vogliono figli concepiscano, e capita anche all'interno delle relazioni extra-coniugali. La donna - che sia sposata o meno - può decidere di abortire oppure di portare avanti la gravidanza. In questo caso, quali sono i diritti di un bambino nato da una relazione extraconiugale?
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Cosa succede se si concepisce fuori dal matrimonio
Il concetto di figlio concepito fuori dal matrimonio esiste da molto tempo ma ha ovviamente subito un'evoluzione. Un tempo era infatti considerato frutto di un adulterio o semplicemente del peccato, in genere commesso da un uomo sposato con una donna sola. Oggi i figli nati fuori dal matrimonio sono numerosi perché numerose sono le coppie che decidono di non sposarsi, ma esistono anche i figli di relazioni extraconiugali che non si definiscono soltanto nati fuori dal matrimonio ma anche adulterini.
Figli nati nel e fuori dal matrimonio
Una riforma del 2012, la cosiddetta riforma della filiazione (legge 219/2012) ha equiparato i figli nati nel matrimonio a quelli nati fuori dal matrimonio, che hanno gli stessi identici diritti. Questo, però, vale anche quando i genitori non stanno insieme: se il padre riconosce il bambino o la prova biologica ne conferma la paternità il nascituro è a tutti gli effetti un figlio e quindi gode degli stessi diritti di quelli legittimi.
Oggi, quindi, i figli sono tali a prescindere dal legame che ha portato al loro concepimento, quindi anche nel caso di figli adulterini. L'unica eccezione accade nel caso di incesto, cioè di concepimento tra parenti in linea retta (genitori-figli e tra fratelli) o collaterale, come suocera-genero o nuora-suocero.
Riconoscere i figli nati da adulterio
I figli nati da una relazione extraconiugale possono essere quindi riconosciuti come figli, anche quando il padre non sia d'accordo.
In questo caso, basta un test del dna a confermare la paternità e a validare la condizione del nascituro.
Se è la donna sposata a restare incinta dell'amante
Se invece non è l'uomo a tradire la moglie e a concepire un figlio con un'altra, ma la donna a restare incinta da una relazione extraconiugale, questa potrebbe contare sul fatto di avere avuto rapporti anche col marito per non rivelare la verità. In questo caso, è possibile disconoscere il bambino ma solo a determinate condizioni.
Figli nati da relazione extraconiugale, mantenimento ed eredità
Come dicevamo, ormai un figlio nato all'interno di una relazione adultera è considerato a tutti gli effetti figlio della coppia e ha gli stessi diritti dei figli legittimi. Per questo se viene riconosciuto dal padre o se la prova del dna conferma la filiazione avrà diritto al mantenimento e all'eredità, anche qualora la madre non ne facesse richiesta. In pratica, bisogna sempre contribuire al mantenimento dei figli.
Da diversi anni i figli nati da relazioni extraconiugali hanno gli stessi diritti dei figli legittimi, purché riconosciuti dal padre o tramite test del dna. Sarà quindi obbligo del genitore partecipare al suo mantenimento e gli sarà garantita la sua parte di eredità nel caso di morte del padre.