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"Che bello il mondo! Ma che fatica per mamma e papà"

di Associazione Pollicino e Centro Crisi Genitori Onlus - 14.11.2019 Scrivici

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Fonte: Ufficio Stampa
"Che bello il mondo! Ma che fatica per mamma e papà" di Marta Bottiani è il terzo volume della Collana Pollicino per le Edizioni San Paolo dedicato alla fascia evolutiva 3-6 anni

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"Che bello il mondo! Ma che fatica per mamma e papà"

Che bello il mondo! Ma che fatica per mamma e papà. È questo il titolo del terzo volume della Collana Pollicino per le Edizioni San Paolo, nelle librerie da pochi giorni, e dedicato alla fascia evolutiva che va dai 3 ai 6 anni.

La prima (insolita) esclamazione, che dà nome al libro, racconta, in sintesi, proprio il compito a cui sono convocati i genitori dei bambini di quest’età: presentare il mondo al proprio figlio. E il desiderio che anima questo libro è infatti quello di accompagnare i genitori in questa avventura parimenti ricca e complessa.

Questa fase della vita vede il bambino coinvolto in prima persona nella costruzione di un’identità, alla ricerca di un proprio posto nella famiglia e nel mondo. Ed è “affacciandosi alla finestra” che verso i quattro anni si scoprono il piacere e la necessità di fare domande che intrecciano l’intimo (chi sono io? Chi sono io per l’altro?) a ciò che avviene all’esterno (perché piove? Perché devo andare a scuola?).

I genitori

Differenti punti interrogativi accomunati da un denominatore: i genitori. Sono, infatti, proprio loro i primi interlocutori dei perché dei bambini, in quanto essi rappresentano la guida, il ponte che li connette con il mondo. Tuttavia chi ci è passato conosce la difficoltà di rispondere a questi piccoli filosofi e alle loro acerbe (ma precise) richieste di senso. La complessità di tale compito deriva anche dalla responsabilità che i genitori sentono sulle loro spalle: i perché dei più piccoli esprimono, infatti, una tensione vitale di sapere che cresce come un torrente di montagna e di cui è necessario prendersi cura.

Una vera e propria sfida, che potremmo definire duplice, poiché le domande dei bambini evocano e provocano le domande dei grandi, mettendoli “in discussione”. Che cosa presenterò a mio figlio del mondo? Che cosa vuol dire “bello”? Come gestire l’incontro con un ambiente che a volte nemmeno noi troviamo rassicurante o addirittura meritevole di essere conosciuto? 

Perché… che cosa vede un bambino dalla propria cameretta? Il mondo che il bambino vede quando si affaccia alla finestra è, in parte, anche quello che il genitore gli ha racconato e mostrato attraverso i suoi occhi.

Come rispondere alle domande dei bambini

Parlando sempre di domande, il discorso della Dottoressa Bottiani poggia sulla necessaria consapevolezza appunto di sapere che non esistono risposte univoche, validate, prêt-à-porter: non esiste un protocollo per crescere e aiutare a crescere. Ogni famiglia è unica, così come sono unici i soggetti che ne fanno parte: tra le numerose possibili risposte, quindi, ciascun genitore e ciascun figlio potranno trovare, all’interno della relazione, quelle più vicine al loro sentire.

L’autrice dunque ci invita a un viaggio attraverso tutte le “prime volte” dei genitori e del bambino, attraverso le loro conquiste e perdite, i tentativi di domanda e di risposta. Consapevoli della responsabilità e della bellezza insite nel fatto che le parole di mamma e papà diventano bussola tra le mani del figlio.

Che bello il mondo! Ma che fatica per mamma e papà
(Edizioni San Paolo, 2019)
di Marta Bottiani

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