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Tatuaggi in allattamento: si possono fare?

di Francesca Capriati - 01.02.2023 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Tatuaggi in allattamento: si possono fare tatuaggi alle sopracciglia, trucco semipermanente e tatuaggi durante l'allattaento?

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Tatuaggi in allattamento

Sei diventata mamma e stai carezzando l'idea di celebrare il momento facendoti fare un tatuaggio. Ma le domande sono molte e non sai se possono fare i tatuaggi in allattamento. In realtà non ci sono molte ricerche sull'argomento e gli esperti sono divisi: alcuni dicono che il tatuaggio andrebbe rimandato fino alla fine dell'allattamento mentre altri dicono che non è un problema farsi un tatuaggio. Ovviamente prima di prendere qualsiasi decisione è importante rivolgersi al pediatra e al proprio medico.

Tatuaggi in gravidanza e allattamento

Innanzitutto un'importante premessa su come vengono realizzati i tatuaggi. Vengono creati iniettando inchiostro nel derma con una macchinetta elettrica dotata di aghi solidi rivestiti di inchiostro. Gli aghi entrano nella pelle centinaia di volte al minuto fino a una profondità di pochi millimetri. L'inchiostro utilizzato nei tatuaggi è soggetto a precise regolamentazioni ma sono comunque costituiti da vari composti, inclusi metalli pesanti come cadmio, cobalto e manganese.

In linea di massima le molecole di inchiostro sono troppo grandi per passare nel latte materno, ma non si sa se l'inchiostro possa passare nel latte mentre si scompone lentamente nel corpo mesi o anni dopo.

I rischi

Il rischio legato al tatuaggio non riguarda solo un eventuale passaggio dell'inchiostro o dei metalli nel latte, ma anche alle infezioni locali e sistemiche e alle allergie che possono essere scatenate dal tatuaggio. Per questo è molto importante assicurarsi che il tatuatore rispetti tutte le norme igienico-sanitarie previste e che utilizzi strumenti monouso e sterilizzati.

Quando si allatta si possono fare i tatuaggi?

La maggior parte dei tatuatori non tatua consapevolmente una madre incinta o che allatta e si tende a suggerire alle madri di aspettare che il bambino non dipenda più esclusivamente dal latte materno, quindi circa 9-12 mesi. 

Il principale rischio è quello di contrarre un'infezione, come l'epatite B/C e l'HIV, che può essere trasmessa al bambino attraverso il latte materno o un sanguinamento da ragsdi sul seno durante l'allattamento.


Piercing in allattamento

I piercing al capezzolo possono influire sull'allattamento al seno sia per la madre che per il bambino. L'allattamento al seno con i piercing in posizione può rendere difficile per il bambino attaccarsi correttamente e aumenta il rischio di soffocamento se i gioielli si allentano e si staccano e i gioielli potrebbero danneggiare i tessuti molli all'interno della bocca del bambino.

Si comprende, quindi, che il periodo dell'allattamento non è quello migliore per farsi un piercing al capezzolo e se si ha già un gioiello è importante toglierlo prima di allattare.

Il piercing all'ombelico, ovviamente, non rappresentano un rischio o un pericolo per il bambino che viene allattato, ma scegliere di farselo fare proprio nel periodo dell'allattamento aumenta il rischio di contrarre infezioni o di avere una reazione avversa che richiederebbe l'assunzione ci farmaci, come antibiotici o cortisonici, non sempre compatibili con l'allattamento.

Trucco semipermanente durante allattamento

Discorso simile anche per il trucco permanente, che viene fatto, ad esempio nella zona delle sopracciglia o delle labbra. C'è, anche in questo caso, un certo rischio di infezione e reazioni allergiche soprattutto perché si opera su aree particolarmente delicate.

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