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Mamme che non allattano
Molte neomamme smettono di allattare al seno il proprio bambino, a volte iniziano con l'allattamento e poi smettono, oppure credono di non avere abbastanza latte per nutrire nel modo giusto il loro bambino. Qualsiasi sia il motivo, la scelta di non allattare il proprio bambino è sempre accompagnata da un senso di colpa, di inadeguatezza, che magari va a sommarsi alle difficoltà psicologiche legate alla nuova condizione di neomamma.
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Se si guardano le direttive OMS è ovvio che l’allattamento al seno può apparire come il solo alimento idoneo ad un bimbo, quindi tutte le madri che per motivi fisiologici o psicologici devono ricorrere all’artificiale, vengono poco galantemente ritenute, è brutto dirlo, come “madri di serie B”, perché come dice la Leche League “Tutte le donne possono allattare, basta volerlo”
Insomma, anche se durante la gravidanza si è sicure di voler allattare, di riuscirci alla grande e si sogna questo meraviglioso momento, spesso una volta che il bambino è nato l'allattamento non risulta essere così facile e immediato come si pensava.
Ragadi, difficoltà ad attaccare correttamente il bambino al seno, dolore, carenza di sonno, stanchezza, pianto del bebè: a volte continuare ad allattare è difficile e molte donne mollano nei primi mesi.
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E allora ecco un elenco di cose che è meglio non dire alla mamma che non allatta al seno, per impossibilità a farlo o per sua volontà.
Ad esempio, inutile ribadirle che non sa cosa si perde e che l'allattamento è un'esperienza straordinaria: effettivamente non posso saperlo perchè non allatto.
E ancora, "Mi raccomando leggi bene l'etichetta del latte in polvere". Troppi zuccheri, troppe proteine, troppe fibre... sembra proprio che nessuno sappia produrre il latte formulato.
Eppure gli esperti assicurano che le indicazioni per realizzarlo sono molto precise e che tutti i tipi di latte sono uguali, per legge
Oppure "il latte della mamma è l'alimento migliore e fa bene al bambino": lo sappiamo, lo leggiamo ovunque, ce lo hanno ripetuto in ospedale, e a casa la suocera, la zia, la cognata e la signora delle pulizie.
Sappiamo che sarebbe stata la scelta migliore, ma siamo sicure che crescerà bene lo stesso.
Insomma, se si sceglie di non allattare o non si riesce a farlo e si decide di smettere, bando assoluto a qualsiasi senso di colpa perchè è bene ricordare che non è il seno in se a creare il legame affettivo tra mamma e bambino, la tetta è solo il mezzo tramite cui il bimbo viene alimentato, ma è il gioco di sguardi, di sorrisini, di parole affettuose e di piccole coccole che la mamma (o il papà) va dispensando mentre il bimbo succhia il latte, tutti gesti che si possono compiere benissimo anche proponendo una boccetta di latte artificiale invece che il seno.
COSA NON DIRE ALLA MAMMA CHE NON ALLATTA
Cosa non dire a una mamma che non allatta
vai alla galleryEcco un breve elenco di cose che è meglio non dire a una mamma che non può o non vuole allattare al seno