Cose che capitano alle mamme che allattano
L’allattamento è senza dubbio il modo migliore per garantire al bambino il giusto nutrimento e per instaurare un legame unico tra mamma e bebè. Ma quando si allatta possono capitare piccoli inconvenienti, causati soprattutto dai diversi tipi di “mangiatori” che abbiamo di fronte.
Insomma, esistono anche alcune cose che accadono alle mamme che allattano che solo loro possono capire. Niente stress! Su queste difficoltà dell'allattamento è meglio riderci su e trasformarle in un breve elenco di circostanze buffe da raccontare al piccolo quando sarà un po’ più grandicello.
- L’esploratore
Il bambino mette le mani dappertutto ed esplora la bocca e il naso della mamma mentre succhia. E avere cinque dita che si infilano su per il naso può non essere affatto piacevole
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Il giocherellone
Dite addio ai pendenti, almeno finché l’allattamento non sarà concluso. Diventano un simpatico gingillo con cui il bambino si diletta a giocare mentre mangia
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Il curioso
I fratelli giocano nella stanza accanto e il bebè si gira intorno per osservare tutto quel che succede. Peccato che prima non si tolga il capezzolo dalla bocca
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Il distratto
Mentre si mangia non si fa nient’altro. Ma non per tutti i bambini vale questa regola. Il mangiatore distratto tocca i capelli della mamma, gratta la pelle del viso o delle braccia, vuole acchiappare la faccia della mamma per baciarla
- Il dormiglione
Bello che il bambino finalmente dorma tutta la notte, ma il seno scoppia. E che dolore...
- Allattamento in pubblico…con pubblico
Come si può non allattare in un luogo pubblico? L’unica soluzione, impossibile, è rimanere prigionieri in casa. Ma allattare in pubblico espone a qualche rischio, anche raccapricciante. Ad esempio un uomo che si mettete a fissare la scena senza ritegno.
- Vestiti mai puliti
Ogni vestito, t-shirt o cappotto porta sempre un’immancabile goccia di latte
- Chi bussa alla porta
Immancabile anche il campanello della porta o il citofono che squilla un secondo dopo che avete attaccato il bambino al seno. Rispondere significherebbe andare incontro ad un grido disperato del bambino e anche ad una fontana di latte che cade dappertutto sul pavimento fino all’ingresso di casa.