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La montata lattea

di Emanuela Cerri - 14.07.2015 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Circa due-quattro giorni dopo il parto il colostro si trasforma pian piano in latte maturo, con meno proteine e sali minerali ma più grassi. E' questa la così detta fase della "montata lattea": i seni divengono turgidi, congestionati, caldi e spesso dolenti

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Montata lattea

Che cos'è la "montata lattea"? Si parla di questa fase quando il colostro muta gradatamente la sua composizione fino a raggiungere quella del latte maturo, attraverso uno stadio detto "latte di transizione".   Diminuisce la quota di proteine e di sali minerali mentre aumenta quella dei grassi.  

Durante la "montata lattea" i seni divengono turgidi, congestionati, caldi e spesso dolenti. Questo fenomeno avviene in genere dai due ai cinque giorni dopo il parto, ma può presentarsi anche con un po' di ritardo.  Il latte comincia ad essere secreto abbondantemente e spesso anche in dosi superiori a quello che è il fabbisogno del bambino.  Alla base del meccanismo biologico che determina il fenomeno della "montata"di latte e il mantenimento della sua produzione è, come abbiamo già visto, l'abbassarsi di livello dopo il parto di alcuni ormoni presenti in gravidanza che inibiscono la funzione di stimolo alla produzione del latte svolta da un apposito ormone ipofisario (prolattina).

Con la suzione il neonato provoca un riflesso nervoso che assicura una continua e abbondante produzione di questo ormone, e anche di altri, che favoriscono il passaggio del latte dal tessuto ghiandolare ai dotti galattofori, da dove il bambino può estrarlo con facilità. Anche in seguito sarà la "domanda" del bambino stesso a regolare la formazione e l'afflusso di latte. La quantità di latte prodotta ogni giorno aumenta progressivamente per il primo mese di allattamento poi si attesta fra il I° e il 6° mese fra i 600 e i 900 grammi nelle 24 ore (il doppio nei gemelli).

Non sempre questo fenomeno di avvio della secrezione avviene in termini così esuberanti e chiaramente avvertibili dalla donna; questa sensazione di "montata" infatti può mancare e l'incremento dei quantitativi di latte avvenire in modo più graduale e progressivo. Le dimensioni del seno non influiscono affatto sul verificarsi o no di una produzione adeguata: anche un seno piccolo è in grado di produrre dosi abbondanti, sufficienti per il bambino.

Quando arriva la montata lattea

La montata lattea è un fenomeno fisiologico, che solo in rarissimi casi non avviene.
La precocità del suo manifestarsi dipende da quanto il bambino si sia attaccato al seno, stimolandolo con la suzione, sin dalle prime ore dopo la nascita. E’ in queste ore che il seno produce piccole quantità di latte, a volte solo poche gocce, di colore giallastro, di consistenza piuttosto cremosa molto importanti per il bambino. Questo primo latte, chiamato colostro, contiene anticorpi, cellule immunitarie e sostanze nutritive di grandissimo valore e rappresenta la prima alimentazione del neonato dopo la nascita. La suzione è il più potente stimolo alla produzione di latte.

Non dovete preoccuparvi se nei primi 1-2 giorni di vita il neonato, apparentemente affamato e molto interessato al seno, quando lo raggiunge si assopisce e ci si addormenta sopra, oppure lecca appena il capezzolo invece di succhiarlo. In questi primi giorni il bambino non ha bisogno di fare dei veri e propri pasti, prende a mala pena quel pò di colostro che esce dal seno nei primi giorni successivi al parto. Il suo è sicuramente più bisogno di vicinanza, attaccamento fisico alla madre, di consolazione oltre che di soddisfazione dell’istinto di suzione. L’elevata frequenza delle poppate, per quanto apparentemente inefficaci, sarà responsabile dell’arrivo di una valida montata lattea.

Come si manifesta la montata lattea

Il repentino arrivo di grosse quantità di latte all’interno della ghiandola mammaria, provoca l’aumento di volume del seno anche di diverse taglie provocando turgore, calore spesso accompagnato da una sensazione quasi di fastidio. Un reticolo venoso di colore azzurrognolo si rende evidente sulla cute del seno. Compaiono brividi e più raramente rialzo della temperatura

La frequente suzione del bambino proprio in corrispondenza dell’arrivo della montata lattea aiuta a svuotare il seno rendendo sfumati i fenomeni sopra descritti, meno fastidioso l’avvio dell’allattamento, più soddisfacente e più semplice per il bambino l’alimentazione.


La lattazione viene poi mantenuta sia per la stimolazione del capezzolo da parte del bambino, sia per lo svuotamento degli acini ghiandolari, con conseguente produzione di altro latte.

Le 10 cose indispensabili per una buona montata lattea:

  • iniziare l'allattamento il prima possibile
  • seguire una dieta equilibrata e ricca
  • bere molto
  • attaccare spesso il bambino al seno
  • svuotare completamente il seno, soprattutto i primi giorni
  • riposare il più possibile tra una poppata e l'altra
  • evitare ansie e preoccupazioni (ad es. doppia pesata)
  • curare l'igiene del seno dopo ogni suzione
  • non sentirsi sotto esame
  • non preoccuparsi se il latte non c'è
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