Si può allattare quando si è ammalate?
Quando si diventa mamme le domande che affollano la mente sono tante. Di questi tempi ce n'è una che probabilmente può farsi più insistente di altre e non sempre trovare risposte certe: si può allattare quando si è ammalate?
In questo articolo
Ammalarsi quando si allatta
Molte donne sperimentano una percentuale di malanni molto più alta dopo aver partorito, e di certo non a causa del piccolo che ancora non frequenta il nido. Si tratta di un abbassamento delle difese immunitarie dovuto allo sforzo della gravidanza, del parto e soprattutto del puerperio: meno sonno, un'alimentazione sbrigativa (e compensativa), meno tempo all'aria aperta, ecc. Se volete ammalarvi meno, il consiglio è ovviamente di coccolarvi il più possibile: riposatevi appena potete (chiedete aiuto ad amiche, vicine, mamme, zie e persone a pagamento, se potete), mangiate in maniera sana e regolare, fate delle lunghe passeggiate ed effettuate degli esami del sangue per verificare di non avere carenze.
Si può allattare da ammalate?
Purtroppo anche con uno stile di vita sano può capitare di ammalarsi: cosa succede in quel caso?
La differenza principale sta nel tipo di malanno. Le malattie trasmissibili attraverso la vicinanza sono infatti quelle virali, come influenza, raffreddore e, ovviamente, Covid-19. Esistono anche gastroenteriti virali e altri malanni che possono essere trasmessi stando vicini. Le malattie batteriche, invece, sono più difficili da trasmettere senza uno scambio diretto di secrezioni, saliva, feci o altro. Ma dato che è molto difficile sapere di che cosa si tratta, ecco la risposta alla domanda principale: sì, si può allattare quando si è malate.
Perché allattare anche quando si è ammalate
La spiegazione del perché si può continuare ad allattare anche da ammalate è che prima di avere dei sintomi probabilmente stavate già covando la malattia: che sia un'influenza, un raffreddore, una gastroenterite, vostro figlio è stato sempre a contatto con voi e non avrebbe senso allontanarlo adesso.
Inoltre, l'assunzione di latte materno durante il vostro periodo di malattia gli permetterà di sviluppare le difese proprio per quel disturbo. Il sistema immunitario della mamma, da malata, produce infatti anticorpi che passano attraverso il latte materno e di cui il piccolo può beneficiare.
Tra l'altro, se per caso il bambino si contagiasse, bere il latte materno sarebbe importante per mantenersi idratato e ben nutrito, anche nei bambini già svezzati.
Covid-19 e allattamento
Cosa fare invece se la mamma contrae il Covid-19? Per quanto possibile, sarebbe meglio isolare i membri della famiglia non contagiati anche se le misure di prevenzione dovrebbero essere sufficienti a tutelare i piccoli. Se avete paura di contagiare vostro figlio, lavate spesso le mani, cercate di areare la stanza in cui state, indossate la mascherina FFP2 per allattarlo e lasciate che siano gli altri a occuparsene. Se invece avete sintomi severi - febbre, tosse e altro - sarebbe meglio spremere il latte. Vi consigliamo di seguire le linee guida del Ministero su Covid e allattamento al seno.
Una mamma malata può continuare ad allattare il suo bambino: non soltanto è importante continuare a nutrirlo e privilegiare il latte materno, ma è anche scientificamente provato che attraverso il latte passano gli anticorpi che la mamma sta producendo per combattere la malattia, e che questi arrivano al bambino sviluppando le sue difese immunitarie.
Prima di assumere medicinali o di interrompere l'allattamento parlate col pediatra che saprà rassicurarvi sul da farsi.