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Allattamento misto, perché sceglierlo e come iniziarlo

di Redazione PianetaMamma - 05.03.2021 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Come funziona l'allattamento misto e perché alcune mamme fanno questa scelta: tutto sulle tecniche per alternare latte materno e artificiale

In questo articolo

Allattamento misto

Per allattamento misto si intende una modalità di allattamento che consiste nell'alternare il seno e il biberon nell'alimentazione del neonato. Può capitare che la neomamma si trovi costretta a prendere in considerazione l'allattamento misto nei seguenti casi:

  • quando la montata lattea tarda ad arrivare
  • quando è necessaria l'aggiunta perché il latte materno non sembra essere sufficiente per nutrire il bambino adeguatamente;
  • quando il neonato non cresce come dovrebbe;
  • se la mamma si è ammalata e rischia di trasmettere la malattia al bambino;
  • se la mamma deve rientrare a lavoro;
  • quando si hanno dei gemelli.

In ogni caso, per capire le dosi e le modalità per intraprendere un allattamento misto è sempre bene rivolgersi al pediatra che saprà dare indicazioni utili su come procedere.

Allattamento misto complementare

L'allattamento misto complementare consiste nel dare al bambino sia latte della mamma che quello artificiale, nella stessa poppata. In questo modo il seno e la ghiandola mammaria verranno stimolati dalla suzione e continueranno a produrre latte. L'allattamento complementare viene consigliato dalla maggior parte dei pediatri, laddove non ci sia la necessità o la volontà da parte della mamma di iniziare a staccare gradualmente i bambino dal seno per introdurlo allo svezzamento. 

Consigli per l'allattamento misto complementare

Come procedere con l'allattamento misto complementare? Ecco i consigli per allattare al seno e al biberon il proprio bambino:

  • attaccare prima al seno il bambino ad ogni poppata e lasciarlo attaccato per circa un quarto d'ora, in modo da continuare a stimolare la produzione di latte materno che, come sappiamo, viene favorita proprio dalla suzione del bambino e dall'attaccamento;
  • poi dare il biberon con latte artificiale, tenendolo ben inclinato in modo da riempire completamente la tettarella di latte e impedire l'entrata di aria nella bocca del bambino e quindi nello stomaco, questo ridurrà il rischio di gas intestinali e colichette;
  • anche quando si da il biberon mantenere il contatto visivo con il bambino, tenerlo stretto, accoccolato, perché il momento del nutrimento resta sempre e comunque il momento migliore per stabilire una relazione stretta ed intima tra mamma e bebè, e non importa se il latte è materno o formulato.

Allattamento misto alternato

Per allattamento misto alternato si intende una tecnica che prevede di alternare il seno e il biberon nelle varie poppate.

Si tratta di una scelta che in genere fanno le mamme che devono tornare a lavoro al termine del congedo di maternità e che quindi saranno lontane da casa per qualche ora, oppure quando il bambino comincia ad avviarsi verso i sei mesi e quindi verso lo svezzamento.

Non attaccare al seno il bambino ad ogni poppata, come sappiamo, farà sì che la ghiandola mammaria produrrà una minore quantità di latte.

Allattamento misto, problemi

Per limitare al massimo il rischio che si verifichino dei problemi con l'allattamento misto è consigliabile iniziare gradualmente e introdurre il cambiamento con serenità:

  • chiedere al pediatra che tipo di latte formulato utilizzare;
  • acquistare il latte in polvere  e non quello che si trova già in forma liquida perché va consumato entro 24 ore e si rischia di esagerare con le dosi per non dover buttare via il latte avanzato;
  • iniziare con una sola poppata di biberon al giorno, non sempre il bambino gradisce il sapore del nuovo latte e non sempre ama attaccarsi alla tettarella del biberon che, per quanto realizzate in modo preciso e tale da assomigliare il più possibile al seno materno, restano comunque fredde, insapori e inodori;
  • se si preferisce si può dare la poppata con il latte formulato la sera prima di coricarsi, in genere il latte in formula riempie e sazia di più e dandogli il biberon siamo certe che il bambino avrà preso la giusta quantità di latte, probabilmente dormirà più a lungo;
  • in alternativa si può iniziare col dare il biberon alla poppata del pomeriggio, come merenda, e lasciare il seno per la mattina e la sera.

Biberon per allattamento misto

Siccome la tettarella gioca un ruolo fondamentale per far sì che il bambino gradisca attaccarsi al biberon è bene fare dei tentativi prima di scegliere quella definitiva. Ne esistono di vari tipi: il silicone, in lattice, più morbide o più rigide.

Conviene fare delle prove per capire quale sia la tettarella che convince di più il nostro bebè.

Il biberon deve essere anticolica, in modo tale da ridurre il più possibile l'introduzione di aria durante la suzione e quindi evitare le colichette.

Esistono in commercio dei biberon appositamente studiati per l'allattamento misto: la loro tettarella ha una forma anatomica che assomiglia al capezzolo e sono dotati di una valvola, che non solo funge da anticolica, ma costringe il bambino a succhiare con più forza ed energia, proprio come deve fare quando si attacca al seno. Questo impedisce che il piccolo si abitui al fatto che con il biberon il latte esce subito, facilmente e senza nessuna fatica e magari si rifiuti poi di attaccarsi al seno.

Allattamento misto e cacca

La composizione delle feci del bambino varia di molto se viene nutrito con latte materno o con latte in formula. Generalmente le feci di un piccolo che si alimenta al seno in modo esclusivo sono morbide, non hanno un odore sgradevole e sono di colore giallognolo-verde. E il bimbo allattato al seno può fare la cacca anche ad ogni poppata, è una cosa normale.

Invece il latte in polvere cambia la consistenza delle feci del bambino: gli zuccheri vengono tutti scomposti e le feci diventano meno morbide, le evacuazioni diventano meno frequenti in qualche caso il bimbo può diventare stitico.

Allattamento misto e stitichezza

Il latte artificiale, come dicevamo, modifica le feci del bambino che possono diventare più consistenti e ciò può causare in qualche caso, un po' di stitichezza. In linea generale, se il bambino cresce bene, non ha mal di pancia ed evacua una volta al giorno non c'è da preoccuparsi, se invece lamenta le colichette e ha difficoltà ad evacuare è bene parlarne con il pediatra che potrebbe prescrivere un latte diverso, più digeribile, oppure potrebbe consigliare di dare al bambino dei fermenti lattici o di usare dei microclismi a base di miele ed altre sostanze naturali per facilitare l'evacuazione.

Allattamento misto esperienze delle mamme

Spesso quando si parla di allattamento c'è molta rigidità. E le mamme che sentono di dover sospendere l'allattamento oppure di alternare il seno con il biberon si sentono in colpa. In realtà l'unica cosa realmente importante è che il bambino cresca correttamente e sia sano. Non è l'allattamento riuscito a fare una brava mamma e nemmeno a creare un legame con il bambino. La mamma e il suo bimbo hanno un'unione unica che nasce sin dai nove mesi di gravidanza e si perfeziona con il tempo e che è caratterizzata da molteplici fattori, solo uno dei quali è l'attaccamento al seno.
Se non si può più allattare o non si riesce a farlo, quindi, bisogna mettere al bando i sensi di colpa e andare avanti trovando il modo migliore per nutrire il proprio bambino.

In rete tanti forum raccontano esperienze di mamme alle prese con l'allattamento misto e anche sul forum di PianetaMamma ci sono numerose discussioni in proposito ed occasioni di confronto, utili per ricevere consigli e trovare soluzioni.

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