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Allattamento a termine: come funziona

di Ines Delio - 09.03.2023 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Allattare è un gesto naturale che regala innumerevoli benefici al bambino e alla mamma: ma fino a quando è raccomandato? E cos'è l'allattamento a termine?

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Allattamento a termine

Il latte materno è l'alimento ideale per i neonati. È sicuro, naturale e contiene anticorpi che aiutano a proteggere da molte malattie infantili comuni. Inoltre, fornisce tutta l'energia e le sostanze nutritive di cui il bambino ha bisogno nei primi mesi di vita, e continua a fornire fino alla metà o più del fabbisogno nutrizionale del bambino nella seconda metà del primo anno e fino a un terzo nel secondo anno di vita, secondo l'OMS. I benefici dell'allattamento al seno riguardano anche le mamme. Ma fino a quando è raccomandato? E cos'è l'allattamento a termine?

Allattamento a termine: cos'è

Allattamento a termine significa che sono la mamma e il bambino a decidere fino a quando continuare con le poppate e quando, invece, arriva il momento di dire stop. Una decisione presa nel pieno rispetto dei tempi di madre e bambino, senza forzature, interferenze esterne o scadenze stabilite da altri. È quindi il piccolo stesso a porre un termine all'allattamento, a decidere quando staccarsi.  

Allattamento: cosa raccomandano gli esperti

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il Ministero della Salute e le società scientifiche pediatriche raccomandano l'allattamento al seno in maniera esclusiva fino al compimento del sesto mese di vita. È, inoltre, importante che il latte materno rimanga la scelta prioritaria anche dopo l'introduzione di alimenti complementari, fino ai due anni ed oltre, e comunque, come detto, finché lo desiderino mamma e bambino.

Gli studi hanno dimostrato una stretta correlazione fra durata dell'allattamento al seno - anche non esclusivo - da un lato e salute di madre e bambino dall'altro. "Esempi di questo rapporto dose-effetto, cioè di una maggior salute per chi allatta più a lungo, sono per la madre la riduzione del rischio di cancro al seno e per il bambino un contributo alla prevenzione dell'obesità", specifica il documento del Ministero della Salute "Allattamento al seno oltre il primo anno di vita e benefici per lo sviluppo cognitivo, affettivo e relazionale del bambino".

Come interrompere l'allattamento al seno

Non esiste un modo giusto o sbagliato per smettere di allattare.

  • Per molte madri e bambini l'interruzione dell'allattamento avviene gradualmente, man mano che il bambino cresce e inizia a mangiare cibi più solidi. Il piccolo avrà ancora bisogno di latte materno o artificiale come bevanda principale, almeno fino al compimento del primo anno di vita.
  • Alcune donne decidono di optare per l'allattamento misto, alternando l'allattamento al seno alla nutrizione con il latte artificiale. Al riguardo, in un'intervista a NostroFiglio, Silvana Parisi, puericultrice e psicomotricista, spiega: "Nessuna donna deve sentirsi frustrata se non riesce ad allattare o preferisce non farlo. Inoltre, rispetto a trent'anni fa, il latte artificiale somiglia molto di più a quello umano. La qualità, oggi, è decisamente alta".
  • Optando per l'allattamento a termine, potrebbe essere più facile interrompere in maniera graduale, diradando le poppate e conciliandole anche con la propria vita quotidiana. Ad esempio, se alla mamma pesa troppo la poppata notturna o la prima del mattino, può pensare di eliminare quelle, senza toccare le altre. Una volta che mamma e figlio si saranno abituati a una poppata in meno, si potrebbe pensare di abbandonarne un'altra e così via. L'interruzione completa dell'allattamento al seno può durare da poche settimane a diversi mesi.

Allattamento a termine: a chi chiedere aiuto

Sono diversi i motivi per cui una madre può decidere di smettere di allattare al seno. Per quanto gratificante, allattare può essere anche faticoso, qualsiasi sia l'età del bambino. L'importante è non colpevolizzarsi e non farsi condizionare da pressioni sociali. Se state optando per l'allattamento a termine, potrebbe essere d'aiuto chiedere consigli a uno specialista. Esistono varie realtà e figure di esperti alle quali ci si può rivolgere: esperte in allattamento presso i consultori territoriali (anche se non sempre sono presenti), consulenti professionali in allattamento materno IBCLC.

Ci sono, inoltre, diverse associazioni che possono offrire aiuto, come la Leche League o il Mami, Movimento Allattamento Materno Italiano.

FONTI

Latte materno, istruzioni per l'uso

How to stop breastfeeding

Breastfeeding

Ministero della Salute: "Allattamento al seno oltre il primo anno di vita e benefici per lo sviluppo cognitivo, affettivo e relazionale del bambino"

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