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Virus sinciziale in gravidanza
Se per gli adulti il virus respiratorio sinciziale è in molti dei casi quasi innocuo, nei bambini più piccoli può persino essere letale. Ma quando si parla di virus sinciziale in gravidanza, o di qualsiasi altra malattia contratta durante la gestazione, le preoccupazioni aumentano, sia per la salute della mamma, sia per quella del feto. Cosa fare, quindi, in queste circostanze?
Cos’è il virus respiratorio sinciziale
Il virus respiratorio sinciziale è un'infezione dell'apparato respiratorio. È un virus molto comune e in grado di provocare infezioni a carico dei polmoni e delle vie aeree in genere.
È uno dei virus responsabili del raffreddore, ma in alcune circostanze può diventare causa di infezioni più serie, come la bronchiolite o la polmonite.
Come vi abbiamo appena accennato, può colpire chiunque, ma risulta particolarmente rilevante nei bambini al di sotto dei 5 anni a causa di un sistema immunitario ancora non sufficientemente maturo.
Negli adulti e nei bambini più grandi, infatti, l'infezione virale provoca di solito una malattia lieve che regredisce da sé senza la necessità di un ricovero ospedaliero o specifici trattamenti. E, sempre nella maggior parte dei casi, il virus sinciziale in gravidanza non provoca particolari danni né alla mamma né al feto.
I sintomi
Come riportato sul sito del Gruppo Ospedaliero San Donato, il virus respiratorio sinciziale si manifesta in maniera differente da persona a persona. A livello generale adulti e anziani (comprese le forme di virus sinciziale in gravidanza) nei casi più complessi, oltre a un raffreddore, possono presentare influenza con sintomatologia respiratoria come febbre elevata, dolori muscolari, sintomi respiratori e, in alcune circostanze, complicanze come le polmoniti;
E purtroppo la polmonite in gravidanza non è da sottovalutare in quanto può portare alla caduta dei livelli di ossigeno del corpo e, nei casi più gravi:
- nascita prematura;
- basso peso alla nascita.
Come evitare il virus sinciziale in gravidanza
Non ammalarsi quando si è in dolce attesa è molto importante, ma purtroppo in alcune circostanze succede senza poter fare niente.
Il virus sinciziale in gravidanza, soprattutto tra ottobre o marzo e se si hanno figli in casa in età scolare, si può prendere con estrema facilità. L'eventuale cura deve essere stabilita dal medico, ma ciò non toglie che le mamme possono mettere in atto delle piccole accortezze per non ammalarsi e non trasmetterlo ad altri:
- coprirsi la bocca durante tosse/starnuti:
- lavarsi spesso le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi:
- evitare il contatto ravvicinato con terzi che presentano sintomi;
- pulire le superfici toccate di frequente;
- autoisolamento se si hanno sintomi.
Se il virus sinciziale in gravidanza spesso si risolve con un raffreddore, come vi abbiamo detto in precedenza nei bambini molto piccoli è estremamente pericoloso, tanto da poter portare alla morte. Per loro, purtroppo, non esiste un vaccino, ma è da poco stato condotto uno studio internazionale pubblicato New England Journal of Medicine i cui risultati fanno tirare un respiro di sollievo.
È stato somministrato un nuovo vaccino a 1.153 donne in gravidanza da 18 e 49 anni di età e tra la 24a e la 36a settimana di gestazione. Dai risultati è emerso che se somministrato alla mamma nell'ultimo trimestre di gravidanza è in grado di proteggere il bambino dal virus respiratorio sinciziale nei primi mesi di vita, riducendo il rischio di malattia di oltre l'80%.
La ricerca ha confermato la sicurezza del prodotto, ciò vuol dire che non ha comportato rischi particolari né per la mamma né per il nascituro. Tale vaccino ha anche ricevuto dalla Food and Drug Administration americana la designazione di Breakthrough Therapy, che consente un'accelerazione delle procedure di sviluppo e di valutazione in vista di un'eventuale approvazione.
FONTI
Virus respiratorio sinciziale (VRS): cos'è, chi colpisce e come si cura
Prefusion F Protein–Based Respiratory Syncytial Virus Immunization in Pregnancy