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I problemi alla tiroide incidono sulla fertilità?

di Ines Delio - 24.05.2024 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Esiste una correlazione tra tiroide e fertilità? La risposta è sì, ma con il trattamento adeguato si può avere una gravidanza sicura: ecco cosa sapere

In questo articolo

Che correlazione c'è tra tiroide e fertilità?

Il 25 maggio si celebra la Giornata Mondiale della Tiroide, data in cui si conclude la Settimana Mondiale della Tiroide (SMT). Si tratta di un'occasione per sensibilizzare e informare sui comportamenti da adottare per mantenere in salute questa ghiandola tanto importante, prevenendo le sue malattie. Quello che molte donne non sanno, ad esempio, è che può esistere una correlazione tra tiroide e infertilità. Proviamo quindi a rispondere alle domande più frequenti.

Cos'è la tiroide e a cosa serve?

Prima di scoprire che correlazione c'è tra tiroide e fertilità, facciamo chiarezza su cosa è la tiroide e perché è così importante. Si tratta di una ghiandola endocrina, ossia che produce ormoni, situata alla base anteriore del collo. Tale ghiandola secerne l'ormone tiroideo che regola numerose funzioni del metabolismo, tra cui lo sviluppo del sistema nervoso centrale e l'accrescimento corporeo. Perché la ghiandola tiroidea funzioni correttamente, è necessario un adeguato apporto nutrizionale di iodio.

Che differenza c'è tra ipertiroidismo e ipotiroidismo?

Ipertiroidismo e ipotiroidismo sono le maggiori problematiche legate alla tiroide.

  • L'ipertiroidismo è la patologia endocrina più comune dopo il diabete. Si manifesta quando la ghiandola tiroidea funziona in eccesso rilasciando troppo ormone nell'organismo.
  • L'ipotiroidismo si sviluppa quando gli ormoni tiroidei sono insufficienti. In genere questo avviene quando si è sottoposti a radiazioni (radio-iodio), in seguito a malattie metaboliche da accumulo, in presenza di una carenza o eccesso di iodio oppure in seguito a lesioni dell'ipotalamo.

Entrambe le condizioni sono potenzialmente dannose per il nostro organismo. Per questo è importante rivolgersi a un endocrinologo per una diagnosi e una eventuale terapia.

Quando controllare la tiroide?

Come ricorda il professor Carmine Gazzaruso, specialista endocrinologo dell'Istituto Clinico Beato Matteo, una valutazione della tiroide viene fatta come screening al momento della nascita. Deve essere poi eseguita in previsione di una gravidanza e durante tutti i 9 mesi. I controlli vanno eseguiti periodicamente, soprattutto in soggetti con familiarità per malattie tiroidee o in persone che soffrono di manifestazioni auto-immuni, come la vitiligine, il diabete di tipo 1 e malattie autoimmuni in generale.

I problemi alla tiroide possono causare infertilità?

È purtroppo nota l'associazione tra fertilità e ipotiroidismo, che è per lo più associato a disturbi ovulatori. Queste osservazioni sono confermate da studi sugli animali, che mostrano un'associazione tra ipotiroidismo indotto sperimentalmente e disfunzioni del ciclo mestruale. Inoltre, alcune delle cause alla base dell'ipotiroidismo, come alcuni disturbi autoimmuni o ipofisari, possono compromettere la fertilità. Nelle donne in età riproduttiva, la prevalenza dell'ipotiroidismo è del 2%-4%.

La normale funzione tiroidea è necessaria per la fertilità delle donne e anche per mantenere una gravidanza sana. I disturbi della tiroide non trattati o, in alcuni casi, non diagnosticati possono portare a subfertilità o infertilità, che può essere dovuta a livelli elevati di prolattina (PRL), cicli anovulatori, difetti della fase luteale e degli ormoni sessuali. Alle donne con un'anamnesi familiare preesistente di problemi tiroidei si suggerisce di verificare eventuali anomalie tiroidee prima di pianificare una gravidanza.

Una donna con problemi alla tiroide può rimanere incinta?

Stando a quanto dicono gli esperti, le donne che hanno disturbi della tiroide possono comunque avere una gravidanza sana e proteggere la salute del proprio bambino, sottoponendosi a regolari esami di funzionalità tiroidea e assumendo i farmaci prescritti dal proprio medico.

Quali dovrebbero essere i livelli della tiroide quando si cerca di concepire?

I livelli di ormoni tiroidei possono essere misurati con un semplice esame del sangue dell'ormone stimolante la tiroide (TSH). È importante che il TSH sia a un livello ottimale, poiché, come detto, influisce sull'ovulazione. Fino al 5% delle donne che faticano a concepire ha livelli anomali di ormoni tiroidei. Tali livelli sono importanti anche per lo sviluppo del feto, poiché sono fondamentali per la crescita. Studi recenti suggeriscono che il TSH non dovrebbe essere superiore a 2,5 quando si cerca di concepire e a 3,0 durante la gravidanza. Gli ormoni tiroidei sono sintetizzati dallo iodio, quindi è importante che anche i livelli di iodio siano ottimali. Se i livelli di TSH o di iodio risultano troppo alti o bassi, è possibile correggerli facilmente con i farmaci.

Cosa fare se si soffre di ipotiroidismo e si cerca una gravidanza?

Per le donne, il trattamento dell'ipotiroidismo è una parte importante di qualsiasi sforzo per correggere l'infertilità. Se l'infertilità permane anche dopo la correzione dell'ipotiroidismo, potrebbero essere necessari altri interventi per il trattamento dell'infertilità. Se si soffre di ipotiroidismo e si desidera avere una gravidanza, è importante collaborare con il proprio medico per assicurarsi che l'ipotiroidismo sia sotto controllo. Se necessario, bisogna rivolgersi a uno specialista dell'infertilità. Nel caso in cui soffriate di ipotiroidismo e rimanete incinte, è importante informare tempestivamente il vostro medico. Un attento monitoraggio del livello degli ormoni tiroidei durante la gravidanza può favorire il normale sviluppo del feto e ridurre il rischio di aborto.

Fonti

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