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Come scegliere il ginecologo giusto per te

di Redazione PianetaMamma - 17.07.2017 Scrivici

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Durante la gravidanza ma già dopo i primi rapporti, il ginecologo è uno degli alleati più preziosi della salute femminile. Ecco come scegliere il ginecologo giusto

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Come scegliere il ginecologo

Parliamoci seriamente: tra tutte le visite, quella ginecologica è la più intima, la più emotivamente difficile, la più imbarazzante... quindi è bene scegliere con cura il proprio medico. Ecco qualche consigli su come scegliere il ginecologo.

Come trovare un ginecologo

Se non si ha nessun problema e si desidera fare un semplice controllo periodico, il “passa-parola” di una o più amiche soddisfatte del rapporto instaurato con il proprio ginecologo, uomo o donna che sia, è sufficiente. Se invece si hanno problemi specifici, sarà bene scegliere, facendosi aiutare dal medico di famiglia magari, lo specialista migliore in quel campo.

Il passaparola può essere molto efficace: ascoltate i pareri delle amiche o delle sorelle e prenotate una visita. La prima impressione è importante perché con il ginecologo deve instaurarsi un rapporto di fiducia e ci si deve sentire libere di parlare apertamente e senza imbarazzi. In alternativa potete contattare il consultorio del vostro quartiere e conoscere i ginecologi che operano lì.

Come scegliere il ginecologo giusto

In passato il ginecologo veniva consultato solo durante la gravidanza, o quando la paziente accusava problemi. Ora, fortunatamente, si fa più prevenzione, fondamentale per diagnosticare, trattare, ma soprattutto per evitare l'insorgenza di eventuali patologie, infezioni o infiammazioni dell'apparato genitale. E se una prima visita è consigliata con la comparsa del primo ciclo mestruale, è da considerarsi indispensabile dopo i primissimi rapporti sessuali.
Dopo un colloquio un eccellente ginecologo dovrebbe procedere così alla visita pratica.

Dovrebbe visitare:

  • la tiroide;
  • le mammelle e le ascelle preferibilmente nel periodo successivo alla mestruazione
  • l'addome;
  • i genitali esterni;
  • lo stato dei muscoli perivaginali;
  • se la donna ha dolore o bruciore durante i rapporti sessuali, dovrebbe diagnosticare la "mappa del dolore"
  • collo dell'utero e utero e le ovaie

L'esame dei genitali interni si effettua con la cosiddetta palpazione bimanuale. Si esegue con la paziente in posizione ginecologica, cioè sdraiata sul lettino a gambe divaricate e con le cosce appoggiate a dei reggicoscia.

Il ginecologo introduce l'indice o l'indice e il medio della mano destra nella vagina  fino a toccare il collo dell'utero, mentre con la mano sinistra palpa la parte inferiore dell'addome. Se la paziente non ha ancora avuto rapporti e risulta doloroso inserire un dito nella vagina, si può eseguire una visita rettale, inserendo l'indice nel retto. Tramite la visita si possono valutare le dimensioni e la consistenza degli organi sessuali interni (utero e ovaie), e l'eventuale presenza di dolore alla palpazione.

A volte la visita può non dare informazioni sufficienti ad escludere la presenza di patologie, o perché la paziente non la tollera e non rilassa la muscolatura addominale, o perché troppo adipe addominale rende difficoltosa la palpazione degli organi. Anche in questo caso può essere necessario ricorrere ad altri esami.

Se la donna ha già avuto rapporti, completerà l'esame con la valutazione del collo dell'utero mediante lo speculum vaginale (uno strumento che consente di visualizzarlo). Prima di inserirlo, avrà cura di sceglierne uno di misura piccola, di divaricare gentilmente le labbra e di chiedere alla paziente di spingere leggermente: questa fa distendere i muscoli che circondano la vagina e facilita l'inserimento, evitando il fastidio o il dolore che molte donne provano. Molti usano anche un leggero lubrificante.

Il medico farà poi il pap test, un prelievo di cellule utile per la diagnosi precoce di eventuali lesioni pre-tumorali e tumorali. Molti medici fanno anche l'ecografia, che tuttavia non può mai sostituire un'accurata visita ginecologica!

La valutazione della pressione arteriosa ed eventualmente del peso corporeo completa l'esame fisico.

Per tutti i passaggi basta stare rilassate e "morbide" e non si avvertirà assolutamente dolore, al massimo un lieve fastidio... più che sopportabile.

Se siete davanti ad un buon ginecologo ecco cosa vi verrà chiesto:

  • anamnesi familiare: malattie più importanti comparse nella famiglia di origine
  • anamnesi patologica remota: malattie di cui avete sofferto in passato, allergie
  • anamnesi fisiologica:
  • età di comparsa della prima mestruazione;
  • caratteristiche del flusso;
  • irregolarità mestruali o blocco delle mestruazioni;
  • mestruazioni dolorose;
  • eventuale sindrome premestruale (PMS);
  • data dell'ultima mestruazione: segnatela in agenda!;
  • "come va la Sua vita sessuale?"
  • metodo contraccettivo scelto, se ha rapporti, a meno che la donna non stia cercando figli.
  • eventuali gravidanze o aborti
  • stile di vita
  • anamnesi patologica prossima: ossia i disturbi per i quali si è lì in quel momento a meno che non si tratti di una visita di routine

Gravidanza ginecologo privato o pubblico?

La differenza può essere sostanzialmente solo economica: un ginecologo privato naturalmente verrà pagato per ogni visita, che in genere è mensile, e per ogni ecografia che vi farà. Il ginecologo dell'ospedale si atterrà al numero di controlli massimi previsti dalle Linee guida stabilite dal Ministero della Salute: in genere un'ecografia ogni trimestre per le gravidanze fisiologiche, ma nel consultorio si entrerà in contato con le ostetriche che potranno fare una visita ogni mese.

Al momento del parto non si avrà la certezza, però, che il ginecologo che vi ha seguito durante la gravidanza sarà presente perché potrebbe essercene un altro.

Ginecologo e ostetrica

Si tratta di due figure del tutto diverse.

  • Il ginecologo è un medico specializzato in ostetricia e ginecologia che può eseguire parto cesareo ed è indispensabile per le gravidanze gemellari o quelle a rischio
  • L'ostetrica seguire la gravidanza fisiologica tenendo conto non solo degli aspetti più medici e legati alla gravidanza e al feto, ma anche psicologici della mamma e della coppia. In genere l'ostetrica viene scelta (e diventa una figura indispensabile) quando la donna desidera una gravidanza e un parto più naturali possibili e meno medicalizzati. Inoltre l'ostetrica sarà senz'altro presente in sala parto se si partorisce in ospedale, mentre il ginecologo potrebbe non essere quello che ha seguito la gravidanza nei nove mesi.

Gravidanza come farsi seguire in ospedale

Spesso pensiamo, a torto, che l'Italia non offra grandi opportunità dal punto di vista medico mentre in realtà siamo uno dei Paesi al mondo con la migliore assistenza sanitaria (che inoltre è gratuita) e tra i tassi più bassi di mortalità neonatale e materna. Premesso ciò conviene dare una possibilità ai servizi sanitari pubblici quando si scopre di essere in dolce attesa. Come procedere?

  • Contattare il proprio consultorio di zona dove vi verrà dato un appuntamento e farete la prima visita con ecografia con il ginecologo;
  • conoscerete ostetriche che organizzano corsi preparto e vi seguiranno per tutti e 9 nove mesi e faranno i controlli mensili;
  • partorirete in ospedale.

Gli svantaggi di questa scelta sono essenzialmente due:

  1. il ginecologo che vi visiterà non sarà sempre lo stesso
  2. quando partorirete probabilmente verrete seguite da un altro ginecologo, che è quello che sarà di turno in quella data.

Ginecologo privato e parto in ospedale

Alcuni ginecologi privati operano anche in ospedale, quindi se si desidera partorire in una struttura pubblica e farsi seguire dal ginecologo privato si può sempre trovare una figura di questo tipo. In alternativa si può scegliere di affidarsi per tutti i controlli della gravidanza ad un ginecologo privato per poi partorire in ospedale dove ci si sente più sicure.

Gravidanza consultorio o ginecologo privato?

Come dicevamo la scelta spetta solo alla futura madre. I fattori da tenere in considerazione son essenzialmente:

  • budget: indubbiamente la gravidanza seguita dal ginecologo privato costerà di più;
  • gravidanza naturale: una donna che desidera un parto più naturale possibile si affiderà al consultorio perché entrerà a stretto contatto con le ostetriche, che seguono la gravidanza da molteplici aspetti, sia medici che più strettamente psicologici, e avrà accesso alle sole visite ed esami previsti dal Servizio Sanitario Nazionale. Se la mamma è più ansiosa, un ginecologo privato sarà senz'altro la scelta più giusta perché risponderà sempre al telefono, sarà disponibile a rispondere a tutte le domande e a visitare la futura mamma ogni volta che ce ne sarà bisogno;
  • tipo di gravidanza: molti pensano che una gravidanza a rischio vada seguita da un ginecologo privato. Indubbiamente molti sono degli esperti nel loro campo, ma in caso di complicanze il parto in ospedale è più consigliato e più sicuro.

Quante visite ginecologiche durante la gravidanza

Se si opta per un ginecologo privato le visite mediche saranno fatte ogni mese così come le ecografie di controllo. Se ci si rivolge al consultorio ogni mese si potrà incontrare l'ostetrica, che è perfettamente in grado di verificare l'andamento della gravidanza, mentre le ecografie saranno tre, una per ogni trimestre.

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