Hai fatto il test di gravidanza ed è risultato positivo, di nuovo! Sì perché hai già un bimbo che sta dormendo nella cameretta vicina e sei felicissima. Ma come sarà questa seconda gravidanza? E soprattutto come sarà il parto? Non tutti sono uguali e spesso una mamma con già un figlio pensa di sapere tutto e di non avere sorprese. Ecco qualche consiglio per arrivare al secondo parto in tranquillità.
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Secondo parto: consigli
Avere già affrontato una gravidanza e un parto non significa nulla, spesso infatti la seconda gravidanza cambia molto. Dopo aver fatto il test risultato positivo, come saranno questi nove mesi? Ogni attesa è a sè, magari la prima volta avete sofferto di forti nausee, mentre questa vi sentite benissimo. Oppure siete sempre stanche e soffrite di bruciore di stomaco. Nessun timore, ogni volta è diversa dalla precedente.
Nausea
Non ci sono studi al riguardo, ma sembra che se hai sofferto di nausea durante la prima gravidanza, ne soffrirai anche durante la seconda.
La pancia
Una delle differenze principali tra la prima e la seconda gravidanza è nella crescita della pancia. Al secondo concepimento il pancione risulta visibile in anticipo, in alcuni casi già nel corso del primo trimestre. Ciò accade perché i muscoli addominali, memori dei cambiamenti del corpo, sono meno resistenti e si adattano più velocemente alla crescita dell'utero.
Movimenti
L'utero è più sensibile, quindi è possibile sentire i primi movimenti del bimbo già a partire dalla sedicesima/diciottesima settimana.
Il seno
Durante la gravidanza, potresti sentire meno sensibile il seno rispetto la prima volta o potrebbe non aumentare di dimensioni.
L'allattamento al seno
Con la seconda gravidanza, l'allattamento al seno risulta più semplice.
Stanchezza
La stanchezza arriverà fin dai primi giorni.
Sicuramente questo è dovuto al fatto che hai meno tempo per riposare rispetto alla prima gravidanza. Hai già un figlio da accudire!
Sbalzi d'umore
Gli sbalzi d'umore causati dalla rivoluzione ormonale della gravidanza, di solito sono meno pronunciati la seconda volta. Su questo influisce anche il fatto che questa volta li sai gestire meglio
Il momento del parto
Ipotizziamo che il primo sia stato un parto naturale, se si traccia una media la durata si aggira intorno alle otto ore: che comprendono sia il travaglio che il momento dell'espulsione. Però attenti a calcolare i tempi, infatti va ricordato che si inzia a conteggiare quando le contrazioni avvengono in maniera regolare e il collo dell'utero si è appianato del tutto. Fatto conto di queste cose, si può presumere che il secondo avvenga in maniera più celere.
A livello emotivo i futuri genitori si sentono anche meno spaventati, dal momento che ci sono già passati. Sicuramente da questo punto di vista la seconda gravidanza è molto diversa e non solo per i tempi ridotti. Magari non ti è servito nemmeno partecipare al corso pre-parto. Altra cosa positiva è che riconosci le contrazioni e l'inizio del travaglio. Quindi non ti precipitare subito all'ospedale ma prenditi il giusto tempo.
Anche un secondo cesareo ha dei vantaggi, infatti probabilmente la ferita farà meno male. Questo più per un motivo di natura psicologica che fisica: conosci già il dolore e sai come affrontarlo.
Ecco come arrivare preparate al secondo parto:
- intorno al settimo mese prepara la borsa con tutto ciò che viene richiesto dall'ospedale per te e il nascituro
- prepara la casa in modo da abituare il figlio precedente al nuovo arrivo e coinvolgilo nelle decisioni
- scegli un ospedale che non sia troppo distante da casa
- se hai già un bambino, organizzati preventivamente per lasciarlo con qualcuno quando andrai in ospedale
- organizzati con il tuo partner in modo che lui sia sempre raggiungibile telefonicamente e tieni sempre un cellulare con te
Occhio ai muscoli del pavimento pelvico
Se già te ne sei occupata per la prima gravidanza, mantenere questa zona "in forma" ti aiuterà a gestire meglio i muscoli, evitando alcuni problemi come la perdita di urina.
Prova con gli esercizi di Kegel, la ginnastica addominale, l'elettrostimolazione funzionale, ma chiedi sempre al tuo ginecologo quali sono i migliori per te e quando puoi iniziare.
Fonti articolo: Policlinico Milano