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Prodromi: che cosa sono, quali sono i sintomi e la loro durata

di Penelope Greco - 11.02.2021 Scrivici

prodromi
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I prodromi indicando il periodo di tempo che va dalla comparsa delle prime contrazioni all’inizio del travaglio vero e proprio.

I prodromi indicano il periodo di tempo che va dalla comparsa delle prime contrazioni all'inizio del travaglio vero e proprio. È un periodo molto incerto, che può durare ore o giorni interi e che mettono a dura prova le future mamme. 
In  quel  momento  la  donna deve  capire  quello  che  le  sta  succedendo,  deve  sentire  il proprio respiro e cercare di calmarsi e riposarsi il più possibile.  È una  fase  faticosa,  ma necessaria per  arrivare  pronte  al  parto. Il parto infatti viene solitamente suddiviso in quattro fasi: prodromica, dilatante, espulsiva, fase di secondamento. Le fasi dilatante ed espulsiva sono quelle del travaglio attivo. Qui le contrazioni sono più regolari e più dolorose e durano circa cinquanta secondi ciascuna a distanza di cinque minuti l'una dall'altra.

Scopriamo insieme sintomi e durata dei prodromi.

In questo articolo

 

Cosa sono i prodromi

Stiamo guardando un film e tutt'a un tratto sentiamo una fitta alla pancia. Non sappiamo bene cosa sia, magari è solo il bambino che ha dato un calcio. Manca davvero poco al suo arrivo, quindi sappiamo che devono arrivare le prime contrazioni. Ma è il primo figlio e quindi, oltre al corso pre-parto, non sappiamo bene cosa siano nella pratica queste fitte.

Dopo qualche minuto ecco un'altra fitta, magari più dolorosa. Il nostro compagno è lì vicino a noi e vede il nostro viso cambiare espressione. Lui, che non sente il male, ma che ha paura più di noi perché non sa propria che cosa stia succedendo. Quello che deve fare da quel momento è sostenervi, perché da quel momento ha inizio il periodo che porterà poi al parto vero e proprio.

I prodromi sono proprio questo.

Un continuo aumento di contrazioni, più o meno dolorose, inizialmente senza un tempo e una durata precise, ma che poi si assestano e allora vuol dire che siamo pronte ad andare in ospedale. I prodromi del travaglio è il "periodo caratterizzato da contrazioni uterine percepite come dolorose dalla donna, accompagnate da modificazioni variabili della cervice, incluso un certo grado di appianamento e una lenta progressione della dilatazione fino al raggiungimento di 5 cm di dilatazione indipendentemente dalla parità".

Sintomi precoci

Il principale sintomo dei prodromi sono proprio le contrazioni irregolari, che non sono da confondersi con le contrazioni di Braxton Hicks. I prodromi hanno lunghe pause tra loro e cambiano anche l'intensità. Se si va troppo presto in ospedale in una fase di travaglio ancora all'inizio, il rischio è che le contrazioni subiscano una fase di arresto e che i tempi si allunghino. Meglio quindi rimanere il più possibile a casa, tranquille, fino a che i tempi tra una contrazione e l'altra non si accorcino e diventino costanti.

La loro durata

Come detto, la durata dei prodromi non è certa. Non c'è un tempo specifico e dipende dalla persona. Ci sono donne che hanno avuto una durata dei prodromi di giorni, altre invece per qualche ora. Ciò che le rende prodromiche è la loro irregolarità. Ci sono delle lunghe pause tra l'unica e l'altra e cambiano tra loro anche per l'intensità. Se non è successo nelle settimane precedenti, in queste ore può esserci la perdita del tappo mucoso. Questo non comporta la corsa all'ospedale, ma vuol dire che qualcosa si sta muovendo nel verso giusto e inizieranno le contrazioni del travaglio, molto più regolari, ravvicinate e intense. Si definisce travaglio avviato quando il collo dell'utero si presenta più morbido, si accorceia e incomincia a dilatarsi e quando le contrazioni regolari non hanno intervalli maggiori di 10 minuti.

Fonti articolo: Multimedica

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