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Partorire in una clinica privata: cosa significa e quanto costa

di Simona Bianchi - 19.01.2023 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Partorire in una clinica privata è un’opzione scelta da un gran numero di donne. A cosa fare attenzione e quali sono i prezzi di queste strutture

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Partorire in una clinica privata

Numerose statistiche riportano che un'alta percentuale di donne sceglie di dare alla luce il proprio bambino in una clinica privata. I motivi di questa scelta dipendono spesso dalla sensazione di essere più seguiti grazie alle dimensioni ridotte della struttura rispetto a un ospedale pubblico e a un numero di assistiti inferiore. L'idea è quindi che la futura mamma si senta più tranquilla e a suo agio durante il travaglio, con una camera tutta per sé o al massimo, da condividere con un'altra donna, e il bagno di pertinenza. Altra motivazione che, alle volte, spinge una donna in gravidanza a optare per il privato è la presenza nel luogo dell'ostetrica o del ginecologo di fiducia. L'avvicinarsi del travaglio può portare alle gestante una serie di insicurezze e paure, per questo ciò che spinge maggiormente a fare una scelta tra pubblico e privato è relativo alla struttura che più sarà percepita dalla futura mamma sicura, attenta e competente. In generale la decisione tra ospedale o clinica va presa all'inizio del terzo trimestre, ovvero intorno al settimo mese di gravidanza.

Quanto costa partorire in una clinica privata

Ovviamente il parto in una clinica privata ha dei costi differenti rispetto a una struttura pubblica. Già se si guarda alle visite ginecologiche, nel primo caso costano circa 100 euro l'una, nel secondo sono gratutite. Lo stesso vale per le ecografie che possono avere un prezzo più o meno di 150 euro in clinica mentre sono offerte gratuitamente in ospedale. Riguardo al parto, nel provato si spendono circa 2.000 euro. Tra esami e travaglio, affidarsi solo a una struttura privata per la gestione di una gravidanza può costare anche 5000 euro. Un'altra opzione, se proprio non si vuole andare in un nosocomio pubblico, può essere la casa di maternità privata che ha un costo sui 1.500 euro, mentre partorire in casa costa sui 2.000 - 3.000 euro.

I vantaggi e gli svantaggi del parto in una clinica privata

Di solito una donna che sceglie di partorire in una clinica privata, opta per questa soluzione perché nella struttura opera il ginecologo che l'ha seguita durante i mesi di gravidanza, e questo le infonde maggiore sicurezza. C'è un'assistenza più specifica e una maggiore predisposizione ad accontentare eventuali richieste della donna. Di solito viene garantita una maggiore privacy in quanto la neo mamma può stare in una camera da sola e ha anche la possibilità di poter restare con il neo papà o con i parenti per un tempo di visita maggiore. Tra gli svantaggi, però, stando alle statistiche nelle cliniche private si ricorrerebbe maggiormente al parto cesareo sia per accontentare la volontà della mamma, sia perché mancano le risorse necessarie per far fronte a eventuali emergenze. Inoltre, essendo strutture più piccole rispetto agli ospedali pubblici, non sempre sono attrezzate per la gestione di parti a rischio o di neonati prematuri.

A cosa fare attenzione quando si sceglie una clinica privata

Se si è proprio convinte a voler scegliere una clinica privata per il parto, ci sono alcuni servizi ai quali fare attenzione come la disponibilità 24 ore su 24 dell'anestesista in caso di complicazioni durante il travaglio, il rooming-in e la possibilità di fare l'epidurale. Ecco l'elenco di 4 cose da valutare:

  • La reperibilità 24 su 24 di guardia ostetrica e pediatrica: in alcune strutture i medici non sono costantemente presenti e in certi momenti della giornata garantiscono solo la reperibilità. Questo significa che in caso di emergenza potrebbero non essere presenti. Il consiglio è verificare che ci sia sempre una guardia ostetrica e pediatrica
  • L'anestesista sempre presente: anche la presenza dell'anestesista di guardia è fondamentale nel caso si debba intervenire con un cesareo non previsto o nel caso sia necessario aiutare il pediatra nella rianimazione del neonato. Non tutte le strutture dispongono di un pediatra con formazione neonatologica
  • Quantità di parti all'anno: altro elemento da prendere in consoderazione è l'esperienza maturata dal personale nel far nascere i bambini, quindi meglio preferire strutture che registrano più di 1.000 parti all'anno
  • Il centro di terapia neonatale: è utile anche assicurarsi chela clinica sia dotata di un centro di terapia neonatale o che sia attivo un costante collegamento con il più vicino centro di TIN, che eroghi il Servizio di Trasporto di Emergenza Neonatale (STEN), 24 ore su 24, festivi compresi, per tutto l'anno

In base al tipo di assistenza offera le cliniche private si dividono in due gruppi:

  • i centri di I livello: effettuano tra i 500 e i 1.000 parti all'anno e assistono gravidanze e parti a basso rischio. Qui possono nascere neonati di età gestazionale uguale o superiore alle 34 settimane
  • I centri di II livello: effettuano oltre mille parti all'anno e assistono gravidanze e parti indipendentemente dal livello di rischio per la madre e il bambino. Sono inoltre dotati di Terapia Intensiva Neonatale, in grado di assistere bimbi con patologie o nati pretermine con peso alla nascita inferiore ai 1500 grammi.
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