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L'intervista: ruolo e preziosità dell’ostetrica

di Associazione Pollicino e Centro Crisi Genitori Onlus - 17.10.2022 Scrivici

ostetrica
Fonte: shutterstock
L’ostetrica ha un ruolo centrale prima, durante e dopo il parto. Ecco ruolo e preziosità dell’ostetrica in questa intervista

Ruolo e preziosità dell’ostetrica

L'ostetrica ha un ruolo centrale prima, durante e dopo il parto, perché assume una funzione di contenimento delle esigenze affettive e psichiche della donna, trasmettendo non solo le sue competenze tecniche, ma anche il supporto e la rassicurazione di cui la partoriente può avere bisogno.

Abbiamo chiesto alla Dott.ssa Elisa Campagnoli, psicoterapeuta e membro dell'équipe dell'Associazione Pollicino e Centro Crisi Genitori Onlus, di poterci aiutare a fare luce sugli aspetti principali di questa figura.

Dottoressa, come si potrebbe descrivere il momento del parto? È lì che entra in scena l'ostetrica?

 «l momenti del travaglio e del parto sono esperienze segnate non solo dalla sofferenza fisica, ma soprattutto da un turbinio di emozioni e fantasie che ingombrano la mente e il cuore della neomamma. Il parto è un tempo che coinvolge aspetti fisiologici ed emozionali della donna, che necessita dunque di cura e attenzione. È importante che il gruppo di specialisti presenti in questa delicata circostanza la supportino e la accompagnino nelle diverse fasi di questo viaggio, fornendo un'assistenza alla maternità rispettosa. I professionisti sanitari, a cui la donna si affida, devono infatti poter rispettare i tempi, le energie e l'emotività che differenziano un soggetto dall'altro. L'ostetrica è sicuramente tra le figure centrali durante la nascita, ma la sua presenza non è legata unicamente al parto. Anzi, la possibilità di conoscere questa professionista prima del travaglio consente di stabilire un intimo rapporto di fiducia e collaborazione basato sul dialogo».

 Il ruolo dell'ostetrica, ma anche la relazione che si crea, sono dunque fondamentali. È lei che può rendere il parto un momento sereno?

 «Sicuramente, un dialogo partecipato e rispettoso, con le figure del ginecologo e dell'ostetrica, è un elemento fondamentale per il benessere della mamma, che contribuisce a non farla sentire sola durante e dopo l'avventura della gravidanza.

L'ostetrica, in particolar modo, grazie alle sue competenze tecniche e alle sue capacità empatiche, può far sentire la neomamma accolta e ascoltata riguardo i dubbi e le paure che possono preoccuparla. Le parole di sostegno di questa figura accompagnano la donna alla scoperta delle proprie risorse in questo magico periodo che è costituito dalla gravidanza, dal parto e dall'allattamento».

 Secondo Lei, quindi, l'assistenza dell'ostetrica continua a essere un sostegno importante anche dopo il parto?

 «Certamente, è una figura preziosa nella rete di supporto di una neomamma rispetto al periodo critico del postparto e ai momenti di incertezza circa le cure del neonato. Il puerperio è una fase di trasformazione delicata e significativa nella vita di una donna e del suo bambino. Si tratta di un tempo di profonda transizione, necessario al riequilibrio dell'assetto fisico, emotivo e psichico della puerpera e all'arredo del nuovo legame con chi è nato. Può essere caratterizzato da vissuti ambivalenti, di profonda gioia ma anche di stanchezza e caduta del tono dell'umore. Madre, bambino e famiglia si confrontano con tante faticose novità, ma trovare del tempo da dedicare a sé è indispensabile per la donna, che è chiamata a rivoluzionare la propria identità. Per questo, chiedere aiuto ed essere aiutate può far bene non solo al genitore, ma anche al neonato, perché una madre serena nutre di vita il proprio figlio».

In conclusione, ci può dare qualche informazione su come l'Associazione Pollicino si relaziona con il mondo dell'ostetricia?

«Pollicino, fin dal 2006, è sensibile alle questioni concernenti la nascita e la maternità. Promuove l'importanza del sostegno della figura dell'ostetrica e dei programmi di prevenzione, attraverso un'attività di informazione e consulenza continua, rivolta ai genitori ma anche ai professionisti che lavorano nell'ambito dell'infanzia.

 A questo proposito, è in atto la creazione di un nuovo progetto rivolto proprio alle ostetriche, con le quali dialoghi e confronti sono per l'Associazione fondamentali».

Per ulteriori approfondimenti, consigliamo la lettura del testo "Un amore in più. La gravidanza e il tempo dell'attesa" (Edizioni San Paolo 2018) della psicoanalista e psicoterapeuta Pamela Pace, Presidente dell'Associazione Pollicino.

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