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Ricotta in gravidanza: si può mangiare o è meglio evitare?

di Francesca Capriati - 04.01.2024 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Ricotta in gravidanza: Quale ricotta si può mangiare in gravidanza? Qual è il rischio di toxoplasmosi e altre infezioni, quali formaggi evitare

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Ricotta in gravidanza

L'alimentazione durante la gravidanza richiede particolare attenzione perché il rischio di contrarre malattie di origine alimentare aumenta durante i 9 mesi. Dubbi e domande attanagliano le future mamme: cosa si può mangiare e cosa è meglio evitare. E la ricotta in gravidanza si può mangiare?

Ricotta in gravidanza e toxplasmosi

La ricotta è un formaggio fresco che in linea di massima può essere consumato in tutta sicurezza in gravidanza a patto di scegliere una ricotta prodotta con latte pastorizzato, ancor meglio se si preferisce quella confezionata che troviamo nei banchi del supermercato e non quella fresca. Il rischio, per le gestanti, riguarda le tossinfezioni alimentari come la toxoplasmosi o la listeria.

Toxoplasmosi

La toxoplasmosi è una malattia causata dal parassita Toxoplasma gondii, che può essere presente in alcuni alimenti crudi o poco cotti, compresi alcuni latticini. La malattia è asintomatica nella maggior parte dei casi, ma nella gravidanza è necessaria molta attenzione perché i trofozoiti passano attraverso la placenta e interagiscono negativamente con il feto determinando problemi anche gravi se non l'aborto stesso.

Il contagio avviene:

  • mangiando verdura poco lavata,
  • mangiando le carni poco cotte o crude degli animali infetti
  • tramite il diretto contatto con le feci dei gatti malati.

Listeriosi

La listeriosi è una malattia batterica causata da germi che possono essere presenti nel terreno, nei vegetali e in molte specie animali.

Secondo gli studi le donne incinte hanno 20 volte più probabilità di contrarre la listeria rispetto alle donne non incinte. I sintomi più comuni nelle gestanti sono febbre e dolore generale.

La listeriosi può essere molto pericolosa se viene contratta durante la gravidanza. L'infezione può essere trasmessa al feto attraverso la placenta anche se la madre non mostra nessun segno evidente della malattia (spesso l'infezione è asintomatica), inoltre il passaggio può avvenire quando la donna partorisce attraverso il canale del parto.

Quale ricotta si può mangiare in gravidanza?

La risposta è semplice: quella confezionata. Leggendo l'etichetta potremo accertarci che la ricotta è prodotta con latte pastorizzato.

La pastorizzazione è un processo di riscaldamento di liquidi e alimenti che serve a uccidere batteri nocivi come la listeria che possono causare infezioni.

Durante i nove mesi andrebbero evitati:

  • formaggi troppo calorici che potrebbero apportare una eccessiva quantità di grassi e calorie;
  • formaggi a pasta molle non pastorizzati, che potrebbero contenere dei batteri potenzialmente molto pericolosi, come la listeria
  • formaggi molli in muffa con un rivestimento bianco all'esterno (che creano un ambiente più umido, favorevole alla proliferazione di batteri), come brie, camembert, gorgonzola, taleggio
  • formaggi erborinati morbidi come il blu danese e il roquefort (a meno che non siano cotti)
  • qualsiasi alimento a base di latte crudo.

Quali sono i formaggi che si possono mangiare in gravidanza?

Sono perfetti:

  • il parmigiano
  • i formaggi a pasta dura, come la Fontina, Provolone dolce, Cheddar, pecorino, Asiago, formaggio svizzero
  • mozzarella, ricotta, mascarpone, formaggi spalmabili confezionati.
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