In questo articolo
Pollo in gravidanza
Il pollo è una buona fonte di proteine durante la gravidanza. Circa 100 g di pollo magro forniscono, infatti, una delle 3,5 porzioni giornaliere di proteine raccomandate. Tuttavia è importante che sia ben cotto ed è meglio evitare di mangiarlo freddo, affinché non sia contaminato da batteri. È, inoltre, fondamentale osservare preziose norme igieniche quando si manipola il pollo crudo, onde evitare rischi per la mamma e il feto. Ecco cosa sapere sul pollo in gravidanza.
Pollo in gravidanza: quali sono i rischi
Quando si è in dolce attesa è importante non mangiare carne cruda o poco cotta, così come è sconsigliato il consumo di salumi e insaccati poco stagionati per il rischio di contrarre infezioni pericolose per la madre e il feto, come la toxoplasmosi o la salmonella. È molto importante anche manipolare in sicurezza il pollo crudo in gravidanza, per evitare ogni sorta di contaminazione.
Pollo in gravidanza e toxoplasmosi
Uno studio pubblicato sul British Medical Journal nel 2000, che ha coinvolto diversi centri in Europa, tra cui anche due italiani - uno a Napoli e uno a Milano - indica il consumo di carne poco cotta tra le principali fonti di infezione di toxoplasmosi in gravidanza. È quindi importante evitare di assaggiare la carne o il pollo mentre li si prepara e lavarsi molto bene le mani dopo averli toccati, così come stoviglie, utensili e ripiani che vi sono entrati in contatto.
La toxoplasmosi è una zoonosi causata dal Toxoplasma gondii, un parassita che può essere trasmesso agli esseri umani attraverso il consumo di carne non ben cotta o cruda o anche verdura contaminata, oppure il contatto con le feci del gatto. L'infezione è solitamente asintomatica, ma può essere pericolosa per le donne incinte. Esiste, infatti, la probabilità che la malattia possa infettare anche il feto, provocando possibili malformazioni nel nascituro, aborto spontaneo o morte in utero.
Pollo in gravidanza e salmonella
L'Istituto federale tedesco per la valutazione del rischio (BfR) ha pubblicato un documento con gli otto consigli più importanti per prevenire la salmonellosi, soprattutto per quanto riguarda la carne di pollame, stilati insieme con l'Istituto Robert Koch, il più importante centro di studi sulle malattie infettive della Germania.
Non tutti sanno che la salmonella resiste alle basse temperature, il che significa che può mantenersi in vita anche nella carne conservata in frigorifero e in freezer. Inoltre, a temperature al di sopra dei 7°C è in grado di riprodursi: questo significa che ci sono alimenti particolarmente a rischio come le insalate di pollo conservate fuori dall frigorifero, o alcuni dolci confezionati con creme a base di uova crude. Bisogna anche fare attenzione agli alimenti confezionati che contengano carni di pollo crude o semicrude.
Pollo in gravidanza: 8 consigli per scongiurare i rischi
Ecco 8 consigli per scongiurare il pericolo di toxoplasmosi o salmonella da pollame crudo.
- Conservare e preparare separatamente prodotti a base di pollame crudo e altri alimenti, soprattutto se questi ultimi non vengono riscaldati.
- Conservare il pollame fresco a una temperatura massima di +4°C, cucinarlo e consumarlo entro la data di scadenza.
- Scongelare il pollame congelato togliendolo dall'imballaggio e tenendolo in frigorifero, facendo attenzione a coprirlo e metterlo in una ciotola, per raccogliere l'acqua di scongelamento.
- Smaltire con cura i materiali di imballaggio e gettare immediatamente l'acqua di scongelamento.
- Non lavare il pollame, perché gli spruzzi d'acqua possono diffondere batteri. Meglio lavorarlo direttamente o tamponarlo con un foglio di carta assorbente, che va subito smaltito.
- Lavare accuratamente con acqua calda e detersivo gli utensili e le superfici entrati in contatto con prodotti a base di pollame crudo o con l'acqua di scongelamento, prima di un ulteriore utilizzo.
- Lavare le mani con acqua calda e sapone tra una fase di preparazione e l'altra.
- Cuocere il pollame a sufficienza, fino a raggiungere almeno +70°C nel cuore del prodotto per 2 minuti e fino a quando la carne abbia assunto un colore biancastro uniforme. Queste pratiche devono essere osservate anche durante la cottura alla griglia.