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Cosa sapere sull’olio di ricino per partorire e in gravidanza

di Viola Stellati - 18.04.2023 Scrivici

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Fonte: shutterstock
È possibile assumere olio di ricino per partorire e in gravidanza? Tutto quello che bisogna sapere su questo delicato argomento

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Olio di ricino per partorire e in gravidanza

Quando si tratta di dolce attesa e parto le donne sono portate - giustamente - a farsi diverse domande per la loro sicurezza e per quella del bambino che portano in grembo. Tra queste c'è il dubbio sull'uso dell'olio di ricino per partorire e in gravidanza, un prodotto di origine vegetale che, se processato nella giusta maniera, non contiene sostanza tossiche. Scopriamo insieme se è possibile utilizzarlo o meno.

Olio di ricino per partorire e in gravidanza si o no?

Prima di rispondere alla domanda se l'uso di olio di ricino per partorire e in gravidanza sia corretto o meno è necessario fare una piccola premessa: rimedi fai da te, farmaci e integratori a base di erbe in questa fase della vita sono quasi sempre controindicati.

Andando nello specifico di questo prodotto, come riporta Humanitas Research Hospital, non ci sono ancora prove scientifiche sufficienti sulla sicurezza dell'olio di ricino durante la gravidanza, e quindi risulta attualmente controindicato.

Perché non si può assumere olio di ricino in gravidanza

Il seme di olio di ricino, se non lavorato a dovere, non può essere ingerito in quanto tossico per gli esseri umani a causa della grande presenza di ricina, una proteina che può portare persino alla morte cellulare poiché blocca la sintesi proteica dei ribosomi.

L'olio di ricino che arriva sulle nostre tavole ha prima subito una lunga lavorazione che lo ha reso innocuo. Nonostante questo, è attualmente sconsigliato assumere olio di ricino per partorire e in gravidanza.

Nello specifico dei 9 mesi di gestazione, il motivo per cui non si può utilizzare l'olio di ricino è che ha, come riportato da diversi studi scientifici come quello pubblicato sulla rivista Alternative Therapies in Health and Medicine, degli effetti lassativi troppo potenti: per questo il suo uso nel corso degli anni per via orale si è notevolmente ridotto.

L'olio di ricino in gravidanza può infatti portare ad avere dolori addominali molto forti con diarrea e conseguente disidratazione. Il rischio è quindi quello di essere incinte e contemporaneamente stanche e prive di energie, con tanto di possibili squilibri idroelettrolitici.

Olio di ricino per partorire

Per molto tempo si è creduto che l'olio di ricino potesse essere un alleato in fatto di travaglio: si pensava che potesse stimolare le doglie. Attualmente è un argomento controverso, ma se dobbiamo affidarci a ciò che dicono la maggior parte degli studi scientifici sull'argomento, è meglio non assumere olio di ricino con lo scopo di accelerare il parto.

Per esempio uno studio pubblicato su Australian and New Zealand Journal of Obstetrics and Gynaecology condotto su oltre 600 mamme in dolce attesa ha dimostrato che l'olio di ricino non ha efficacia in fatto di induzione al travaglio, pur non dimostrando effetti dannosi.

Ma la verità è che la maggior parte delle analisi sono state condotte su campioni di donne troppo piccoli e che quindi è pressoché impossibile dare una risposta definitiva.

Possiamo quindi concludere che è meglio non prendere olio di ricino per partorire e in gravidanza, è molto più opportuno utilizzare altri metodi naturali per evitare la stitichezza e per cercare di anticipare il travaglio.

Quali sono i metodi naturali migliori contro la stitichezza e per stimolare il travaglio

Per combattere la stitichezza in gravidanza si consiglia di assumere regolarmente liquidi. In particolare l'acqua e circa 2,5 litri al giorno. L'Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda invece l'utilizzo di integratori a base di crusca di frumento o di altre fibre.

Per quanto riguarda il travaglio, invece, il metodo migliore sembrerebbe il sesso perché lo sperma umano contiene prostaglandine naturali che ammorbidiscono la cervice uterina che, insieme all'ossitocina prodotta dalla donna, favorisce l'inizio delle contrazioni tipiche del travaglio.

In sostanza, quindi, molto meglio evitare l'olio di ricino per partorire e in gravidanza e affidarsi, invece, ad altri metodi naturali che sono innocui e sicuri.

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