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Iodio in gravidanza
Lo iodio è un nutriente essenziale durante la gravidanza, soprattutto nel primo trimestre, quando si sta formando il cervello del bambino. ma non sempre riusciamo ad assumerlo a sufficienza: e allora ecco quali sono gli alimenti che lo contengono e quando il medico può prescrivere un integratore di iodio in gravidanza.
Cos'è lo iodio
Come spiega il Ministero della Salute, lo iodio è un micronutriente di fondamentale importanza per il corretto funzionamento dell'organismo umano. Presente in quantità minime, approssimativamente tra 15 e 20 milligrammi, è principalmente concentrato nella tiroide, una ghiandola endocrina situata alla base del collo. È proprio nella tiroide che avviene la produzione di due ormoni cruciali: la tiroxina, conosciuta anche come T4, e la triiodotironina, nota come T3. La particolarità di questi ormoni è che contengono iodio nella loro struttura chimica, il che conferisce loro un ruolo chiave nel regolare numerosi processi metabolici che avvengono nelle cellule di tutto il corpo.
Essenziali per la crescita e lo sviluppo, soprattutto durante le fasi iniziali della vita, i due ormoni tiroidei svolgono un ruolo chiave nella formazione e nella maturazione di vari organi, soprattutto sul cervello. Infatti, durante lo sviluppo embrionale e nei primi anni di vita, la corretta funzione della tiroide e la produzione di ormoni iodati sono fondamentali per garantire la normale crescita e sviluppo del sistema nervoso centrale, inclusi il cervello e il midollo spinale.
Iodio in gravidanza nel primo trimestre
Il primo trimestre di gravidanza è un periodo molto delicato perché è proprio nelle prime settimane che si formano e si sviluppano organi vitali del feto, compreso il cervello e il sistema nervoso. Durante questo periodo, l'assunzione di iodio è particolarmente importante poiché l'ormone tiroideo è essenziale per il corretto sviluppo del cervello del bambino.
Durante la vita fetale e nell'infanzia gli ormoni tiroidei sono fra i principali determinanti dello sviluppo del sistema nervoso centrale e periferico e la produzione di ormoni tiroidei richiede l'assunzione alimentare di adeguate quantità di iodio.
Alcuni studi hanno evidenziato che l'insufficiente apporto di iodio durante la gravidanza può essere associato a ridotta capacità cognitiva nei bambini, per questa ragione è fondamentale garantire un adeguato consumo di questo micronutriente fin dalle prime fasi della gestazione.
Quali possono essere le conseguenze di una dieta povera di iodio in gravidanza?
La carenza di iodio durante la gravidanza può causare ipotiroidismo materno e fetale e compromettere lo sviluppo neurologico del feto.
In particolare, la carenza di iodio può portare a disturbi della tiroide nella madre, come ipotiroidismo e gozzo, e aumentare il rischio di aborto spontaneo e parto prematuro. Per il feto, la carenza di iodio può causare ritardo mentale, ritardo nello sviluppo fisico e disturbi neurologici permanenti.
Come assumere iodio in gravidanza
Per garantire un adeguato apporto di iodio durante la gravidanza, è consigliabile seguire una dieta equilibrata che includa alimenti ricchi di questo micronutriente. Tuttavia, in alcune situazioni, può essere necessario ricorrere agli integratori di iodio per raggiungere le quantità raccomandate.
Secondo le linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), le donne in gravidanza dovrebbero assumere 250 microgrammi di iodio al giorno attraverso la dieta e, se necessario, integrare con compresse di iodiuro di potassio.
Ma attenzione: l'integrazione va prescritta solo dal medico in particolari casi perché anche un eccesso di iodio può essere dannoso.
Integratore di iodio in gravidanza
Il fabbisogno di iodio aumenta del 50% durante la gravidanza. L'assunzione di integratori di iodio in gravidanza dovrebbe essere prescritta e monitorata dal medico, perché, come abbiamo detto, dosaggi eccessivi possono essere dannosi tanto quanto una carenza. L'integrazione può essere raccomandata solo in alcuni casi, ad esempio a donne che:
- vivono in aree geografiche a basso contenuto di iodio,
- seguono diete vegetariane o vegane,
- hanno una storia di malattie tiroidee.
Alimenti ricchi di iodio
Il modo migliore per assicurare al proprio organismo il giusto apporto di iodio e attraverso l'alimentazione, che mai come in gravidanza deve essere equilibrata e bilanciata.
Ma quali alimenti contengono iodio?
Alcuni degli alimenti più ricchi di iodio includono il pesce di mare, le alghe marine, il latte e i latticini, le uova, crostacei.
Gli esperti consigliano di usare il sale iodato: 30 mcg iodio/gr di sale. Consumare 5 g di sale iodato al giorno equivale a mangiare una porzione di pesce.