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Gorgonzola in gravidanza: si può mangiare?

di Ines Delio - 16.10.2024 Scrivici

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Si può mangiare il gorgonzola in gravidanza? Quali sono i rischi per la mamma e il bambino e come consumarlo in sicurezza?

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Il gorgonzola è uno dei formaggi erborinati più amati, protagonista di gustosi antipasti, ma anche di primi piatti, pizze gourmet e tantissime ricette golose. Un prodotto versatile diventato uno dei simboli della gastronomia italiana che ha conquistato i palati di tutto il mondo. Tuttavia, il consumo del gorgonzola in gravidanza potrebbe essere rischioso per mamma e bambino. Scopriamo perché e come mangiarlo in sicurezza.

È sicuro mangiare il gorgonzola in gravidanza?

Una notizia che non piacerà alle donne incinte che amano il gorgonzola è che i formaggi erborinati possono essere contaminati dalla Listeria monocytogenes, il batterio responsabile della tossinfezione alimentare nota come listeriosi. Anche se prodotto con latte pastorizzato, contiene una maggiore quantità di umidità rispetto ad altri tipi di formaggio, che consente la crescita di tale microrganismo. Per questo motivo, il Ministero della Salute ne sconsiglia il consumo in gravidanza. E invece, il gorgonzola cotto si può mangiare?

Come mangiare il gorgonzola in gravidanza?

Per quanto riguarda il pericolo di Listeria, cuocere il gorgonzola potrebbe renderlo sicuro per il consumo anche in gravidanza, perché il batterio non sopravvive a temperature superiori a 60 gradi. Basta, quindi, cuocerlo per alcuni minuti per scongiurare il rischio.

Va ricordato, però, che il batterio può contaminare i cibi già cotti anche durante il tempo di conservazione. Per questo motivo, sia durante la preparazione sia nella conservazione, bisogna tenere separati i diversi tipi di prodotti: crudi in fase di preparazione, crudi pronti per il consumo, cotti pronti per il consumo. Anche in frigorifero gli alimenti crudi, cotti e pronti al consumo, devono restare separati e all'interno di contenitori chiusi.

Quali sono i sintomi e i rischi della listeriosi in gravidanza?

I sintomi della listeriosi in gravidanza possono essere lievi e simili a quelli dell'influenza, e per questo potrebbe passare inosservata. Tra questi ci sono:

  • febbricola
  • tremori
  • dolori muscolari e lombari
  • diarrea

Tuttavia, il batterio può raggiungere rapidamente la placenta e provocare un'infiammazione (placentite), passando al feto con conseguenze gravi, come:

  • l'aborto spontaneo (se si contrae l'infezione nel primo trimestre di gravidanza)
  • un'infezione pericolosa per la vita del neonato, se contratta nei trimestri successivi
  • la nascita prematura

L'infezione può, inoltre, essere contratta anche attraverso il canale del parto, al momento della nascita.

Quali sono i formaggi da evitare in gravidanza?

Come detto, esiste la possibilità che i prodotti lattiero-caseari non pastorizzati o a pasta molle contengano il batterio Listeria. Ecco, dunque, quali formaggi andrebbero evitati oppure consumati cotti in gravidanza.

  • Formaggi erborinati, come il gorgonzola, il castelmagno, il roquefort o lo stilton, ricoperti da leggeri strati di muffa che possono nascondere batteri responsabili della listeriosi. Se però vengono cotti sono adatti al consumo anche per le future mamme.
  • Formaggi a pasta molle, come brie, camembert, feta o taleggio, da evitare assolutamente se non sono fatti con latte pastorizzato. Anche qui la cottura li rende accettabili anche in caso di gravidanza.
  • Formaggi non pastorizzati a base di latte crudo. I formaggi non sottoposti al processo di pastorizzazione (il risanamento termico che elimina eventuali agenti patogeni) sono assolutamente da evitare. In questa categoria rientrano, ad esempio, molti formaggi artigianali - quelli "del contadino" - che benché genuini non sono totalmente sicuri durante la gravidanza.

Quali formaggi si possono mangiare in gravidanza?

Per fortuna, non tutti i formaggi sono rischiosi in gravidanza. Ecco quali si possono consumare in tutta tranquillità.

  • Formaggi a pasta dura o semi-dura, come fontina, asiago, emmental o pecorino.
  • Grana, Parmigiano e formaggi stagionati: anche se non sono fatti con latte pastorizzato, subiscono un processo di stagionatura che elimina comunque ogni rischio per le donne incinte.
  • Mozzarella, prodotta con latte pastorizzato, quindi sicuro.
  • Formaggi freschi non fermentati, come ricotta, robiola, formaggi spalmabili
  • Formaggi pastorizzati o cotti.

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