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I crostacei in gravidanza si possono mangiare?

di Viola Stellati - 03.08.2023 Scrivici

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Crostacei in gravidanza si o no? Scopriamo insieme se ed eventualmente come si possono mangiare questo gustosi prodotti ittici

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Crostacei in gravidanza

Per molte di noi è difficile resistere ai prodotti ittici come pesce, crostacei e frutti di mare. Tuttavia, quando si è in dolce attesa si hanno - e anche giustamente - maggiori dubbi su cosa si possa mangiare o meno. Tra i prodotti di mare che più piacciono alle donne ci sono senza dubbio i crostacei che però non sempre fanno stare tranquilli. Scopriamo insieme se si possono mangiare i crostacei in gravidanza.

Come riporta il sito dell'Ospedale Bambino Gesù, in gravidanza "Si consiglia il lavaggio accurato di frutta e verdura e un'idonea cottura di carne e pesce".

In sostanza, occorre evitare determinati tipi di cibi crudi che possono causare danni al feto. Ma per fortuna, non è necessario rinunciare a tutto il pescato.

I crostacei, tra le altre cose, sono fonte di proteine, vitamine e minerali, ma è essenziale cibarsene tenendo bene a mente alcune informazioni.

Sì ai crostacei in gravidanza, quindi, ma non devono assolutamente essere crudi o poco cotti. Il motivo è piuttosto semplice: possono trasmettere delle malattie al feto e far star male la futura mamma.

Crostacei crudi: i rischi

Abbiamo quindi capito che i crostacei in gravidanza si possono mangiare, ma che al contempo non devono essere assolutamente crudi: potrebbero contenere parassiti e batteri che possono causare malattie come:

Non è da escludere la possibilità di contrarre anche l'epatite A in quanto la gravidanza modifica il sistema immunitario. Ciò vuol dire che il nostro corpo durante la gestazione ha più difficoltà a contrastare la proliferazione dei microorganismi di origine alimentare che causano tali malattie.

Allo stesso tempo, il sistema immunitario della creatura che si porta in grembo non è sufficientemente sviluppato per difendersi da solo da tutto questo.

Ok ai crostacei in gravidanza, quindi, ma con moderazione e soprattutto cucinati per benino.

Quale pesce si può mangiare e quale no

Il sito di Humanitas Medical Care specifica che nella dieta delle future mamme non dovrebbe mai mancare il pesce in quanto contiene gli Omega-3.

Gli Omega-3 giocano un ruolo importantissimo per la crescita del feto e per la prevenzione di malattie neurologiche e di problemi cardiocircolatori.

La tipologia di pesce che più contiene Omega-3 è il pesce azzurro:

  • acciughe;
  • sgombri;
  • tonno;
  • salmonoidi.

Inoltre le donne in dolce attesa, ma anche durante l'allattamento, dovrebbero mangiare pesce almeno 2-3 volte alla settimana.

Ottimo è anche il pesce bianco che vanta una digeribilità molto elevata ed è ideale per le mamme che soffrono di problemi digestivi:

  • orata;
  • branzino;
  • cefalo.

Il pesce di terra, dal canto suo, è proteico e ricco di ferro, ma anche con un interessante contenuto di sali minerali e significativo apporto di Omega 3:

  • trota.

La FDA (Food and Drug Administration) ha stilato una lista dei cibi da evitare in gravidanza, anche in riferimento al tanto amato pesce. Nel suo elenco ha incluso, oltre che al pesce crudo:

  • pesce spada;
  • sgombro reale;
  • tonno;
  • squalo;
  • marlin.

Inoltre, bisogna stare attenti anche ai molluschi di mare che potrebbero trattenere al loro interno sostanze nocive. Sarebbe meglio non consumare neanche il salmone affumicato in gravidanza perché potrebbe trattenere un batterio, il Listeria monocytogenes, che può portare allo sviluppo della listeriosi.

Insomma, sì al pesce, sì ai crostacei in gravidanza ma a patto che, oltre che ben lavati, siano anche cucinati e non crudi. Senza dimenticare, ovviamente, di mangiare prodotti ittici con moderazione.

A dover essere eliminate del tutto, come riporta il sito di Fondazione Umberto Veronesi, sono le bibite zuccherate, sciroppi, succhi di frutta zuccherati, integratori salini zuccherati, the solubile, tisane, camomilla solubili e qualunque bevanda alcolica.

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